Don't leave me- 39

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<<e così mi lasci sola>> si lamentò Brad mentre limava le sue unghie sul mio letto mentre io sceglievo gli abiti da mettere in valigia e portare con me durante il viaggio. Sospirai. <<non ti lascio sola, hai comunque Tim e Jacob>> aggiunsi io continuando a rovistare nell'armadio. <<si, lo so, però non è la stessa cosa senza te>> drammatizzò lei buttandosi sul letto appena fatto. Odiavo quando aveva questi atteggiamenti. <<dio Brad, perchè la fai così tanto drammatica. E' solo una settimana e sono sicura che passerà velocemente>> mi sedetti accanto a lei e le strinsi la mano. <<una settimana è formata da sette giorni, 168 ore, 10.080 minuti e 604.800 secondi.....hai idea di quanto siano?>> ed ecco che il suo pathos si presentò di nuovo. Feci lunghi e profondi respiri per continuare ad essere paziente. <<come faccio io senza di te per UNA settimana?>> aggiunse. Continuai a fare yoga. Non appena si fu calmata, fui io a parlare. <<Brad, ti prego, è solo una settimana. Una settimana di pace e tranquillità da parte di una coppia innamorata che vuole solo staccarsi dallo stress quotidiano e ritirarsi in un luogo pacifico e quieto. Io e Spencer vogliamo solo dedicarci qualche giorno assieme, solo io e lui, e dedicarci solo un po' di più alla nostra intimità...chiediamo tanto?>> sostenni io. E dopo quella parole, la mia migliore amica mi guardò, con occhi pieni di rimorso. <<ok, hai ragione.....scusami per la mia reazione è solo che tutti i viaggi che ho fatto.....che abbiamo fatto....li abbiamo fatti assieme. Adesso sapere che tu devi andare in un posto abbastanza lontanuccio senza di me....mi fa sentire a disagio ed anche un po' gelosa>> ribadì lei ridacchiando per le ultime parole dette. Ridacchiai appresso a lei. <<gelosa di Spencer?>> titubai. <<certo....lui è il mio fidanzato ma tu sei la mia migliore amica...senza i tuoi consigli e il tuo appoggio io e Spencer non saremmo mai stati assieme>> affermai. <<e probabilmente io ancora girovagavo per le strade di Georgetown in cerca di un fidanzato>> aggiunsi facendola ridacchiare. Dopo qualche minuto di pausa e di silenzio riprese a parlare. <<hai ragione....prendetevi un po' di tempo per voi....ve lo meritate e scusa ancora>>. La guardai e le sorrisi. Ci abbracciammo e mi aiutò a scegliere i vestiti da mettere in valigia.

<<direi che questa è assolutamente perfetta>> sostenne Brad tirando con violenza una maglia da una stampella. <<quella? Ti ricordo che la nostra vacanza si incentra per lo più su escursioni e lunghe passeggiate all'alba. E' troppo elegante>> esclamai io. <<e non ci vai a cena con il tuo futuro maritino?>> ribatte lei. Sospirai scocciata. <<non sapevo che l'avessi, non l'hai mai indossata>> aggiunse raggirando da una parte e dall'altra la maglia in questione. <<l'ho comprata qualche tempo fa ma non ho mai avuto l'occasione di indossarla>> mormorai io. <<magari è arrivata l'occasione giusta, non trovi?>> sospirai sapendo che aveva in parte ragione. <<eh va bene>> presi la famosa maglietta dalle mani di Brad e la piegai per poi riporla in valigia. <<e cosa prevede il vostro itinerario?>> domandò sedendosi sul letto. <<stavamo pensando di girare per Calgary, la città in cui soggiorneremo, e poi volevamo fare un salto al National Banff Park che dista circa un'ora dalla provincia>> risposi io continuando a riporre magliette e maglioni. <<interessante...>> disse con una certa diffidenza. <<e cosa vorreste visitare a Cagliari?>> continuò. <<Calgary Brad, non Cagliari. Cagliari si trova in Sardegna....Italia>> mi coprii il viso disperata. <<ah, scusa>> si giustificò ridacchiando ed io non feci altro che accompagnare la sua risata, sorvolando quell'errore straziante. <<comunque stavamo pensando di visitare il Calgary Zoo....la Calgary Towel e....oh...Glenbow Museum, il museo della scienza sia per adulti che per bambini...si dice che siano riportate anche numerose ricerche sull'astrofisica e non vedo l'ora di sfogliarle>> risposi io eccitata. Brad mi guardò in modo molto strano, come se avesse appena visto una navicella spaziale atterrare sulla Terra e vedere alieni uscire da essa. <<perchè mi guardi così?>> chiesi sentendomi particolarmente sotto pressione. <<perchè mi ero stranamente illusa di avere un'amica normale che facesse una vacanza normale e invece avevo dimenticato che si era fidanzata con un nerd e, ovviamente, non potevano non fare una vacanza da NERD>> sostenne lei in modo scherzoso. <<ahaha, ed io mi ero dimenticata di avere un'amica così spiritosa>> dissi io prendendola, ironicamente, in giro. Ma le mie parole furono stoppate da un'improvviso cuscino che si scontrò violentemente contro il mio viso. <<ehi>> urlai io lanciandolo di nuovo a Brad, e così facendo, cominciammo una battaglia di cuscini che finì con una grande risata e con milioni di piume disperse nell'aria.

Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora