Io e Riccardo siamo tornati a casa da esattamente cinque minuti. È quasi l'una di notte e la stanchezza inizia a farsi sentire. Lui si trova proprio in cucina che sta bevendo un sorso d'acqua, mentre io sto prendendo il mio pigiama dall'armadio. Ho davvero un estremo bisogno di riposare un po'. Va bene anche qualche ora.
Nel momento in cui lo raggiungo, i suoi occhi azzurri si proiettano su di me, riuscendo a far nascere un piccolo sorriso sulle mie labbra.
"Ora vai a letto?" Mi chiede. L'atmosfera tra di noi è davvero avvolgente, e questa cosa mi rasserena davvero parecchio. Spiegare la quantità di felicità che mi riempie in questo momento è davvero difficile.
"Cosa vuoi fare, scusa? Domani dobbiamo svegliarci presto. Abbiamo lezione"
"Non lo so... volevo parlare ancora un po' con te" Mormora, stringendosi nelle spalle. Io lo guardo, lasciandomi sfuggire un piccolo sospiro.
"Domani ci aspetta un'altra giornata insieme. Adesso ho realmente bisogno di dormire un po'" Gli spiego. Lui annuisce, abbassando poi lo sguardo lentamente. "Vado a mettermi il pigiama e poi torno qui per darti la buonanotte. Aspettami"
"Okay, ti aspetto qui" Sibila.
Gli sorrido con dolcezza, un attimo prima di stringere il pigiama contro il mio seno e avanzare verso il bagno. Mi lavo i denti con poca delicatezza e voglia, e non appena l'acqua scivola giù per i miei occhi, avverto un senso di sollievo varcarmi la soglia del corpo. Un po' di freschezza mi serviva davvero da impazzire.
Dopo aver fatto pipì, indosso il mio pigiama velocemente, avanzando verso la cucina a passi veloci. Ritrovo Riccardo seduto sul divano a guardare con poca attenzione la tv. Fissa lo schermo con gli occhi lievemente chiusi, e la scena mi fa sorridere immediatamente. La stanchezza che possiede è davvero immensa, e non appena richiamo la sua attenzione con i miei passi ne ho la conferma. Gira di scatto la testa verso di me, facendo incrociare i nostri occhioni senza nessun tipo di problema.
"Vai a letto anche tu... sei completamente distrutto" Gli dico, avvicinandomi. Annullo quella poca distanza che ci separa e lo raggiungo.
"Si, devo soltanto sciacquarmi il viso e vado a riposarmi" Mi spiega, sbadigliando. La scena è davvero tenerissima. Dietro quest'immensa corazza che Riccardo possiede, si nasconde un'anima dolce, fragile e molto affettuosa.
Io lo guardo come se fosse una delle meraviglie di questo mondo. Beh, probabilmente lo è davvero.
Appoggio una mano contro la struttura morbida del divano, un attimo prima di chinarmi verso la sua direzione e poggiare le mie labbra sulla sua guancia. La sua pelle morbida contro la mia, lievemente screpolata, riesce perfettamente a far scorrere un lungo brivido lungo la mia spina dorsale. Mi si spezza il respiro, ma quando mi allontano riesco perfettamente a trovare una certa stabilità, anche se non completamente. I suoi occhi blu si incastrano ai miei come se fossere due calamite. Si attraggono diverse volte, e ogni secondo che passa mi ritrovo qualche millimetro più vicina al suo viso perfetto. Osservo con accuratezza ogni singolo lineamento, fissandolo come se dovessi poi disegnarlo su un foglio di carta bianca. Mi perdo nei dettagli: le sopracciglie perfette, la punta del naso, la leggera barbetta che ricopre gran parte del suo viso, le labbra carnose e lievemente arrossate, il neo proprio sotto di esse e quel leggero velo da principe azzurro che ricopre gran parte del suo viso. Da brava idiota mi lascio beccare, e vorrei semplicemente picchiarmi violentemente come se non ci fosse un domani.
Quando Riccardo solleva il braccio per accarezzarmi il viso, piuttosto che scostarmi da lui, curvo il capo verso la sua direzione, lasciando che le sue dolci carezze mi sfiorino, non solo la pelle, ma anche l'anima, fino al punto più profondo che possiede.
"Dammi un altro bacio e giuro che ti lascerò andare" La sua voce soffia su di me, proprio come lo fa il vento su tutta Roma in questo istante.
Senza dargli tempo e modo di dire altro, lo accontento. Gli regalo un altro piccolo bacio sempre sulla guancia, riuscendo a farlo sorridere immediatamente.
"Adoro quando sei così dolce" Ammetto, facendo scorrere la mano giù per i suoi capelli. Questo leggero tocco lo rilassa e posso percepirlo quando socchiude le palpebre con lentezza e schiude le labbra, cercando di assaporare intensamente ogni singola sensazione che gli attraversa il corpo.
"Invece io ti adoro sempre. Anche quando sei una stronza" Mi stuzzica, con un pizzico di comicità.
"Io non sono stronza. Quello sei sempre stato tu" Mi difendo immediatamente, un attimo prima di sollevarmi e guardarlo.
