What's up?- 35

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Che dire, il mio ventiquattresimo compleanno fu il più bello che potessi mai aver festeggiato. La notte....bhè.....la trascorsi con Spencer e.....fu una delle notti più dolci e affettuose trascorse fino a quel giorno. I miei genitori, fortunatamente non si fermarono a dormire nella casa di Spencer, bensì si poggiarono da Brad. Non per qualcosa, è solo che mi imbarazzava leggermente avere i miei in casa del mio fidanzato. Ormai Brad e Tim convivevano, proprio come me e Spencer. La questione era stata ormai chiarita. E' stata dura separarci, ma sapevamo che questo momento sarebbe arrivato prima o poi. Le cose che magari avevamo in comune le avevamo "sdoppiate". Ad esempio i nostri cagnolini: infatti Cream era restato a Brad mentre Honey lo avevo portato con me. Non vivere più assieme alla mia migliore amica era strano. Mi mancava chiacchierare con lei alle tre di mattina; mi mancava svegliarmi con tutto il suo disordine sparso per casa; mi mancavano i bacetti al mattino del mio nipotino. Però sapevo che tutto questo avrebbe avuto un limite, non una fine. In compenso, ho trovato una persona altrettanto paziente, geniale e affettuosissima. Brad mi mancava, ma stare con Spencer era quello che volevo davvero. Lui sarebbe stato il mio passato, il mio presente e il mio futuro. E solo pensando a ciò, non vedevo l'ora di dire "si, lo voglio".

Era un giorno particolarmente soleggiato a Georgetown. L'aria primaverile continuava a svolazzare nella città. Erano le undici e mezza del mattino. Mancava sempre meno al giorno della mia laurea e io ero sempre più in ansia. Passavo giorno e notte attaccata al computer scrivendo la mia famosa tesi cercando di impararla. Il mio quoziente intellettivo mi stava abbandonando. Quella mattina però era una mattina speciale. Saremmo stati tutti riuniti nella nostra casa. Eh già, a pranzo avremmo ospitato i miei genitori, i miei fratelli, la mia migliore amica assieme a suo figlio, fratello e i suoi genitori. E così, quella mattina ero in cucina a preparare il pranzo assieme a Brad. Mia madre e Marysol, mamma di Brad, erano uscite per comprare non so cosa per finire di preparare il dessert. Ero impegnata a tagliare le carote quando improvvisamente mi sentii osservata. Sospirai, posai il coltello e <<cosa c'è Brad?>> chiesi io ad occhi chiusi sapendo che la mia migliore amica era in procinto di chiedermi qualcosa. Infatti la trovai lì, accanto a me, con gli occhi spiritati e uno strano sorriso sulle labbra. Dopo qualche minuto di silenzio cominciò a parlare. <<non mi devi dire niente, tu?>> si appoggiò con la mano sul piano in marmo. Sospirai nuovamente. Io e Spencer avevamo deciso di non dire niente a nessuno per un po' di tempo però Brad era la mia migliore amica e sicuramente, per dire così, lo aveva già intuito. Gettai uno sguardo fuori la finestra. Gli "uomini" erano occupati ad apparecchiare e ad accendere il barbecue. Stavano chiacchierando amorevolmente e tranquillamente. Sembrava quasi ci avessero dimenticato. <<ok>> cominciai io gesticolando. <<l'altra sera....Spencer mi ha portato a vedere Cimbelino al teatro>> feci una pausa per respirare. Non so perché ma quando dovevo dire qualcosa di importante andavo in apnea. <<Cimbe che?>> domandò Brad storcendo la faccia al nome dell'opera di Shakespeare. Che traumi deve subire la vera cultura inglese. <<vabbè, lasciamo stare. Comunque, stavo dicendo.....dopo che l'opera era finita, mi ha portato in un posto completamente buio e oscuro>> feci un'altra pausa assieme a un gran respiro. <<inizialmente ero spaventata...insomma, stare a quell'ora della sera in un posto del tutto oscuro e macabro di certo non mi rasserenava. E così arriviamo su questo giardino che affaccia sul lago. Era del tutto illuminato....una miriade di candele erano su una specie di coperta che era distesa sul prato. Ad un certo punto, mentre io ero estasiata da tutto quel lume che rifletteva nell'acqua limpida del lago, mi girai e trovai Spencer in ginocchio>> ed ecco che feci un'altra pausa. Il cuore mi stava di nuovo battendo a mille al solo ricordo di quel momento. <<e mi ha chiesto di sposarlo>> conclusi alzando la mano e mostrando l'anello. Vidi solo Brad emozionata che mi saltò letteralmente addosso stritolandomi e facendomi mancare il respiro. <<o mio dio tesoro, non puoi capire quanto sono felice per te...ti voglio un mondo di bene>> disse con le lacrime agli occhi. <<ti sei emozionata?>> le chiesi io con tono dolce. Scosse il capo <<no, è l'effetto delle cipolle>> si giustificò sventolando le mani accanto agli occhi cercando di rimandare indietro le lacrime. Scoppiai a ridere e l'abbracciai, baciandole la guancia. 

Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora