Perché proprio tu, Deku?

Attacco a sorpresa

La battaglia era cominciata.

Le spade cozzavano l'una contro l'altra.

Il terreno era macchiato di rosso.

Toga e Twice, mentre combattevano, cercavano di capire che cosa fosse successo.

Poco tempo prima, infatti, il principe e il suo esercito li avevano attaccati di sorpresa, circondandoli.

Come sapevano che si trovavano lì?

E perché Dabi non giungeva in loro soccorso?

Certo, avevano sentito che Todoroki e gli altri avevano sconfitto i loro compagni, ma non era possibile che avessero battuto il mago dalle fiamme blu.

Lui impugnava la lancia fiammeggiante e tutti sapevano che chi la brandiva avrebbe sempre trionfato sui propri nemici.

Che Dabi li avesse traditi?

No, era impossibile.

«Shigaraki non sarà contento» disse Twice a Toga.

«È un vero peccato, no?» rispose una voce.

«Bakugo! Era ora che arrivassi! Dov'eri finito?».

«Ho avuto un po' di persone da sistemare».

I due lo guardarono interrogativi.

«E ora tocca a voi».

Al suo fianco comparve Midoriya.

«Che significa?» domandò sorpresa Himiko.

«Significa che nessuno può dirmi cosa devo o non devo fare. Non esiste che io mi sottometta a qualcuno».

«Quindi ci hai presi in giro fino ad ora?».

Katsuki sorrise.

«Com'è possibile che il suo incantesimo non abbia funzionato? Eppure il tatuaggio era comparso!» esclamò Twice.

«Te l'ho detto. Nessuno mi può comandare. E ora, fatevi sotto! Avanti Deku, facciamogli vedere che cosa sappiamo fare!».

«Certo. Non vi perdonerò per avermi portato via Kacchan!».

I due giovani partirono all'attacco, non lasciando il tempo ai loro avversari di difendersi.

Li fecero così finire nella trappola preparata da Yaoyorozu.

«Ben fatto» disse Todoroki congratulandosi con loro.

«E ora non ci resta che...».

Ci fu un forte scoppio.

Dal fumo emerse una figura avvolta da delle fiamme blu.

La sua mano, però, risplendeva di rosso.

Impugnava la lancia fiammeggiante.