Quel che non ti aspetti

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Erano passati già alcuni giorni da quando, scioccamente, era caduto in quella trappola per conigli.

Si vergognava moltissimo per essere stato così stupido.

Però, si sentiva anche un po' felice perché Bakugo si era preoccupato per lui.

Anche se, da quel giorno, non lo aveva più abbracciato né baciato.

Ogni volta che si avvicinava, lui si allontanava sempre.

Non riusciva proprio a capire perché si comportasse in quel modo.

Stupido Kacchan.

Forse, però, era anche un po' colpa sua.

Gli aveva detto che voleva aspettare, quindi magari era per quello che Bakugo aveva preso le distanze da lui.

Era perfetto, no?

Se non lo toccava, non sarebbe caduto in tentazione.

E allora come mai voleva toccarlo e essere toccato più che mai?

Arrossì.

Guardò, senza farsi notare, il ragazzo dai capelli biondi.

Certo che era proprio bello.

Era incredibile che un ragazzo così perfetto avesse potuto interessarsi a uno come lui.

Avrebbe potuto avere tutte le ragazze ai suoi piedi, se non avesse avuto quel caratteraccio.

Scosse la testa.

Nessuna ragazza avrebbe toccato Kacchan.

Kacchan era suo e di nessun altro.

Arrossì di nuovo.

Fu in quel momento che si rese conto di quanto fosse stato sciocco.

Deglutì.

Doveva agire prima che il coraggio gli venisse meno.

Si gettò contro Bakugo, atterrandolo.

«Che stai facendo, stupido nerd?».

Gli bloccò i polsi e poi lo baciò.

Ah, quanto gli erano mancate le labbra morbide di Kacchan.

«Deku...».

Si guardarono per alcuni secondi che parvero interminabili.

Poi Midoriya cominciò a carezzare il volto di Bakugo.

Rimasero in silenzio per un po'.

Nessuno dei due voleva interrompere quel momento.

Era tutto così perfetto.

Si, era stato proprio uno sciocco.

«Kacchan, deflorami» disse convinto come non mai.


Perché proprio tu, Deku?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora