Quel che è mio

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«Che state facendo?».

Il volto arrabbiato di Bakugo non lasciava presagire nulla di buono.

Le ragazze erano cadute per terra non appena aveva aperto la porta della camera.

«Allora?».

«Davvero, non è come sembra» cercò di giustificarsi Ashido.

«Già, non vi stavamo assolutamente spiando. Vero Momo?» annuì Jiro.

«Si, è tutto un malinteso» asserì Yaoyorozu imbarazzata.

«Chissà perché non vi credo. Asui, Uraraka, voi non dite niente?» domandò brusco Katsuki.

Le due nominate sussultarono, rosse in volto.

«Kacchan, credo che dovresti lasciar perdere» disse Midoriya, rosso a sua volta.

Le ragazze lo guardarono speranzose.

«Col cavolo che lascio perdere! Non penserete davvero di passarla liscia, piccole pervertite?».

«Ah, sei proprio uno stupido Bakugo!» urlò Ashido. «Che poi, invece di perdere tempo con queste piccolezze, non dovremmo soffermarci sul fatto che hai fatto piangere il povero Midoriya? E hai anche fatto star male Todoroki, vergognati!».

Bakugo e Midoriya sussultarono.

Come sapevano quel che era successo?

«Giusto, far piangere così il tuo ragazzo e il tuo principe è davvero riprovevole» rincarò la dose Jiro.

«Infatti. Non parliamo poi del povero Kirishima» continuò Yaoyorozu.

«Insomma, potevi farteli tutti e tre. Sarebbe stato molto più interessante, non trovate?» disse Ashido, con occhi sognanti. «Il bad boy che si fa il principe, l'ingenuo e lo stupido in un colpo solo, sareb...».

«Kacchan non si fa proprio nessuno. Lui è mio. Mio e di nessun altro!» la interruppe Midoriya.

Le ragazze lo guardarono, sorprese.

Bakugo invece sorrise.

Si avvicinò a lui e lo strinse a sé.

«Avete sentito, no? Io sono di Deku e lui è mio».

Detto questo lo baciò con passione.

Le ragazze si portarono le mani sul naso.

«Penso di stare per esplodere! Sono troppo carini!» bisbigliò Jiro con gli occhi a cuoricino.

«Non mi scorderò mai questa scena» sorrise Tsuyu.

«Nemmeno l'altra, se per questo» fece l'occhiolino Uraraka.

Cominciarono tutte a ridacchiare.

Bakugo ghignò: «Senti, senti. Di quale altra scena state parlando?».

Le fanciulle trasalirono e di scatto si fiondarono verso la porta.

«Nulla di che, tranquillo. Posso solo dirti che hai davvero un bel di dietro» sorrise maliziosa Ashido, uscendo dalla stanza. «Ah, e tu Midoriya sei troppo carino quando vieni deflorato».

Cosa?

I due ragazzi rimasero immobili, paralizzati.

Possibile che avessero visto tutto?

Ma proprio tutto?

«Stupide Mineta in gonnella! Se vi prendo giuro che vi faccio esplodere!».

Perché proprio tu, Deku?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora