A special dinner- 50

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La passeggiata attraverso i monti del Parco Nazionale di Banff ci aveva letteralmente distrutto. Le gambe erano a pezzi e non osavo nemmeno immaginare come l'indomani avrei fatto per alzarmi dal letto. L'acido lattico mi avrebbe divorato in meno di due ore. Però, dovevo resistere perchè quella sera Spencer aveva deciso di farmi una sorpresa. Era l'ultima sera del nostro primo viaggetto insieme, e doveva essere speciale. Non vedevo l'ora che cosa avesse in serbo per il mio dolce fidanzatino. Non stavo più nella pelle. Lui era già pronto e mi aspettava seduto sul letto, io invece cercavo di aggiustare il mio aspetto a dir poco orribile. La notte scorsa era stata un vero e proprio disastro. L'avevo interamente passata piegata in due sul water a rimettere anche l'anima. Ero esausta di queste nausee, non ne potevo più. Coprii le guance con una leggera spennellata di fard dello stesso colore della mia carnagione, per non far notare troppo il contrasto; poi aggiunsi un po' di correttore sotto gli occhi per coprire quelle orrende borse nere e poi mi dedicai solo ed esclusivamente agli occhi. Con mano leggera, andai a passare un po' di matita sotto e sopra l'occhio. La sfumai con un ombretto nero brillantinato, ovviamente ne misi poco perchè non adoravo essere troppo truccata. Il trucco doveva solamente aggiustare, non trasformare. E una volta conclusi gli occhi con un filo di mascara, passai alle labbra, che ricoprii solamente con un filo di lucido trasparente che luccicava alla luce della notte. Essendo leggermente in ritardo, attaccai subito l'arricciacapelli alla presa del bagno ed aspettai con ansia che si riscaldasse al punto giusto. Non appena pronto, arricciai velocemente le punte dei miei capelli ramati. Una volta finito, mi guardai allo specchio. Certo, non ero sicuramente una di quelle modelle dal fisico perfetto e dalla pelle perfetta che si vedono sulle riviste, però mi ritenevo abbastanza soddisfatta del mio lavoro. Sorrisi ed uscii dal bagno. Non appena mi ritrovai faccia a faccia con Spencer, rimanemmo entrambi sbalorditi. Lui era semplicemente perfetto. La camicia bianca e candida le calzava a pennello sui pantaloni neri rigirati alla fine della gamba. Era elegante ma allo stesso tempo casual. E i suoi capelli poi....erano perfettamente ordinati ma sulla fronte ricadeva qualche ciuffo ribelle. I suoi occhi erano lucenti e non staccavano lo sguardo da me. Mi sentii leggermente in imbarazzo. <<sei bellissima>> sussurrò mentre si avvicinava a me con il suo sguardo che mi scrutava da capo a piedi. Sorrisi timidamente abbassando il capo, mentre le guance cominciarono ad arrossire. Quando fu a pochi istanti da me, mi sfiorò la guancia con le dita per poi spostare una ciocca di capelli che ricadeva sulla fronte. Alzai anche io le dita per aggiustarla meglio dietro l'orecchio, e come d'incanto, le nostre mani si scontrarono. Lui prese la mia tra le sue e la portò alla bocca, lasciandoci un tenero bacio sopra. Sorrisi ancora una volta. <<questa sera sei ancora più bella del solito>> sussurrò mentre lasciò andare la mia mano e poggiò le sue sulle mie guance. Eravamo vicini, molto vicini. Potevamo sentire i respiri l'uno dell'altro. I battiti del cuoro l'uno del l'altro. Ad ogni respiro, ad ogni battito, le nostre labbra si avvicinarono sempre di più fino a scontrarsi in un bellissimo e passionale bacio. Ci eravamo baciati tante volte prima di quella, eppure quel bacio fu così particolare e speciale.....non l'avremmo mai dimenticato, proprio come la serata che ci aspettava.

<<mi dici dove stiamo andando? Non ne posso più>> mi lamentai esasperata. Non ne potevo più di aspettare. Era circa un'ora che viaggiavamo in auto e dopo tutti quei chilometri ci fermammo in un posto vuoto, buio e a dir poco inquietante. Mi vennero i brividi. Però poi la visione di altre macchine mi tranquillizzò leggermente. <<eccoci, siamo quasi arrivati>>. Perfetto! Non solo ho dovuto sopportare un viaggio in macchina di un'ora, adesso dovevo anche camminare. I piedi erano gonfi e i tacchi stavano per scoppiare. Sbuffai incrociando le braccia al petto. <<dai su, la tua sorpresa ti sta aspettando>> mi incitò Spencer con un sorrisetto sulle labbra. Oddio...e come non resistere a quelle fantastiche labbra che si inclinavano alla perfezione sulle sue guance...per non parlare dei suoi denti, così bianchi e così brillanti, capaci anche di illuminare il posto più buio sulla terra...come quello di quella sera, per esempio. Alzai gli occhi al cielo, slacciai le braccia e afferrai la mano che poco prima mi aveva porto Spencer. Ci incamminammo per non so dove, ma non ero davvero più nella pelle. Dovevo scoprire la mia sorpresa. Dopo pochi minuti di camminata che quella sera sembrarono un'infinità, arrivammo in uno spiazzo completamente verde costituito da un grandissimo lago illuminato dalle luci fioche del tramonto. <<è questa la sorpresa?>> chiesi io leggermente spiazzata e delusa. <<certo che no, è quella la sorpresa>> indicò un barca vicino la riva, non troppo grande, ma nemmeno troppo piccola, tutta illuminata con quelle lucine che pur essendo piccole, riescono a trasmetterti tanto calore. Rimasi letteralmente a bocca aperta. Non sapevo cosa dire. Era una mini crociera sul lago o cosa? Ero esterrefatta e semplicemente al settimo cielo. <<ti piace?>> chiese lui con un tono di delusione. <<stai scherzando? La adoro>> dissi io saltandogli addosso, ridacchiando come una matta. <<e allora cosa stiamo aspettando....andiamo>> sospirò lui prendendomi per mano e trascinandomi verso quella barchetta che man man correvamo, si faceva sempre più vicina.

Sfiorai con le dita il metallo del poggiamano mentre attraversavo il piccolo ponticello che divideva l'ingresso della barca dalla riva del lago. L'altra mano, invece, era avvinghiata a quella di Spencer. Non appena fummo sulla barca, un uomo dai capelli lunghi e grigi, racchiusi in una "coda" ed impeccabilmente vestito di nero, con un simpatico papillon attaccato al colletto della camicia, ci accolse con un grosso sorriso. <<buona sera>> esclamò lui. Noi ricambiammo il saluto, e dopo poco ci accompagnò non so dove. Salimmo le scale, illuminate da piccoli led conficcati nel pavimento di quest'ultime, e dopo alcuni scalini, arrivammo in cima alla barca. Era un terrazzo non tanto grande, ne tanto piccolo. C'erano dei tavoli, perfettamente allineati tra loro e sulle piccole ringhiere che circondavano la terrazza, delle lucine dalla luce calda guizzavano qua e la. Il gentil uomo ci accompagnò al nostro tavolo e ci lasciò i menù. Ero sbalordita. Ancora una volta, Spencer era riuscito a sorprendermi alla perfezione. Ero al settimo cielo.

Mi spostò la sedia per farmi accomodare. Sorrisi e baciai la sua guancia. Si sedette davanti a me e ci guardammo negli occhi. <<ti piace?>> domandò lui. <<assolutamente si....è il posto più romantico che io abbia mai visto....>> lasciai in sospeso la frase, non trovando altre parole per descrivere tale bellezza. Una rosa rossa era distesa sul mio piatto. Guardai Spencer stupefatta e li rivolsi un sorriso di gratitudine. <<è stupenda....>> aggiunsi poi portandola al naso per sentirne l'odore. La riposai sul tavolo e ripresi a guardare il mio dolce fidanzatino. Era impegnato nell'osservare il tramonto. In effetti, quel cielo così intensamente sfumato era proprio quello che ci voleva per completare tale bellezza, oltre alle candele accese sul tavolo, che portavano con se un'inebriante odore di vaniglia e cannella. I suoi lineamenti erano così perfetti....il suo naso fino...la sua bocca scarlatta.....i suoi occhi dallo sguardo intenso e profondo....era così bello ed io ne ero così follemente innamorata! Piano piano vidi la sua mano avvicinarsi alla mia, si girò lentamente e mi guardò negli occhi. Arrossii leggermente sperando che non si fosse accorto che io lo stessi fissando. La sua mano si intrecciò con la mia, e dalle sue labbra uscì un bellissimo <<ti amo, Brook>>. L'udire quelle parole scatenò in me un milione di brividi. Ed io risposi con le stesse parole. <<ti amo, Spence>>.

E così, sotto il tramonto, sulle onde del lago e a lume di candela, terminò il nostro primo e romantico viaggio insieme. 

Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora