Dinner With Friends- 74

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<<rosso o nero? Nero o rosso?>> Tabitha alzava prima un vestito e poi l'altro. Il primo, nero scuro, era scollato...molto scollato....e aderentissimo se indossato. Il secondo, rosso bordò, era lungo fino al ginocchio, aderente e con le maniche lungo fino al gomito. Non c'erano molta scollatura, in quanto lasciava le spalle scoperte. <<allora? Quale dei due ragazze?>> aggiunse in crisi. I capelli ricci e bagnati le ricadevano sulle spalle ricoperte dall'accappatoio. <<perchè tanta eleganza se è solo una cena fra noi?>> domandai nella mia ingenuità assoluta. Le altre e tre scoppiarono in una risatina isterica ma ironica. <<tesoro>> Tabitha si avvicinò e poggiò le sue mani sulle mie spalle. <<tu non hai visto il cameriere>> disse con la faccia di fronte alla mia. Rimasi in silenzio e scansai il viso da quello della mia amica. <<okaaay>> esclamai alzandomi dal letto comodissimo e morbidissimo. <<fidati...se lo vedessi anche tu lasceresti subito Spencer>> io spalancai la bocca infastidita mentre lei mi fece l'occhiolino. <<dai su, prepariamoci che altrimenti faremo tardi>> Brad ci riportò alla realtà, ridacchiando assieme a Mallory per lo scambio di espressioni tra me e Tabitha.

Erano circa le otto, Mal era seduta sul letto e stava infilandosi le scarpe. Brad era in piedi accanto al comodino e si lisciava i capelli mossi. Tab stava finendo di allaccarsi il vestito. Alla fine avevamo votatato tutte e tre per quello bordò. Pur essendo aderente, le calzava alla perfezione. Ed io, con il vestitino più semplice che potesse mai trovarsi sulla faccia della terra, ero chiusa in bagno e stavo finendo di spalmarmi il mascara sulle folte ciglia. E niente, non appena ebbi finito, presi gli occhiali e gli infilai con molta cautela, cercando di non farli scontrare con con il mascara ancora fresco. Poi aggiustai i capelli, che avevo lasciato naturali, sulle spalle e uscii dal bagnetto. <<oh mio dio>> Brad mi guardò e sorrise, avvicinandosi e facendomi fare una giravolta sul posto. <<sei uno schianto>> esclamò Tabitha con il tubicino di rossetto rosso opaco tra le mani. <<eh già, meno male che non c'è Spencer, altrimenti non ti avrebbe fatto uscire da questa stanza>> dopo le parole di Mal, scoppiammo tutte quattro a ridere. Quanto mi mancava il mio adorato fidanzatino....maritino a breve. E quanto mi mancava la nostra principessina! Lo avevo videochiamato qualche ora prima, e mi aveva detto che quella sera avrebbe festeggiato anche lui con i miei fratelli, Darrel (fratello di Brad), il suo amico Paul, nonchè marito della mia amica Charlotte e padre dei due gemellini. E inoltre c'erano anche alcuni dei suoi colleghi dell'unità analisi comportamentale, tra cui Derek e David. E proprio quando stavamo lasciando la nostra bellissima suite per entrare nel ristorante dell'hotel, il cellulare vibrò nella borsa. Lo presi lo aprii sulla schermata principale, notando un messaggio da parte di Spencer. Era una foto che raffigurava in primo piano il mio moroso, e dietro di lui tutti i suoi amici con una bottiglia di birra tra le mani. E poi, la didascalia che narrava "nonostante l'ottima compagnia e le copiose bottiglie di birra, mi manchi da morire e non vedo l'ora di infilare quell'anello al tuo dito. Ti amo e buona serata" Era un semplice e buffo messaggio che bastò però a scaldarmi il cuore. E così risposi anche io con una foto di noi quattro dalle facce simpatiche e contorte in smorfie, con la didascalia "noi ci divertiamo da morire, ma questo non basta a calmare il vuoto che sento dentro quando non sto con te...buona serata...a presto amore mio" <<Broook, andiamo che siamo in ritardo>> Tabitha si affacciò in camera, mi prese per il braccio e mi trascinò giù, assieme a tutte le altre, per gustare la nostra cena.

<<cavolo, avevate ragione....il cameriere non è niente male>> affermai io scrutando la figura del ragazzotto alto e slanciato, dai lineamenti marcati e dallo sguardo intenso. Aveva l'aria da vichingo, da scandinavo. <<che ti avevamo detto?>> dei sorrisini compiaciuti spuntarono sulle loro labbra, mentre sorseggiarono del buon vino rosso dai calici in vetro. <<ma il mio Spencer è decisamente migliore rispetto a quel giovanotto>> Tabitha sputò l'acqua, Brad si strozzò con il vino e Mallory sputò una tartina di tonno nel tovagliolo. Io scoppiai a ridere, mentre loro tre mi lanciarono delle occhiatacce infernali. <<sei sempre la solita bacchettona che non esce mai dagli schemi, eh!>> mi rimproverò Mal imbronciata mentre io sorseggiavo con aria indifferente il vino dal bicchiere.

<<ecco a voi>> Igor, il cameriere scandinavo, ci porse gentilmente i piatti, augurandoci una "buona cena", abbassando il capo come una sorta di inchino. Quanta galanteria! <<cos'è secondo voi?>> domandò con una faccia tra il titubante e lo schifato Mallory. <<credo sia una vellutata di tartufi>> fu Brad a darle una risposta. <<come fai a saperlo?>> continuò lei girando il piatto da un lato all'altro facendo scendere assieme la vellutata. <<l'ho letto sul menù>> scoppiammo tutte a ridere, mentre Mal fece una smorfia. <<chissà com'è!>> Tabitha prese il cucchiaio, guardò intensamente il contenuto nel piatto e fece un lungo respiro. <<bhè, lo scoprirai soltanto se lo assaggerai!>> ridacchiai contenta della rima che avevo appena fatto. Certo, a vederla bene, l'aspetto non era molto invitante: era marroncina, con un po' di tartufo grattugiato sopra. E così, facemmo tutte e quattro un gran bel respiro e intingemmo il cucchiaio nella vellulata, portandolo subito dopo la bocca. Quel momento fu davvero epico. Mi girai e vidi Brad accanto a me con la faccia storta in un'espressione di disgusto totale. Avanti a me vidi Tabitha, che sputò quel poco che aveva mangiato nel fazzolettino e, accanto a lei, c'era Mallory, che ingoiò il cibo ma con un'espressione simile a quella di una scimmia quando mangia qualcosa. Per quanto riguarda me, non era poi così male...ma ognuno era fatto a modo suo! Fu molto divertente vedere come le tre ragazze assunsero espressioni totalmente diverse sul viso pur assaggiando la stessa cosa. <<vi prego ragazze, andiamocene via di qui>> Tabitha afferrò il lato del tavolo e ci invitò a parlare in modo "intimo" avvicinando tutte e quattro la testa al centro del tavolo. <<arrivando questa mattina ho avvistato un "burger king" a pochi passi di qui. Vi prego.....non lasciatemi mangiare questo cibo per....non so quale animale perchè è così disgustoso!>> implorò disgustata dopo aver scolato una bottiglia intera di acqua. <<d'accordo>> rispondemmo tutte e tre in coro. In effetti, sull'hotel e sulla pulizia tanto di cappello, ma sulla cucina e sul cibo potevano migliorare. E così abbandonammo il nostro albergo e ci incamminammo verso il "burger king", non molto lontanto da dove soggiornavamo.

<<alza un po'...è troppo basso il volume!>> strillò Tabitha completamente ubriaca. <<daiiiii>> incitò ancora di più. <<hey....vorrei ricordarti che siamo in un hotel, dove ci sono altre persone che, alle due di notte, penso che stiano dormendo>> sussurrai io per non svegliare Brad e Mallory che erano crollate già da un pezzo. <<infatti adesso spegniamo tutto e andiamo a dormire>> la presi sotto le braccia e la trascinai, anche se con fatica, nel letto. Biascicò qualcosa di incomprensibile, che però non compresi. Le poggiai la testa sul cuscino e la sistemai per bene sotto la coperta. Era crollata nel sonno più profondo già da quando i suoi capelli, folti e ricci, erano entrati a contatto con la stoffa del morbido cuscino. Ed anche quella serata era passata. Ci eravamo divertite un mondo. Avevamo ordinato quattro menù dal "burger king" e li avevamo mangiati di nascosto nella nostra stanza. Poi ordinammo due bottiglie di champagne, che scolammo una dopo l'altra mentre ballavamo sulle note delle canzoni di Daddy Yankee e cantando a squarciagola, stonate peggio di galline, le canzoni tipiche degli "anni ottanta", soprattutto dei film, quali Grease, Footloose ecc. E così arrivammo alle due e mezza di notte, leggermente brille e stanche, ma molto più rilassate di quando eravamo arrivate. E così, prima di coricarmi, mandai un messaggio al mio dolce maritino, scrivendogli "-1. Non vedo l'ora di rivederti. Buonanotte, mi manchi :)" E così spensi il cellulare e mi coricai anche io, ripercorrendo tutti i momenti indimenticabili di quel fantastico soggiorno nel Maryland.

Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora