Orochi ha capito

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Un possente drago rosso volteggiava nel cielo, sopra le montagne innevate.

Tutto era calmo e tranquillo.

Gli uomini lavoravano alacremente i campi e gli animali pascolavano allegramente.

A un certo punto si udì un boato.

I contadini e gli animali sollevarono lo sguardo spaventati: il cielo era diventato nero e le fiamme imperversavano sui monti.

«Accidenti! Bakugo ha di nuovo portato il suo maledetto drago ad allenarsi in montagna. Se continua così finirà per incendiare tutti gli alberi e intossicare l'aria» brontolò uno.

«Ma dove vuoi che porti quel bestione? In soli sei mesi è cresciuto a dismisura» rispose un altro.

Qualcuno gridò.

«Ditemi che non è vero!».

Gli uomini si girarono di scatto e videro Inko Midoriya, pallida in volto. «Izuku è andato lì dove ci sono le fiamme. Gli avevo detto io di lasciar perdere, in fondo è Katsuki che deve occuparsi di nutrire Orochi. È il suo drago, non di Izuku!».

«Stai tranquilla, Inko. Quante volte è già successo, ormai? È sempre andato tutto bene» si avvicinò uno per rincuorarla.

«C'è sempre una prima volta».

«Andiamo, non essere sempre così pessimista! Tuo figlio tornerà a casa sano e salvo come sempre, al massimo con qualche bruciatura in più».

La donna trasalì.

«Devo andare al fiume, al fiume! Devo rifornirmi d'acqua e di garze...» si allontanò con passo spedito.

I contadini si guardarono, sospirando.

«Non cambierà mai».


*


«Ehi, nerd di merda! Si può sapere che cosa ci fai qui?» domandò scocciato Bakugo.

«S-sono venuto a vedere come procede il vostro allenamento» disse Midoriya indicando lui e Orochi.

«Cos'è, pensi che non sia in grado di addestrare da solo un drago?».

«N-no, non è questo. S-solo che è da un po' che, che...».

Odiava quando Deku cominciava a balbettare. Diventava sempre tutto rosso e si sfregava nervosamente le mani.

Era carino.

Per poco non si strozzò da solo per quello stupido pensiero. Deku non era carino, Deku era solo... Deku.

«...Insomma, è da un po' c-che nontornavialvillaggioevolevovederti!» continuò Midoriya tutto d'un fiato.

Il cuore di Bakugo perse un battito.

Che cosa aveva appena detto quello stupido nerd?

Si toccò il volto e con sua sorpresa si accorse di stare sorridendo.

Cominciò a sbattere la testa contro la roccia della montagna.

Mai e poi mai avrebbe dovuto sorridere, men che meno per qualcosa che aveva detto Deku.

«Kacchan, che stai facendo?» urlò preoccupato l'amico.

Orochi emise uno sbuffo, simile a una risata.

Il biondo lo guardò in cagnesco, con le mani alzate in segno di minaccia: un'esplosione era imminente.

Il drago si sdraiò, facendogli segno di salirgli in groppa.

In fondo fare un giro in volo non era una cattiva idea, almeno si sarebbe tolto dai piedi Deku.

Una volta salitogli sul dorso però il drago non si mosse, anzi fece cenno con la testa a Midoriya di salire.

«Giuro che ti faccio esplodere, maledetto verme rosso!» urlò arrabbiato. «E tu, non azzardarti a...». Lasciò la frase a metà.

Deku si era seduto dietro di lui e lo stava abbracciando.

Perché cavolo lo stava abbracciando?

Ok, non era proprio così. Si stava semplicemente tenendo a lui in modo da non cadere quando Orochi si sarebbe alzato in volo, però questo non toglieva che tutto ciò fosse molto simile a un abbraccio e che le mani di Deku, sulla sua pelle nuda, lo facevano sentire strano.

Sentiva qualcosa di insolito allo stomaco.

Si sentiva bruciare.

Deku era così vicino, poteva sentirne il respiro sul suo corpo.

Si irrigidì.

«C-che stai facendo, nerd di merda?» disse con un tono diverso dal solito, lievemente imbarazzato.

Midoriya divenne rosso come un peperone e smise di accarezzargli gli addominali.

«I-io... S-scusa, n-non so proprio... N-non farmi esplodere, ti prego».

Bakugo sorrise impercettibilmente e poi gli sollevò il mento, avvicinando il volto al suo. «Ho in mente qualcosa di meglio» gli sussurrò.

Orochi si alzò in volo, guardando divertito i due giovani.


Perché proprio tu, Deku?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora