Lunch with friends-12

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Eravamo sedute tranquillamente al tavolo e stavamo chiacchierando. Avevamo appena ordinato ed attendevamo i nostri piatti. Ovviamente stavamo facendo discorsi da "ragazze" che si incentravano per la maggior parte su ragazzi boni e shopping. Mentre stavamo parlando appunto di questo, Tabby cambiò improvvisamente discorso. <<fermi fermi fermi>> esclamò lei scandendo le parole velocemente una dopo l'altra. <<che c'è Tabby?>> chiesi io allarmata. Aveva spalancato gli occhi e aveva messo le braccia rigide in avanti. <<è appena entrato agente 007>> rispose lei sempre più rigida e seria. Anche le altre cominciarono ad irrigidirsi mentre io non capivo ancora di cosa stavano parlando. <<chi è agente 007?>> chiesi io aggrottando le sopracciglia. <<shhhhhh>> mi assalirono tutte in coro. <<è Spencer>> sussurrarono. Mi drizzai sulla sedia e subito cominciai ad agitarmi. Mi spostai i capelli prima da una parte e poi dall'altra. Ero nervosa. <<oddio, mi sento male>> esclamai io facendomi vento con le mani. <<vi prego, ditemi che è uno scherzo>> in realtà non volevo che fosse uno scherzo. Era quasi una settimana che non ci vedevamo. L'ultima volta era stato al Book Hill Park quasi una settimana fa. <<ci sta guardando?>> chiesi io a Tabby e Tay che erano l'uniche ad avere una visuale di tutto il locale visto che io ero seduta di spalle. <<ehm...no>> disse lei tenendo lo sguardo fisso sul nostro soggetto. <<non fissarlo troppo altrimenti ci scopre>> risposi io sempre più agitata. <<scusami Brook, come facciamo a capire se ci sta guardando?>> disse Tani. Sembravamo delle pazze psicopatiche che urlavano e che cercavano di "stolkerare" una persona, anzi, il ragazzo più bello sul pianeta, cercando di far finta di nulla ma con poco successo. <<e adesso? Sta guardando qui? E poi perché agente 007?>> chiesi io sudando sempre di più. <<bhè, è un'agente di polizia>> e tutte scoppiarono a ridere. Ok, questa era davvero squallida. <<che poi è anche un agente federale. Il più bello che avessi mai potuto incontrare. Intelligente....ingenuo....timido......bellissimo....con un sorriso perfetto e mi spiegate perché avete tutte queste facce così "appese"?>> chiesi io vedendo tutti i loro visi leggermente pallidi e appesi. Presi una fetta di prosciutto crudo e la misi in bocca. <<Brook?>> improvvisamente il prosciutto andò di traverso e cominciai a tossire. Mi stavo affogando e pensavo di morire in quel momento. Le mie amiche si avvicinarono a me e cominciarono a darmi colpi dietro la schiena quando rigettai quella dannata fetta di prosciutto. In quel momento volevo davvero morire. Tutto il locale era girato verso di me, compreso Spencer che era allibito. Ero diventata tutta rossa come un peperone per la vergogna. Uscii dal locale consapevole di aver fatto una delle figure più brutte in vita mia, e fidatemi, di figuracce ne ho fatte tante in ventitre anni. <<Brook, aspetta>> le mie amiche si avvicinarono e insieme tornammo a casa.

<<dio mio. Voglio morire. Non avrò più il coraggio di vedere Spencer negli occhi>> esclamai distesa sul divano. <<bhè tesoro, non penso che ti voglia più vedere dopo le parole che ha sentito uscire dalla tua bocca>> esclamò Tanisha ridendo. La guardai mentre le altre la fulminarono con lo sguardo. <<grazie Tany, molto incoraggiante>> risposi io. Presi un cuscino coprendomi la faccia. <<non mi vorrà più vedere. Magari lui voleva essere suo amico. Magari ha capito che io volevo essere qualcosa di più che una semplice amica per lui. Cavolo, ho rovinato tutto>> dissi io sul punto della disperazione. <<ma cosa dici Brook, sono sicura che Spencer voglia continuare a vederti, e poi chi ti dice che non è innamorato di te?>> Brad come al solito cercò di rassicurarmi stringendomi la mano. <<e poi è davvero un cretino se si lascia scappare una come te. Insomma, sei intelligente....a volte anche troppo, ma hai un'allegria e una sensibilità che poche persone hanno la fortuna di avere>> mi sorrise Charlotte. Queste si che erano le mie amiche. <<vi voglio troppo bene ragazze>> dissi io mentre ci riunimmo in un abbraccio di gruppo. Non avrei mai voluto perderle. Erano qualcosa di troppo speciale per me. E poi ormai facevano parte del mio cuore.

Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora