E con circa mezz'ora di ritardo ci trovammo davanti la porta di casa dei nostri amici. Suonammo al campanello e dopo qualche secondo ci venne ad aprire Paul. <<ehi ragazzi, accomodatevi, stavamo aspettando giusto voi>> esclamò lui felice come non mai. <<ciao Paul, scusaci per il ritardo>> e ti pareva, la solita figuraccia. Ovviamente c'erano tutti i nostri amici, persino Brad e Tim con il piccolo Jacob che non appena mi vide mi corse incontro. Mi sedetti accanto a loro e cominciammo a parlare. <<ragazzi, per cortesia, un minuto di attenzione>> cominciò Paul. Accanto a lui c'era sua moglie, Charlotte, nonchè mia grande amica. <<siamo tutti qui oggi perchè io e mia moglie dobbiamo darvi una grande e bella notizia>> si guardarono un momento negli occhi. Un sorriso comparve sulle loro labbra e Paul passò la parola a Charlotte. <<aspettiamo un bambino>> e dopo quelle parole, un gran boato si alzò nel salotto della casa. Noi ragazze corremmo ad abbracciare Charlotte riempiendola di domande, baci e abbracci, e lo stesso vale per i maschietti nei confronti di Paul. <<oh mio dio Charlotte, che bella notizia>> esclamai io contenta. <<congratulazioni>> aggiunsi abbracciandola. <<grazie...oddio ragazze, non potete capire, sono davvero al settimo cielo!>> disse emozionata. <<eh già, posso immaginare....ma da quanto lo hai scoperto?>> chiese Brad. La futura mamma guardò ognuna di noi negli occhi con un leggero ghigno sulle labbra prima di rispondere. <<da quattro mesi...solo che, essendo un po' scaramantici abbiamo preferito "tenerlo segreto" almeno fino al quarto mese, anche perchè io non vedevo l'ora di condividere con voi questa notizia>> continuò lei sempre più emozionata. <<vi voglio bene ragazze>> aggiunse lei commuovendosi. <<scusate....sono gli ormoni>> disse tamponandosi gli occhi dal quale uscivano gocce salate. <<ohh, posso capirti....e questo è solo l'inizio mia cara, ma posso dirti che poi, tutta questa "sofferenza" come nausee, stanchezza e gonfiore, verrà pienamente ricompensata>> rassicurò Brad. <<bhè, lo spero, anche perchè avere due piccoli pargoli per casa non sarà affatto facile>> rispose Charlotte accarezzandosi il piccolo rigonfiamente del ventre. Rimanemmo un attimo turbate, ma poi <<oh mio dio, aspetti due gemellini!>> esclamò Tabitha sorpresa, portandosi entrambe le mani sulle guance. Char annuì e sorrise. Ci abbracciammo tutte e continuammo la serata a scherzare e giocare.
<<non trovi che sia fantastico?>> domandò Spencer. <<cosa?>> risposi io dal bagno, mentre struccavo il viso dal make-up. <<avere un bambino>> sussurrò esitante. Gettai l'ovatta imbevuta di struccante nel cestino e mi diressi verso la camera, nella quale il mio fidanzato era sdraiato tranquillo sul letto. Teneva tra le mani la "narrativa di John Smith", un libro che gli avevo regalato qualche mese prima. Mi sedetti accanto a lui, mi coprii con il lenzuolo e poggiai la testa sul cuscino. <<si, lo trovo fantastico>> risposi alla sua domanda. Diventare "mamma" era quello che desideravo più al mondo. Fin da bambina era il mio più grande sogno. Costruirmi una famiglia per me significava raggiungere la felicità. E la felicità che avrei raggiunto costruendo una famiglia tutta mia era un po' come il piacere del "De rerum natura" di Lucrezio. Descrive il piacere come eterno, duraturo, permanente. E quanta felicità avrei provato io stringendo tra le mie braccia per la prima volta il mio bambino. Al solo pensiero mi venivano i brividi di gioia, di emozione. E quindi sì, avere un bambino lo trovavo davvero fantastico. <<perchè questa domanda?>> e dopo qualche minuto di silenzio ebbi la risposta. <<stavo pensando a Paul e Charlotte, immagino quanto possano essere felici adesso che avranno ben due bimbi>> fece una piccola pausa <<e poi stavo anche pensando a quanto possa essere fantastico avere un bambino tutto nostro.....>> aggiunse. Tenne lo sguardo basso. <<un bimbo tutto nostro?>> chiesi io sorridendo. <<si.....un piccolo genio tutto per noi>> ridacchiai per la sua ultima frase. <<si.....sarebbe stupendo>> sussurrai sulle labbra. Ci guardammo qualche minuto negli occhi. Sentii le mani di Spencer che spostarono alcune ciocche di capelli dal mio viso. E sentii anche qualcosa di profondo, una sensazione strana ma bella. Entrambi volevamo diventare genitori, ma eravamo davvero pronti ad intraprendere un'incarico così importante?
STAI LEGGENDO
Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️
ChickLitEra andata in giro per il mondo in cerca dell'amore, quando la sua anima gemella era sempre stata lì