Perché proprio tu, Deku?

Stupido nerd

Non riusciva a smettere di sorridere.

Non era proprio da lui.

Eppure, forse per la prima volta nella sua vita, si sentiva davvero felice.

Se avesse saputo che avrebbe provato tutte quelle piacevoli sensazioni, avrebbe deflorato Deku molto prima.

Si girò a guardarlo.

Midoriya era avvolto con il suo mantello, rosso come un peperone, che si massaggiava il fondoschiena.

Forse era stato un po' rude.

«Ehi, nerd! Stai bene?» gli chiese, fingendo che non gli importasse.

«S-si. È s-solo che il mio c-corpo n-non è abituato».

Sorrise di nuovo.

Gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio: «Non temere Deku, ci farai l'abitudine».

Midoriya prese fuoco e cominciò a balbettare qualcosa di incomprensibile.

Poi, all'improvviso, gli si gettò addosso, facendolo cadere.

Com'era che si trovava di nuovo sotto?

«Che stai facendo, stupido nerd? Per caso vuoi farti un altro giro?».

«Kacchan!».

«Non vuoi?».

Izuku distolse lo sguardo, imbarazzato.

Quando aveva quell'espressione, era incredibilmente attraente.

«S-stavo solo pensando» cominciò a dire Midoriya «che sei veramente bellissimo».

Ah.

Maledetto nerd.

Non poteva dire quelle cose.

Non poteva farlo sentire in imbarazzo.

Si alzò di tre quarti e lo abbracciò.

Poi gli morse il collo.

Izuku cominciò a ridere.

«Kacchan, mi fai il solletico!».

«Stupido nerd».

Lo spinse a terra, continuando a tempestarlo di piccoli morsi, per poi carezzare con la lingua i punti più arrossati.

Ah, bene.

Qualcosa si era risvegliato.

Sorrise.

«Allora lo vuoi un secondo giro».

Midoriya lo baciò e poi gli sussurrò qualcosa all'orecchio.

Arrossì.

«Stupido nerd» ripetè.