Mentre sto camminando, meglio, correndo per raggiungere la mia prossima lezione vengo bloccata da un gruppo di ragazzi.
Ci risiamo.«Anthony, lasciami andare.» Punto i miei occhi nei suoi con coraggio.
Tutti quanti iniziano a ridere, divertiti. «Lasciala stare.» Mi sembra di rivivere un flash-back. MI giro, incuriosita, per sapere a chi appartenga la voce che sembra avermi soccorsa la seconda volta.
Un sorriso incurva le mie labbra quando noto il ragazzo di ieri, in piedi di fronte a me. «Ciao, Emma.» Mi fa l'occhiolino nel suo modo simpatico.
«Ciao, William,» lo saluto, stranamente contenta di averlo incontrato di nuovo.
«Allora conosci la nostra Bambi.» Sento la voce odiosa di Anthony accanto a me. Alzo gli occhi al cielo e William inizia a ridere di fronte alla scena.
«Non so di che Bambi parli ma io conosco Emma che adesso tu,» guarda con occhi infuocati, il bullo che mi ha disturbata per gli ultimi tre anni, «lasci andare. Altrimenti di rompo la mascella, come l'ultima volta.»
Smetto di respirare per un secondo. William non distoglie gli occhi da Anthony che sorprendentemente se ne va, con i suoi amici che lo seguono.
«Attenta che entra la mosca.» Chiudo subito la bocca e metto a posto gli occhiali. Lui ride.
Lo guardo storta, «Non puoi ridere di me.» Cerco di fare l'offesa.
«Perché?» sembra sopreso.
«Perché sei nuovo quindi ho il diritto di fare la bulla con te.» Scoppiamo entrambi a ridere.
«É bello vederti ridere,» confessa.
Mi sorprendo di quanto mi sia allontanata dagli altri in questi mesi. Mi ricompongo e ripenso all'ultima volta che mi sono sentita così spensierata. Non riesco a trovare un immagine di me che rido negli ultimi periodo.
Lui si avvicina a me. «Stai andando per Matematica?» chiede, anche se sa già la risposta.
Annuisco.
«Anch'io.» Sorride mentre i suoi occhi brillano di gioia.
«Allora andiamo,» propongo.
«Comunque, non sono nuovo. Sono qui dall'inizio dell'anno.» Mi guarda dalla coda dell'occhio mentre camminiamo.
«Allora non farò la bulla,» mi sforzo di assumere un'espressione annoiata ma non ci riesco.
È la prima volta che parlo con così tanta libertà con qualcuno, oltre a Sindy. «Da dove ti sei traferito?»
«Los Angeles.» La sua espressione si rabbuia a la voce è vicina ad un sussurro.
«Hai lasciato la bellezza di Los Angeles per stare in questo piccolo paesino?» gli chiedo, meravigliata.
Mi fissa mentre un po' di capelli gli cadono di fronte all'occhio. «Niente in confronto a quello che ha questo posto da offrirmi.» Mi chiedo cosa offra Belling Town. Niente. Assolutamente niente oltre alla vita ripetitiva.
Entriamo nell'aula e io mi siedo al mio solito posto. Vedo William seguirmi e sedersi proprio accanto a me.
«Tu non ti siedi qui,» noto, con le sopracciglia inarcate.
Lui si appoggia allo schienale, in modo rilassato, e mi osserva, intensamente. «No, ma oggi ho voglia,» dice, noncurante.
«Senti, una cosa: non distrarmi.» La mia voce è decisa così come la mia mente. Non volgio distrazioni mentre lavoro. È la prima volta che sono a lezione con un vicino di banco che conosco e che so che può essere una distrazione.
«Io non lo farò ma non se tu se riuscirai a concentrarti avendomi vicino.» Ha un'espressione fiera sul volto. Io invece alzo gli occhi al cielo facendolo ridere.
Mi siedo e comincio a tirare fuori i libri che mi servono. Mentre sono focalizzata nel mio lavoro vedo una mano sporgere dalla mia sinistra con un cioccolatino.
«Mi stai corrompendo per aiutarti con i compiti?» chiedo, sarcastica, mentre alzo le sopracciglia. William si morde il labbro inferiore mentre mi studia con gli occhi che muovendosi su ogni parte del mio volto, mi mettono a disagio.
«No. Solo un grazie per avermi parlato,» ammette.
Gli prendo di mano il piccolo cioccolatino e mentre lo apro, sotto i suoi occhi che seguono ogni mio movimento, aggiungo: «Preferisco Twix quindi se vuoi che ti parli alla prossima lezione porta quello.» Lui stringe le labbra per non scoppiare a ridere di nuovo in mezzo alla classe.
«Sei una sorpresa tutta da scoprire, Emma.» Scuote la testa.
«Cosa vuoi dire?» Mi acciglio.
«Dietro alla ragazza dagli occhiali giganti si nasconde una ragazza che sa far ridere. »
«Non ti ci abituare, oggi sembra il tuo giorno fortunato.»
Nuovo capitolo!!!!!!!!!! Come vi sembra William? Emma sembra più a suo agio con lui...
STAI LEGGENDO
Shelter
Chick-LitEmma, 18 anni, studentessa modello al Belling High School, affronta con coraggio la vita ogni giorno. La madre ammalata di cancro, il lavoro di notte e l'ambiziosa borsa di studio per Standford University non le permettono distrazione. I suoi gior...