Non è così

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«Wow, si vede tutta la valle da quassù» disse Midoriya entusiasta.

«Smettila di emozionarti per qualsiasi cosa. E poi è da più di quaranta minuti che stiamo volando» sbuffò Bakugo.

Quel maledetto drago aveva intenzione di farli scendere prima o poi? Non sopportava più di avere Deku così appiccicato.

Lo metteva a disagio.

E poi doveva ancora fargliela pagare per... Arrossì di colpo.

Quel maledetto, come aveva osato toccarlo in quel modo?

Come aveva osato farlo sentire così?

Lui era Katsuki Bakugo e non provava certe cose. Mai, men che meno per Deku.

Un forte scossone lo risvegliò dai suoi pensieri.

Orochi ruggì.

Qualcuno lo aveva colpito.

«Ma cosa...».

Sentì nuovamente un forte scossone e poi il vuoto.

Stava precipitando.

Stava per... morire?

No. Non poteva.

Non poteva lasciare Deku.

«Deku...».

«Kacchan! Finalmente ti sei svegliato!» esclamò sollevato Midoriya.

«Che succede? Dove siamo? E perché hai i vestiti strappati? E quel cerotto? E Orochi dov'è?».

«C-calmati. Ora ti spiego tutto».

A quanto pareva qualcuno li aveva attaccati di sorpresa: avevano usato un potente incantesimo che aveva ferito Orochi all'ala, facendoli precipitare.

«Se non fosse stato per Uraraka e Iida non saremmo qui a parlarne» concluse Izuku.

«Tsk. Ma chi ci ha attaccati? E per quale motivo?».

«Non lo so. Forse volevano solo spaventarci...».

«Oh, ti sei svegliato» sorrise Uraraka entrando insieme a Iida.

Bakugo si alzò e si avviò verso l'uscita.

«Ehi, dovresti rimanere a letto e riposarti» lo rimproverò Uraraka.

«Non ne ho bisogno. E poi voglio andare a vedere come sta Orochi».

«Non ti preoccupare, è tutto a posto. Con i miei poteri gli ho rimesso a posto l'ala in un secondo!».

«Non proprio in un secondo...» bisbigliò Iida.

Bakugo uscì lo stesso lasciandosi alle spalle i rimproveri della giovane maga.

Si sedette accanto al drago che, a quanto pareva, stava dormendo.

La sua ala era a posto.

Sospirò sollevato.

Rimase con Orochi per più di due ore, poi decise di alzarsi.

Doveva trovare Deku e gli altri e cercare di capire meglio quello che era successo. Non era possibile che qualcuno li avesse attaccati solo per divertimento.

La casa era vuota.

Dovevano comunque essere lì nei dintorni.

Camminò per un po' fino a quando non trovò Deku appisolato accanto a un muretto.

Si avvicinò silenziosamente e si chinò per osservarlo.

Aveva davvero dei bei lineamenti.

Il suo cuore cominciò a battere più velocemente.

Che cosa gli stava succedendo?

Perché quando era con Deku si sentiva così strano? Perché?

Si era forse...

No, non poteva essere.

Assolutamente no.

«Non è così, però...».

Si avvicinò lentamente al volto di Midoriya.

Perché proprio tu, Deku?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora