Era una giornata tiepida, non faceva ne troppo caldo ne troppo freddo. Quella mattina mi ero svegliata presto, verso le sette e mezza. Avevo lasciato Spencer in camera, che dormiva serenamente, ed ero andata di sotto in cucina per bere un caffè. Scesi le scale con passo lento e leggero, per cercare di non svegliare nessuno, ma il legno cigolava troppo. Non appena arrivai in cucina, riempii il bollitore lo misi sul fuoco. Nel frattempo presi il caffè dallo scaffale in alto e ne versai un cucchiaino nella tazza. <<buongiorno tesoro>> esclamò arzilla mia madre entrando in cucina con un gran sorriso sulle labbra. Era incredibile. Erano le sette e mezza del mattino, io ero ancora mezza addormentata e lei era già in perfetto ordine, cambiata, truccata e con i capelli piastrati. <<buongiorno mamma>> sussurrai io sbadigliando. Ero stanca ma non riuscivo a dormire....che controsenso! <<pronta per oggi?>> chiese facendomi l'occhiolino. La guardai titubante. Cosa avremmo dovuto fare quel giorno? I giorni precedenti non mi aveva accennato niente, oppure lo avevo dimenticato? <<cosa dobbiamo fare oggi?>> domandai io di nuovo. <<non ricordi? Ci eravamo organizzate con Marysol e Bradley per una bellissima giornata di shopping sfrenato. Il tempo è bellissimo, e possiamo girare tra i negozi fino a tardo pomeriggio>> esclama lei divertita ed euforica. Cosa? Perchè non me lo ricordavo? Forse lo avrò rimosso perchè la parola "shopping" mi fa venire il volta stomaco. <<oddio mamma....ti prego...sai che odio fare compere>> dissi io contraria ed esasperata. <<oh no tesoro, direi che un po' di shopping ti farebbe bene. E poi adesso aspetti anche un bambino, quindi bisogna incominciare a vedere i vestiti che si usano in maternità, e chi meglio di me può darti una mano!>> riuscivo a leggere l'euforia e la felicità nei suoi occhi. <<ti prego tesoro, è un bellissimo modo per passare un po' di tempo insieme...quando ci ricapiterà più>> e invece ora vedevo i suoi occhi che supplicavano di andare con loro. Tra l'altro aveva perfettamente ragione. Chissà quando ci sarebbe potuta ricapitare una giornata come questa. E così mi arresi. <<e va bene, verrò con voi>> la sentii battere le mani e subito dopo abbracciarmi. <<vedrai che ci divertiremo come matte>> sussurrò all'orecchio. Sorrisi ma il nostro simpatico momento venne interrotto dal fischio continuo del bollitore. Lo spensi e versai l'acqua nella tazza. Mentre bevvi il caffè, mamma aspettò che il tè verde si raffreddasse.
<<Brook, sbrigati, ti stiamo aspettando>> la voce squillante di mia madre continuava a mettermi ansia. Mi stavo finendo di preparare e odiavo quando qualcuno mi metteva fretta. Spencer era seduto sul letto, e mi guardava divertito mentre io mi irritavo non trovando le cose che servivano in quel momento. Finalmente trovai la borsa in fondo all'armadio e la riempii con le prime cose che trovai, come telefono portafoglio e qualcos'altro che al momento non ricordo. <<ci sentiamo dopo...penso che rimanemmo fuori per pranzo>> sputai quelle parole con una velocità assurda, convinta che Spencer non avesse capito ciò che avevo detto. Lasciai un bacio veloce sulle sue labbra, e quando stavo per uscire dalla camera, sentii tirarmi per il braccio. Improvvisamente mi trovai faccia a faccia con il mio ragazzo....con l'uomo che amavo. Poggiò le labbra sulle mie e il bacio, da semplice, diventò sempre più intenso. Posò le mani sui fianchi ed io sul suo petto. Una scarica di brividi attraversò il mio corpo. Il bacio si fece sempre più profondo, quando all'improvviso mi ricordai della giornata che mi aspettava. <<devo andare>> dissi io sulle sue labbra, riacquistando fiato lentamente. Lo sentii sospirare. <<divertiti>> mi sorrise e baciò un'altra volta. <<anche tu>> aggiunsi mentre uscivo dalla camera. Scesi velocemente le scale, ma rischiai due o tre volte di cadere e rotolare giù come un sacco di patate. <<alla buonora>> sussurra mia madre picchiettando ironicamente il dito sullo schermo vetrato dell'orologio. Sorrisi divertita. <<scusa, stavo salutando Spencer...>> mi giustificai io sperando che capisse. <<oh...>> e dalla sua risposta, capii che aveva capito. <<dai, dobbiamo sbrigarci tesoro. Brad e Marysol ci stanno aspettando al centro commerciale>> annunciò lei entrando nella macchina. La raggiunsi e mi sedetti accanto a lei. Allacciammo le cinture e ci dirigemmo verso il centro commerciale.
STAI LEGGENDO
Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️
ChickLitEra andata in giro per il mondo in cerca dell'amore, quando la sua anima gemella era sempre stata lì