Promessa

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Era calata la notte.

Le stelle brillavano nel cielo.

Bakugo, Midoriya ed Orochi erano seduti accanto a un leggero fuocherello.

Si sarebbero fermati lì quella sera per poi ripartire l'indomani mattina.

Si sarebbero fermati lì quella sera per poi ripartire l'indomani mattina

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«Credi che vada bene?» domandò Izuku tra un boccone di cibo e l'altro. «Non c'è scritto da nessuna parte che la Spada di Luce possa dividersi in due».

«Giusto, ma è anche vero che nessuno pensava che esistesse per davvero. Siamo sempre stati convinti che fosse un'arma leggendaria» rispose Katsuki.

Midoriya annuì.

«Spero solo che funzioni. Non voglio che finisca come l'altra volta».

«Non succederà».

«Come fai a esserne così sicuro?».

«Me lo sento».

«Kacchan...».

«Può sembrare strano, ma è così. E poi mi fido del giudizio di Orochi».

Il drago sorrise.

«Smettila di essere sempre così pessimista, Deku».

«Hai ragione».

Midoriya rimase in silenzio per qualche minuto, poi disse: «Hai notato come risplende la parte in cui la spada si è divisa?».

«Si, e allora? È la Spada di Luce, deve risplendere».

«Oh» aggiunse subito dopo osservando meglio l'arma.

«Già. La finta spada brillava tutta, mentre questa soltanto una parte».

Orochi emise una specie di risolino.

Sembrava si divertisse a vederli fare quei discorsi.

«Non serve a nulla arrovellarsi il cervello su queste cose. Dormiamo che domani ci aspetta un lungo viaggio» si sdraiò Bakugo.

«Kacchan...».

«Si?».

«Presto ci sarà la battaglia e...».

«Vai al punto, Deku!».

«Non morire».

Vedendo lo sguardo serio di Izuku, Katsuki si alzò e lo abbracciò.

«Non lo farò, stupido nerd!».

«Promesso?».

«Promesso».

Si addormentarono abbracciati con la spada che illuminava i loro volti sereni.

Perché proprio tu, Deku?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora