Lunch with family- 52

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<<sono davvero contento per voi ragazzi>> esclamò il mio papà addentando un pezzo roastbeef. Eravamo tutti seduti a tavola. Poco dopo si arrivarono Micheal e, con mia grande sorpresa, anche Timothy, Brad e il loro piccolo gnomo Jacob. Ero così felice di rivedere la mia migliore amica ma soprattutto, tutta la mia famiglia riunita a tavola proprio come succedeva quando ero piccola. <<e da quando lo avete scoperto?>> chiese Mike mentre masticava come una mucca. <<ancora non ci posso credere.....mia sorella incinta ed io zio!>> esclamò euforico, drizzandosi sulla sedia. <<è da circa un mese che lo abbiamo scoperto>> risposi io con un gran sorriso sulle labbra. Spencer mi prese per mano e la strinse sotto il tavolo. Spostai lo sguardo su Timothy e vedi che si scambiò qualche occhiata tenera e desiderosa con Brad, ma lei era abbastanza "intimorita". <<quindi ancora non sapete se è un maschio o una femmina>> aggiunse nuovamente Mike, giocherellando con il tovagliolo. <<no....ancora no...>> sospirai io leggermente stressata da tutte quelle domande che cascavano come grandine sulla mia testa. Infatti cominciò leggermente a farmi male e tutt'un tratto mi sembrò di stare sopra una giostra. Tutto ciò che era intorno a me cominciò a girare. <<tutto ok?>> sussurrò Spencer con tono preoccupato all'orecchio per non farsi sentire dagli altri. Annuì con la testa. <<e non avete preferenze?>> chiese mio padre allineando forchetta e coltello con il bordo del sottopiatto. Si, era un maniaco dell'ordine e della precisione. <<no....vanno bene entrambe...>> rispose Spencer al posto mio stringendomi sempre di più la mano. Lo ringraziai mentalmente. <<io spero sia un maschietto, così potrei insegnarli a giocare con i videogiochi....oppure ad andare sullo skate.....o meglio ancora potrei insegnarli ad andare sul quod, sarebbe fichissimo, non trovate?>> Mike sembrava un bambino quando queste parole uscirono dalla sua bocca. Io e Spencer rimanemmo un'attimo stupefatti perchè tutte le cose che aveva detto erano proprio quelle che non volevamo fargli fare....insomma....giochi e sport pericolosi. <<bhè, non penso che approveremo tutto ciò che hai detto, Mike>> rispose Spencer con ironia. Ridacchiai assieme al resto della famiglia. Cominciai a sentirmi meglio. La testa si alleggerì e il mondo attorno a me cominciò a smettere di girare. <<e se è femmina?>> lo incalzò Tim, con un sorrisetto provocatorio sulle labbra. Mike rispose con una smorfia e tutti noi continuammo a ridere. Brad era terribilmente silenziosa, e questo mi preoccupava. Era sempre stata logorroica, forse l'argomento della gravidanza l'aveva un po' infastidita o semplicemente spaventata. Continuava a tenere lo sguardo sul piatto ed ogni tanto giocava con Jacob che era seduto accanto a se. <<maschio o femmina che sia, basti che sia sano e che stia bene!>> concluse mia mamma alzandosi dal tavolo per incominciare a togliere i piatti. <<sagge parole, donna>> rispose mio padre con un risolino come per prenderla in giro. <<molto spiritoso, Pat. Passami il piatto, per favore>> fece lei indifferente e noi altri non facemmo altro che ridere. Anche io e Brad ci alzammo e la aiutammo nel portare i piatti in cucina. <<oh grazie ragazze, siete dei tesori!>> disse la mamma mentre riempiva la lavastoviglie. <<figurati, Debbie>> accennò Brad con un sorriso. <<scusate...io vado di sopra perchè Jacob è molto stanco....torno tra poco>> proseguì lei lasciando, dopo poco, la cucina. <<oh, che carino quel bambino, è così dolce e socievole....>> afferma lei una volta che Brad è uscita dalla stanza. Decido di seguirla per parlarle, forse non mi capiterà più un'occasione del genere. <<ehm....mamma, ti dispiace se vado di sopra? Sono un po' stanca e vorrei riposarmi>> le chiedo io. <<oh, figurati tesoro, certo che puoi andare, ci vediamo dopo....e miraccomando, riposati>> mi congeda con un sorriso ed io con un bacio sulla sua guancia. Corro di sopra e mi fiondo nella camera che prima apparteneva a Tim. La porta era socchiusa, così mi affacciai per vedere se c'era Brad. La vidi stesa sul letto, con la mano che accarezzava la guancia gommosa di Jacob che dormiva tranquillo. Bussai piano per cercare di non svegliarlo. Lei si drizzò a sedere ed io entrai con passi leggeri, come se fossi una piuma. <<hey...>> sussurrò lei con un sorriso. <<ciao>> risposi altrettanto a bassa voce. <<come stai?>> le chiedo sedendomi sul letto. <<bene....>> teneva lo sguardo basso, e questo significava che non mi diceva la verità. <<sei sicura? Ti ho vista a tavola....forse l'argomento della gravidanza non era proprio adatto al periodo che stai passando con Tim>> la vidi irrigidirsi. Chiuse gli occhi e lasciò cadere una lacrima. <<oddio....scusa>> dissi io mortificata...forse la cosa era più seria di quanto pensassi. Le presi la testa e lasciai che le sua lacrime bagnarono la mia spalla. <<non lo so Brook. Non so più cosa fare. Ho una paura tremenda...sai quello che ho passato con Jacob...>> cominciò lei con la voce che le tremava. <<ed io ho paura che io possa rimanere di nuovo da sola...e questa volta non con un figlio, con due!>> esclamò lei singhiozzando. <<oh Brad...>> non sapevo cos'altro dire. La strinsi solo più forte a me, per farle capire che io c'ero e ci sarei sempre stata. Aveva paura di rimanere di nuovo da sola, aveva paura che Tim l'avesse lasciata una volta che avesse scoperto di essere incinta, proprio come quello stupido di Julian. Il solo pensiero mi strinse il cuore. <<tesoro....non penso proprio che Tim ti possa lasciare da sola. Lo conosco, è mio fratello. E già il fatto che vuole avere un bambino con te dovrebbe dimostrarti che vuole starti accanto e non lasciarti mai>> sospiro io accarezzandole la testa con la mano. Alza il capo e mi guarda con gli occhi rossi e tristi, con le guance striate di nero a causa del trucco colato. Si alzò a sedere. <<ne sei sicura? Perchè i bambini chiedono sacrifici....non dormiremo più la notte, anzi, la passeremo a cambiare pannolini, a preparare il latte e a camminare avanti e dietro per la stanza>> sospirò lei asciugandosi gli occhi. <<io voglio davvero avere un bambino...è davvero bellissimo, però non so se lui sia pronto....tutto qui>> fece spallucce. <<ti assicuro che lo vuole quanto te, altrimenti non te lo avrebbe chiesto>> affermai io. <<e poi, dovresti parlargli di queste cose, altrimenti ti terrai questi dubbi e paure per sempre....Tim sa ascoltare ma soprattutto sa capire. Provaci>> dissi io con un grand sorriso sulle labbra. Quelle parole sembrarono rassicurarla. Annuì con la testa e dopo poco la nostra conversazione, la porta si spalancò mostrando la figura alta e slanciata del mio fratellino. <<oh, scusate, non volevo disturbarvi>> sussurra lui leggermente imbarazzato. <<no, tranquillo, nessun disturbo. Io stavo giusto per andarmene. Ah, Brad deve parlarti, e anche urgentemente>> dissi guardando la mia migliore amica. <<oh...va bene>> sospirò nervoso. Mi chinai verso Brad e le stampai un bacio sulla guancia sussurrandole un "buona fortuna" all'orecchio.

Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora