<<non è fantastica?>> sussurrò Spencer sfiorando delicatamente la mia pancia con una mano mentre con l'altra teneva l'ecografia fatta quella stessa mattina. Poggiai il libro che stavo leggendo sul comodino e poggiai il capo sul suo, ammirando anche io quel piccolo gioiellino. <<si, è davvero fantastico>> mormorai io accarezzando i suoi capelli castani. Passarono alcuni momenti di silenzio tra noi causati da quella bellissima fotografia. <<pensi che dovremmo dirlo?>> domandò lui interropendo tutta quella calma. Sospirai. <<non so...potremmo anche farlo ma io sarei propensa ad aspettare il terzo mese....>> lasciai la frase con una leggera suspance. Lui alzò lo sguardo e mi fissò con un sopracciglio inclinato. <<lo so....è un po' "scaramantico", ma in questi casi preferisco esserlo...onde evitare ogni imprevisto>> dissi con fare apprensivo. Spencer alzò le spalle aggiungendo <<come vuoi....tanto non c'è fretta.....in fondo dobbiamo aspettare nove mesi, abbiamo tutto il tempo....non trovi?>> e con queste parole alzò il capo dal mio petto e mi stampò un bacio sulla fronte. Si spostò nella sua parte del letto e <<è meglio se ci riposiamo. Domani ci aspetta un lungo viaggio e non voglio che tu ti stanca troppo...buonanotte amore>> sussurrò sulle mie labbra mentre spense la luce sul comodino accanto al letto. Aveva ragione, era ora di andare a dormire. Le ore passano velocemente e l'alba non era molto lontana. Mi coricai sotto le coperte e ricambiai la sua "buonanotte".
Un leggero profumo di caffè mi fece drizzare in piedi. Guardai assonnata l'orologio e vidi che le sette erano già passate. Le finestre erano spalancate, la stanza in ordine...solo il letto doveva essere rifatto. Mi alzai titubante e andai in direzione della cucina, guidata dal profumo di caffè assieme all'uovo e il bacon. <<buongiorno>> sussurrai incredula stropicciandomi gli occhi. <<oh, buongiorno amore>> ricambiò lui servendo a tavola una bellissima porzione della classica colazione americana. <<uhm....che profumino invitante>> sospirai annusando tutta quella bontà che mi ritrovavo davanti. Stavo per versarmi il caffè nella tazza quando il mio dolce fidanzatino me lo strappò letteralmente dalle mani. <<ma che fai?>> domandai io allibita. <<durante la gravidanza è preferibile limitare l'uso del caffè e del tè. Questo non significa che tu non debba più berlo ma ho sentito questa notte i tuoi passi verso la cucina e il bollitore che fischiava perchè il tè era pronto....>> affermò con il suo fare da "dottorino so tutto io", e in effetti sapeva sempre tutto lui. Sospirai irritata. <<e va bene>> presi il succo all'ananas e lo versai nel bicchiere. un sorrisino spuntò sulle sue labbra. <<soddisfatto?>> chiesi io alzandomi. <<finisco di prepararmi>> e così abbandonai la cucina e mi precipitai nel bagno.
<<miraccomando. Sta attenta e prenditi cura di questa piccola bellezza>> sospirò malinconica Brad. <<mi mancherai da morire....buon viaggio tesoro>> mi prese tra le braccia stringendomi a tal punto di soffocarmi. <<Brad.....sto....sof-focando..>> dissi con il poco fiato che rimaneva nei polmoni. <<oddio, scusami.....>> mi lasciò immediatamente. Le diedi un bacio sulla guancia. <<ci si vede tra una settimana>> le strinsi la mano ed entrai in macchina. Dopo poco partimmo verso l'aereoporto accompagnati da Timothy.
<<e così è arrivato il momento di salutarci>> sospirò lui imbarazzato. Infilò le mani nelle tasche ed alzò le spalle. Eravamo soli. Spencer si era allontanato per l'imbarco dei bagagli ed io ero rimasta lì ad aspettarlo. <<come farai una settimana senza di me?>> aggiunse sarcastico. <<oh, finalmente starò un po' in pace. Niente telefonate di mezzanotte.....niente improvvisate mattutine.....niente spaventi nel mezzo della notte>> risposi ironizzando. <<dio mio e come prendi le cose sul serio....pensavo avessi rimosso tutte quelle "situazioni">> mimò le virgolette sorridendo. <<e su questo ti sbagli....ho una memoria eidetica, non riesco a dimenticare niente>> risposi ovvia. <<cavolo....l'avevo dimenticato>> ridemmo entrambi senza motivo. <<a parte gli scherzi....buon viaggio e buon soggiorno in Canada, sorellina>> esclamò lui malinconico. <<mi mancherai>> continuò abbracciandomi. <<anche tu, fratellino>> dissi ricambiando l'affettuoso gesto. <<ci vediamo tra una settimana....salutami anche quel genio del tuo fidanzato>> sussurrò divertito. <<ahah, spiritoso....senz'altro>> e così, entrambi ci allontanammo, io verso il gate e lui verso l'uscita.
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Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️
ChickLitEra andata in giro per il mondo in cerca dell'amore, quando la sua anima gemella era sempre stata lì