Perché proprio tu, Deku?

Resisti!

I due giovani guardarono impietriti il corpo immobile di Orochi.

«Ti ammazzo, lurido verme!» urlò Bakugo partendo all'attacco.

«Fermati, Kacchan!» lo chiamò Midoriya.

Ma, ormai, era tutto inutile.

Non si sarebbe fermato per nessuna ragione.

Anche se sapeva che non avevano un grande effetto, avrebbe continuato a lanciare esplosioni fino a quando non fosse riuscito a ridurre quel mostro in poltiglia.

Aveva osato fare del male al suo drago e doveva pagarla per questo.

Il mostro delle sabbie, però, lo colpì forte allo stomaco con la coda, scagliandolo contro Izuku.

Non gli lasciò neanche il tempo di rialzarsi che subito lo afferrò con le sue potenti fauci.

«Lascialo subito!» gridò Midoriya, colpendolo con tutte le forze che aveva.

La creatura, tuttavia, non aveva alcuna intenzione di lasciare la presa.

Anzi, strinse ancora di più, lacerando la pelle di Bakugo.

Quando ne ebbe abbastanza, lo gettò a terra in un bagno di sangue.

«Kacchan, Kacchan!» corse subito da lui Izuku con le lacrime agli occhi. «Ti prego, non lasciarmi! Non...».

«Non essere stupido, Deku» disse, con molta fatica, Katsuki. «Non sono così debole da farmi mettere subito al tappeto».

Pian piano si alzò, nonostante le gambe non lo reggessero bene.

«Kacchan...».

«Io vincerò, te lo prometto».

Guardò il mostro delle sabbie, sorridendo: «Non mi farò mai battere da una lucertola, perciò muori!».

Con le forze che gli rimanevano, lanciò un'esplosione.

Aveva mirato a un punto ben preciso, gli occhi.

Se non ci vedeva, sarebbe stato meno pericoloso.

Il mostro si contorse per il dolore.

Fu proprio in quel momento che accadde l'impensabile.

Una potente fiammata avvolse il corpo della creatura.

Orochi si era rialzato.