Magical night- 25

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A quel famoso bacio, ne erano seguiti tanti altri più piccoli, sparsi sul corpo, e a quei piccoli baci, era seguita una delle notte più belle della mia vita, anzi, la notte più bella della mia vita. Ero stata abbindolata dalle labbra di Spencer che vagano sul mio corpo, alla forte passione che provavo per lui, all'amore che mi accecava. Tanti erano i fattori che si erano scatenati tutti assieme in quella notte. I corpi uniti, il respiro affannato, il calore che ardeva sempre di più in noi, la voglia che cresceva sempre di più di essere l'uno dell'altro. La pelle umida che si sfiorava, le mani nei suoi capelli, le labbra sul mio collo. Ero felice, anzi, felicissima. Non avevo chiuso occhio tutta la notte. Quella notte non sapevo nemmeno dove il sonno fosse di casa. Ero rimasta con gli occhi spalancati, sotto le coperte invernali, a guardare incantata il viso angelico di quello che da quel giorno diventò ufficialmente l'uomo della mia vita. La coperta lasciava scoperto il suo petto. Aveva una mano sulla testa mentre con l'altro braccio mi teneva stretta a se, ma la sua presa si era rallentata non appena aveva preso sonno. I suoi occhi chiusi e le sue labbra semi aperte. Sorrisi. Era bello anche quando dormiva. Poggiai lentamente la testa sul suo petto, cercando di non svegliarlo, ma dopo poco, sentii la sua mano accarezzarmi dolcemente i capelli. Alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi assonnati aperti. Il suo viso si avvicinò sempre di più al mio fino ad essere pochi centimetri distante dalle mie labbra. Mi baciò di nuovo. E di nuovo ancora. Mi sentivo amata. Era riuscito a colmare quella piccola mancanza di affetto che si era creata quando avevo lasciato i miei genitori nel Nebraska. Bradley era riuscita a farmi sentire amata, però Spencer aveva occupato quel tassello mancante per raggiungere la vera felicità. Ed io in quel momento mi sentivo davvero felice. Mi sentivo completa, amata e....innamorata.

Erano le sette e mezzo di mattina. Ero seduta sul letto e stavo riabbottonando la camicetta del giorno seguente. Rimanendo tutta la notte a casa di Spencer non ero riuscita a cambiarmi, ma una volta andatamene, sarei ritornata a casa per farmi una bella doccia. Misi le scarpe ai piedi e uscii dalla stanza nella quale passai una notte a dir poco bellissima. Spencer era in cucina, seduto su una sedia del tavolo. Ma non appena mi vide, mi venne in contro abbracciandomi. Gli diedi un bacio. Lo guardai per l'ennesima volta. Ma quanto ero fortunata ad averlo? Certo, non c'era ancora stata nessuna "dichiarazione ufficiale" ma, da quello che era successo, era abbastanza palese. Spencer era come un opera d'arte. Un opera d'arte fatta talmente bene che era impossibile stancarsi di guardarla. Più la ammiravi e più te ne innamoravi. <<io vado>> dissi staccando le braccia che prima erano allacciate al suo collo. Abbassò lo sguardo. <<vuoi un passaggio?>> chiese lui. Scossi la testa. <<no no, grazie>> presi la borsa e da questa presi il cellulare. C'erano circa venti chiamate perse da parte di Brad. <<cavolo>> sussurrai. Avevo dimenticato di avvertirla. Poverina, avevo paura che fosse rimasta tutta la notte sveglia per colpa mia. <<che è successo?>> chiese Spence avvicinandosi. <<è che ho dimenticato di avvertire Brad.....è stato tutto così alla "sprovvista"...>> mimai le virgolette. <<è stato alla sprovvista ma anche bellissimo>> mormorò sulle mie labbra. Mi cinse i fianchi con le mani ed io gli stampai un bacio sulle labbra. Il solo pensiero di lasciarlo lì, da solo, in quella casa cupa e triste mi faceva sentire male. Ancora dovevo andarmene e già mi mancava. Cominciò a baciarmi la guancia, e dalla guancia scese lungo il collo. <<Spence....>> dissi mentre venivo ammaliata dai suoi piccoli, ma efficaci, baci. <<devo andare>> esclamai io mentre distoglievo il viso dalle labbra di Spencer. Lo sentii sbuffare. Dio. Come avrei fatto cinque ore senza di lui? O forse un intera giornata? <<però oggi ci vediamo>> aggiunse lui. Annuì felice. <<dopo l'Università>> continuai mentre racimolavo le mie cose. Lo vidi annuire e un sorriso smagliante si spanse sul suo volto. <<a oggi, amore>> mormorò lui mentre mi abbracciò baciandomi. Avevo sentito bene oppure era stata una mia illusione? Mi aveva chiamato davvero amore? Stavo morendo in quel momento. Gli stampai un bacio sulle labbra e me ne scappai. Camminai a passo svelto verso casa che non distava molto da quella di Spencer.

Aprii la porta e mi girai per appendere il cappotto. Dietro di me sentii uno schiarire di voce. Strizzai gli occhi e sospirai. <<avevo perso la cognizione del tempo e il telefono....>> lasciai la frase in sospeso. Mi girai lentamente. Vidi Brad con due grosse e nere occhiaie sotto gli occhi verdi. <<Brad...mi dispiace. Non volevo farti preoccupa->> fui bloccata dalle sue braccia che mi stritolarono letteralmente. <<abbracciami>> sussurrò. Nella sua voce udivo un filo di malinconia. La strinsi forte a me. Qualcosa non andava. Lo sentivo. Conoscevo Brad come le mie tasche. Senza parlare ci spostammo sul divano. <<cosa succede?>> chiesi io una volta comoda. Tirò su con il naso. <<ha un'altra>> cominciò a piangere, tenendo una mano sul naso. <<Julian?>> domandai sapendo però già la risposta, ma volevo accettarmi che fosse quella. Ed infatti lo era. Quel grandissimo idiota aveva ferito Brad un'altra volta. Ed io che pensavo fosse cambiato. <<oddio Brad....non so cosa dire....>> ero incerta e impreparata. <<non devi dire niente Brook....stammi solo vicino, per favore. Fammi sentire che almeno per te sono importante>> esclamò tra le lacrime. L'abbracciai forte a me. Quelle parole così crudeli e forti mi avevano colpito il cuore. Non era riuscita a superare quello che gli aveva fatto prima. Non so se anche questa volta avesse potuto sopportare quel dolore. Provai a mettermi nei suoi panni. Non potevo immaginare una vita senza Spencer, eppure lo conoscevo solo da pochi mesi. Figuriamoci quanto potesse soffrire quella mia povera amica che conosceva quel cretino da quasi due anni. Doveva dimenticarselo, ma non era affatto facile. Adesso Julian aveva conosciuto suo figlio, e sapevo che avrebbe fatto ogni cosa pur di vederlo, se non di tenerlo. 

Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora