I giorni passarono talmente in fretta che non mi resi nemmeno conto di andare incontro all'estate. Maggio stava per finire e giugno stava aprendo le sue porte per far entrare l'estate. Già immaginavo la mia immagine, su una spiaggia deserta assieme al mio adorato fidanzantino, sorseggiando squisiti cocktail accompagnati da golosissimi spuntini. Peccato che quel giorno dovevo sgombrare la mia testolina da tutte questi pensieri e resistere alla tentazione di pensare all'estate. Quello era un grande giorno. Il giorno più atteso della mia vita. Fin da bambina, giocando con le bambole a "medico e paziente", inscenavo spesso e volentieri il giorno che, dopo tanti anni, finalmente era arrivato. Ero sul letto, a ripassare il mio discorso, quando un profumino invitante provenne dalla cucina. Chiusi i miei appunti e seguii la scia che lasciò quell'odore che ti faceva venir l'acquolina. Trovai Spencer alle prese con i fornelli. Indossava addirittura il grembiulino regalatomi dalla mia nonnina. <<buongiorno amore>> esclamò lui non appena si accorse della mia presenza. Mi avvicinai e lo baciai. <<come mai tutta questa voglia di cucinare?>> domandai io tenendo le braccia allacciate al suo collo. <<oggi è un giorno speciale per te e volevo farti un piccolo regalo in anticipo>> spiegò. Sorrisi e lo baciai di nuovo, ringraziandolo infinitamente. <<allora, c'è il formaggio, le uova e....ah.....il bacon per cui vai pazza>>. Non appena il profumo del bacon, appena tirato fuori dal microonde, arrivò al mio naso, la cena della sera precedente ritornò in gola. Corsi subito in bagno e mi accasciai sul WC, cominciando a sputare fuori i cibi della cena. Spencer mi aiutò reggendomi i capelli. <<tutto ok?>> chiese lui non appena mi "ripresi". Annuì. <<si, grazie>> risposi io con voce flebile. Spencer mi passò un fazzoletto per pulirmi la bocca. Poi mi aiutò a rialzarmi e così mi sciacquai la bocca. Ritornammo in cucina e spizzicai qualcosa giusto per appuntare lo stomaco e non svenire durante l'esame. Eh già, quella mattina avrei dovuto sostenere la mia ultima laurea, così, avrei potuto cominciare a fare il lavoro dei miei sogni.
Ero preoccupata. Quella era la mattina più importante della mia vita. Dovevo essere raggiante e brillante, invece ero ridotta come uno straccio. Il viso pallido, le occhiaie da far paura e i capelli tutti disordinati. No. Non andava affatto bene. Quello era il mio giorno, e non avrei permesso che il mio aspetto a dir poco terrificante, me lo avrebbe rovinato. Così entrai in bagno, chiudendomi dentro, e cercai una soluzione per rimediare al pasticcio che ero. Feci un profondo respiro e cominciai.
Il risultato non fu uno dei migliori ma era abbastanza accettabile. Finalmente ero pronta, o almeno in parte. Non si è mai pronti ad affrontare un'esame, soprattutto l'esame che potrà compromettere la tua carriere, e quello che stavo per sostenere era proprio uno di quelli. <<pronta?>> Spencer mi poggiò una mano dietro la schiena e mi rivolse un sorriso di uno di quelli che ti riempiono il cuore e che sono capaci di rassicurarti o di darti la forza giusta di sostenere una prova come quella.
Annuì e mi avvicinai all'ingresso dell'aula. Le gambe cominciarono a tremare e la voce a mancare. Una volta uscita, sarei stata un medico a tutti gli effetti. Poggiai la mano sulla maniglia ma <<Brook>> mi girai e vidi Spencer correre verso me. <<in bocca a lupo>> mi stampò un bacio sulle labbra e lasciò che qualcosa cadesse tra le mie mani. Era un ciondolo. Un ciondolo che raffigurava una frase di Thomas Merton.....la stessa frase che Spencer aveva scritto sul libro che mi regalò nel Natale precedente. Sorrisi, strinsi il gioiello tra le mani ed entrai, rassicurata dal piccolo porta fortuna che portai con me.
Ed anche quella volta...la volta decisiva.....riuscii a dare il massimo ma soprattutto ad ottenere il massimo. E bene sì, anche la mia ultima e decisiva laurea l'avevo ottenuta con il massimo dei risultati, non per vantarmi ma, come avevo sempre fatto. Ero finalmente un medico a tutti gli effetti. Avrei potuto indossare il camice e iniziare la mia brillante carriera come pediatra, e non vedevo l'ora. Non appena uscii dall'aula tutti i miei amici, ma soprattutto il mio fidanzato, cominciarono a congratularsi con me per gli eccellenti risultati ottenuti.
Ed anche l'università era giunta al termina. Avevo finito il mio percorso di studi ed ora dovevo entrare nel mondo del lavoro, però, prima di farlo, avevo un po' di settimane di vacanza. Ed è così che io e Spencer decidemmo di fare un "ritiro Sabbatico" e allontanarci un po' dallo stress e la tensione della città. Perciò....addio Georgetown e.....arriviamo Canada!
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Biblioteque in love~Spencer Reid ❤️
ChickLitEra andata in giro per il mondo in cerca dell'amore, quando la sua anima gemella era sempre stata lì