Un perdono bollente

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Angolo Autrice.

Attenzione, questo capitolo contiene scene esplicite! Ebbene si, sono riuscita a scrivere una SMUT alla fine, yeah! xD


Midoriya si sdraiò sul mantello rosso di Bakugo.

Allungò il braccio e attirò il biondo a sé.

«Sei stato proprio un bambino cattivo, Deku. E devi essere punito per questo» gli soffiò nell'orecchio quest'ultimo, introducendo repentinamente un dito all'interno del suo orifizio.

Midoriya gemette, mordendosi l'interno della guancia.

Era chiaro, voleva spingerlo oltre i suoi limiti come mai prima di
allora era successo quando facevano l'amore.

Ignorando la vocina che gli stava suggerendo di non stare al gioco,
Izuku contrattaccò.

Spinse il bacino in avanti, cercando più contatto possibile con le dita del biondo.

«Hai ragione, sono un bambino cattivo. Ma, Kacchan è solo per colpa tua se l'unica cosa che voglio è essere deflorato».

Sentì chiaramente un verso animalesco fuoriuscire dalle labbra di
Bakugo e non poté non compiacersene.

Riuscire a comandare anche dalla sua posizione era qualcosa che lo gratificava nel profondo.

Tuttavia, anche se colto in fallo, Katsuki fece roteare il dito all'interno dell'anello di muscoli di Midoriya per vendicarsi.

«Non è ancora il momento di essere deflorato. Ti devi guadagnare questo lusso» gli disse con ostentata determinazione, penetrandolo con un secondo dito.

Deku gemette, in cerca di un appiglio che non trovò.

Se farsi perdonare fosse sempre stato così piacevole, avrebbe fatto sempre in modo di trovare un pretesto per far sì che Kacchan si
arrabbiasse.

Un piacere spropositato iniziò ad irradiarsi lungo tutti i suoi nervi quando Bakugo toccò un punto. O meglio, quel punto.

«Ah...» ansimò, contraendosi attorno alle sue dita, il fiato che cominciava a venirgli meno nei polmoni.

Come era possibile che esistesse qualcosa dentro di sé che potesse fargli provare un piacere così intenso?

A un certo punto, Bakugo estrasse l'indice e il medio dalla sua apertura, lasciandolo con un vuoto incolmabile.

Sbarrò le palpebre.

«No!» esclamò in maniera incontrollata, andandosi subito dopo a serrare le labbra con le mani.

Il giovane dai capelli biondi non sembrò scomporsi, anzi. Se la stava
ridacchiando compiaciuto.

Scese a pochi millimetri dal suo orecchio.

«Ripensamenti?» lo istigò, depositandogli una mano sul suo interno coscia.

Scosse la testa, sicuro.

Arrossì, poi, sentendo il sesso bagnato di Kacchan contro la sua pelle nuda.

"Finalmente" pensò.

«Per favore...».

Fu un bisbiglio impercettibile, per questo Katsuki disse: «Non ho
capito» mentre strusciava la sua intimità contro di lui.

A quel punto tutti i nervi di Midoriya saltarono uno dietro l'altro.

Lo guardò negli occhi.

«Per favore, Kacchan. Non ce la faccio più. Ho bisogno... Ho bisogno che tu faccia l'amore con me».

Bakugo, sorpreso, rimase immobile per qualche secondo. Poi, però, lo abbracciò.

«Ogni tuo desiderio è un ordine» sorrise.

Kacchan alzò appena le anche in maniera tale da riuscire a posizionare la sua erezione contro l'entrata di Midoriya e con calma si spinse dentro di lui, tenendolo stretto nella sua presa salda.

I due giovani rilasciarono un lungo gemito, Katsuki di appagamento
dopo aver atteso così tanto tempo, Izuku di dolore misto a piacere.

Ogni volta, infatti, l'impatto non era dei migliori a causa di quanto fosse stretto il passaggio. Tuttavia sapeva che ne valeva la pena, visto ciò che lo aspettava successivamente.

Bakugo iniziò a muoversi quando fu certo che Deku si fosse adattato a
quell'intrusione.

Cominciò piano, procedendo avanti e indietro, attento a tener ben aderito il corpo di Midoriya al suo.

Non c'era niente che lo rendesse più felice che sentirsi avvolto intimamente dalla persona che amava.

Quando i mugolii di Izuku si trasformarono unicamente in ansimi di piacere osò di più, aumentando il ritmo con il proprio bacino.

«Ah...» ansimò Deku in risposta, arcuando la schiena e spingendosi
contro il suo sesso per assecondarlo nei suoi movimenti.

«K-Kacchan...» lo chiamò, sentendosi perso a non avere le sue labbra da baciare.

«Quanto amo quando reagisci così a causa mia» sorrise Bakugo, mordendolo sull'incavo del collo mentre le spinte si facevano sempre
più decise e rapide.

Midoriya affondò il volto tra le proprie braccia, un po' per soffocare
i gemiti che continuavano ad emergere dalla sua bocca, un po' per nascondere il colore purpureo che doveva aver colorato le sue guance.

Bakugo, però, non gli permise di celarsi.

In un atto di frenesia fece scivolare entrambi sul fianco e gli agguantò l'erezione che fino a quel momento era rimasta intoccata.

Izuku sussultò a quel contatto.

«C-che fai?» balbettò, imbarazzato.

La presa era stata talmente improvvisa che aveva rischiato di venire come un idiota.

Katsuki lo guardò intensamente, dopodiché gli prese d'assedio la bocca.

Midoriya rispose prontamente alla sua foga.

I baci divennero presto ansimi perché Bakugo aveva ricominciato a
spingersi nelle sue carni mentre con la mano proseguiva il lavoro che aveva iniziato sul suo sesso tumido e caldo.

Gli sollevò poi una gamba e ci mise tutta l'energia che gli era rimasta in corpo per abbattersi contro di lui.

Midoriya ansimò nuovamente di piacere, esplodendo.

Dopo un paio di spinte anche Bakugo venne con la medesima irruenza dentro di lui.

Izuku lo guardò sorridendo: «Forse dovrei farti arrabbiare più spesso».

Il giovane dai capelli biondi rise.

«Deku, sai che non ce n'è bisogno, vero? Ti deflorerò sempre e comunque».

Midoriya si strinse a lui.

«Ti amo, lo sai?».

«Lo so. Ti amo anch'io».

Perché proprio tu, Deku?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora