Aveva smesso di piovere.
La Spada di Luce si trovava ora al sicuro al castello.
Midoriya tirò un sospiro di sollievo.
Per fortuna era andato tutto bene, non come sull'Isola del Destino.
Strinse i pugni.
Doveva allenarsi di più.
Doveva diventare più forte per evitare che si ripetesse quanto accaduto.
Non voleva essere un peso per nessuno.
Voleva poter essere utile. Poter proteggere chi aveva bisogno di aiuto.
Poter proteggere Kacchan.
«Ehi Deku, a che stai pensando?» gli domandò Bakugo.
«Ti va di allenarti con me?».
«Perché?».
«Perché...».
Todoroki entrò nella stanza.
«Che vuoi?» disse in modo brusco Katsuki.
Quando c'era il principe, sembrava stranamente agitato.
Ma forse era solo una sua impressione.
«Volevo solo dirvi di tenervi pronti. Il nemico potrebbe attaccare da un momento all'altro».
«Io sono sempre pronto, non ho bisogno che me lo dica tu, bastardo a metà».
«Davvero? Eppure non è così difficile coglierti di sorpresa. Un po' come l'ultima volta».
Bakugo sussultò.
Di cosa stavano parlando?
Si era forse perso qualcosa?
A ogni modo, probabilmente non era niente di importante.
«Senti Todoroki» chiese gentilmente Deku. «Ti va di allenarti con noi?».
Kacchan lo tirò a sé, guardandolo in cagnesco.
«Non abbiamo bisogno di lui! Posso benissimo...».
«Volentieri» sorrise Shoto. «Un po' di allenamento non fa mai male».
Midoriya non osò voltarsi.
Sentiva un'aura nera alle sue spalle.
Kacchan doveva essere davvero arrabbiato.
Doveva fare qualcosa, altrimenti l'allenamento si sarebbe trasformato in un massacro.
Prese quindi per mano i due giovani e sorridendo disse: «Sono sicuro che sarà molto proficuo affrontarvi. Poi voi due siete fantastici. Siete una coppia eccezionale. Le vostre abilità, combinate insieme in uno scontro, sono straordinarie».
Bakugo lo guardò e poi sussurrò: «Sei un idiota, Deku».
Perché doveva reagire così?
In fondo era vero che lui e Todoroki erano i migliori guerrieri in circolazione.
Forse, non gli piaceva essere paragonato al principe?
A ogni modo, uscirono dalla stanza e si diressero in cortile.
Nonostante le premesse iniziali, l'allenamento sembrava procedere bene.
Anche se, per qualche strano motivo, Kacchan evitava sempre di stare troppo vicino a Shoto.
Chissà come mai.
A un certo punto Todoroki colpì Bakugo alla guancia.
Sarebbe successo il finimondo, Midoriya se lo sentiva.
«Se non combatti seriamente, non vincerai mai» disse il principe rivolto a Kacchan.
Questi rimase in silenzio.
«Sei un vigliacco, lo sai? Non risolverai niente non affrontandomi».
Per qualche motivo, le parole di Todoroki sembravano celare un secondo significato.
Ci fu un'esplosione.
Midoriya chiuse gli occhi.
Quando li riaprì vide che Kacchan aveva atterrato Shoto.
Ah, era davvero straordinario.
Era...
Il suo cuore perse un battito.
Cos'era quella sensazione?
Vederli così vicini...
Perché Kacchan non si rialzava?
E perché aveva quello sguardo?
«Non sto fuggendo» disse Bakugo al principe. «Stasera, aspettami. Ti devo parlare».
Midoriya non sentì le sue ultime parole.
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Perché proprio tu, Deku?
FanfictionQuesta storia è una Kacchan x Deku. Ambientata in un mondo fantasy (quello della ending per intenderci! xD), minacciato da una potente forza oscura e da una guerra imminente, vede protagonisti Bakugo e Midoriya, i quali dovranno mettere da parte le...