È ancora seduto sul divano, e a separarci c'è una lieve distanza che ai miei occhi sembra davvero infinita. La sua mancanza inizia a farsi sentire, e penso sia assolutamente normale.
"Mmh, ho qualche dubbio" Ridacchia, alzandosi. Nel contempo, non smette di guardarmi nemmeno per un secondo, infiammando ogni angolo del mio viso. Un intenso calore si fa spazio dentro di me, riuscendo a provocarmi delle scosse un po' ovunque. "Vai a dormire. Hai sonno e non sai quello che dici"
Io gli colpisco il braccio scherzosamente, amando letteralmente questi divertenti momenti con lui. "Buonanotte, bambolina" Mi sorride, un attimo prima di chinarsi verso la mia direzione e lasciarmi un delicato e tenerissimo bacio proprio sua fronte. Il mio cuore esplode all'istante. Mi sembra di essere ritornata bambina, quando gli unici baci che ricevevo erano proprio questi. Pensandoci, credo proprio che non esista un gesto più dolce e protettivo di questo.
Questo genere di baci si regalano alle principesse, e io, al suo fianco, un po' mi sento di esserlo.
Quando si allontana, la scia del suo profumo riesce a farmi ritornare alla realtà all'istante, scuotendo il mio corpo come se fosse una foglia in autunno. Vorrei tanto rispondere alla sua 'buonanotte, bambolina', ma purtroppo, lui è già andato via, chiudendo la porta del bagno dietro di sé.
Con un sorriso idiota sulle labbra, respiro profondamente, un attimo prima di correre in camera.
Essere in una situazione del genere non era assolutamente nei obiettivi, ma non voglio pensarci. Almeno non per ora.
Nel preciso momento in cui mi metto a letto, faccio fatica a prendere sonno. Grazie alla leggera luce che filtra dai vetri, fisso il soffitto per qualche minuto come se fosse il mio unico sostegno.
Rimango immobile, sperando che il cielo mi aiuti a dormire un po', ma il pensiero di Riccardo non vuole abbandonarmi per nessuna ragione al mondo. Mi rigiro diverse volte fra le lenzuola, sbuffando rumorosamente come una bambina capricciosa.
Passa un'ora e io sono ancora lì, con gli occhi spalancati a fissare il vuoto. Ma a cacciare via questa tesa atmosfera è il leggero rumore della porta che si schiude con lentezza. Mi giro verso quest'ultima, notando immediatamente la figura di Riccardo proprio sul ciglio. Ha i capelli lievemente scompigliati, le braccia posizionate morbidamente lungo i fianchi e i muscoli tesi.
Mi siedo proprio al centro del letto, cercando il suo sguardo nella penombra, che trovo l'istante successivo.
"Dormivi?" Mi domanda con un filo di voce.
"No, perché?"
"Ho bisogno di dormire con te. Mi fai un po' di spazio?" Impiego più di un secondo per ascoltare le sue parole, e quando lo faccio, rimango un po' confusa. La testa mi gira, provocandomi, per l'ennesima volta in questa giornata, uno squilibrio sia fisico che mentale.
Per quale dannato motivo vuole dormire con me? È normale tutto questo?
"Non riesci a dormire da solo in camera tua?"
"Purtroppo no" Sibila. Riesco a notare un sorrisino beffardo farsi spazio sulle sue labbra, mentre avanza verso di me e si siede sul materasso, non preoccupandosi di niente e di nessuno. "Giuro che mi farò piccolo piccolo"
"Non russi, vero?" Penso sia una domanda essenziale, no?
"Non russo" Sospira, un attimo prima di allungare una mano verso di me, stringere il mio braccio e spingermi contro il il suo corpo duro e muscoloso. Atterro sul suo petto, e nel momento in cui il suo profumo mi invade le narici, sento il mio cuore sorridere all'istante. "Lasciati accarezzare e dormi con me"
Stringo la sua maglia in un pugno, sfregando dolcemente la punta del naso contro l'incavo del suo collo scoperto. Essere completamente attaccata al suo corpo mi trasferisce una quantità immensa di calore davvero impossibile da quantificare. Mi fa andare in estasi. Letteralmente.
"Va bene" Crollo miseramente, senza rendermene conto. Appoggio la testa sul suo petto, riuscendo a sentire perfettamente ogni battito del suo cuore.
Lui incrocia le sue gambe nude alle mie, coperte dal pigiama, e non appena entrano a contatto, un sussulto mi pervade l'anima.
"Adesso si che sto bene" Borbotta contro il mio orecchio. Il suo fiato mi riscalda sofficemente. Mi stringe a sé, aumentando sempre di più la pressione sul mio fianco.
Vorrei tanto rispondere allo stesso modo, ma ho paura di correre troppo, per cui, prendo un profondo respiro e chiudo gli occhi, sperando che questa notte duri in eterno e che le sue braccia non smettano mai di farmi sentire al riparo da tutto il resto.Ci siamo quasi! Tenetevi pronte a tutto😈♥️
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo! Un bacio🥰
-Roberta
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...