Il nuovo giorno è arrivato abbastanza in fretta e ringrazio Dio per questo. Aspetto Federica da circa quindici minuti e onestamente, non vedo l'ora che arrivi per poter stare sia con lei che con Matteo.
Non lo vedo da ieri, ma la sua mancanza inizia a farsi sentire. Nonostante io sappia la verità davvero da poco, pochissimo tempo, ormai quel bambino dagli occhi azzurri e la pelle chiara fa parte di me e così sarà per sempre. Per tutta la vita.
Ad interrompere ogni mio singolo pensiero, è proprio il suono del campanello, che mi fa letteralmente sussultare. Un senso di preoccupazione mi pervade all'istante, e mi chiedo diverse volte se questo piccolo dettaglio possa avere almeno un pizzico di normalità. Mi sento impotente, e ho paura di crollare da un momento all'altro. E se non riuscirò ad affrontare tutto quanto? Se non sarò abbastanza forte per una cosa così grande? Se quando Matteo crescerà non mi amerà? Se non riuscirò a farmi amare?
Dio mio, ho tanti, infiniti dubbi. Infinite paure.
Il secondo squillo del campanello mi scuote di nuovo, riportandomi alla realtà. Ero così perso nei miei pensieri che non mi son reso conto di aver neanche chiesto il fatidico 'chi è?' attraverso il citofono. Avanzo verso l'ingresso e lo faccio. Mi scappa un sincero sorriso quando la voce dolce e soave di Federica mi riempie i timpani. È lei. È arrivata.
Non so per quale motivo, ma mentre aspetto che mi raggiunga, lascio scivolare le mie mani per sistemare il ribelle ciuffo dei capelli. Non so perché l'ho fatto, ma ci tengo ad raggiungere almeno un pizzico di ordine, anche nelle piccole cose.
La aspetto proprio sul ciglio della porta, sentendo i battiti del mio cuore anche nelle orecchie. Sono troppo debole. Sul serio.
Poi, arriva. Arriva lentamente e con Matteo fra le braccia. Mi raggiunge a passi veloci, lasciando che il mio sguardo la accarezzi in ogni angolo e con una lieve costanza. Indossa un vestitino rosso molto leggero e ai piedi porta delle classiche scarpette Adidas. Dio, è qualcosa di indescrivibile. Nonostante la gravidanza, il suo corpo è davvero qualcosa di incredibilmente perfetto.
I suoi occhi color nocciola si incastrano ai miei con una velocità improvvisa, facendo esplodere del tutto la mia anima.
La guardo con un'intensità davvero immensa e fuori dal normale, notando un lieve rossore riempire la sua pelle bianca e delicata. È imbarazzata, posso notarlo.
"Buonasera" Sussurra a bassa voce, abbassando lievemente lo sguardo verso Matteo, che dorme serenamente sul suo petto. Per un attimo, mi scappa un sorriso. Immagino che le sue tette siano terribilmente morbide, per cui è normale che mio figlio abbia questa espressione così rilassata. È la scena più tenera e bella del mondo. Veramente.
"Sei bellissima" Le sussurro con un filo di voce, curvando le labbra verso l'alto e disegnando un piccolo sorriso. Lei sospira profondamente, cacciando via una ciocca dei suoi capelli dalla fronte con la punta dell'indice. Mi fa sorridere immediatamente. Sembra una principessa.
"Grazie" Mormora. Mi saluta con un bacio sulla guancia, alzandosi sulle punte soltanto per permettere al mio sguardo di poggiarsi su Matteo.
Regalo un bacio anche a lui, delicato, dolce e pieno d'amore. Il mio bimbo respira profondamente, continuando a ciucciare il suo ciuccio blu con un'insistenza davvero immensa. "Io e Matteo non siamo venuti da soli... abbiamo portato qualcuno"
Una scia di dubbio mi pervade all'istante. Chi sarà? Potrebbero essere i suoi genitori, no? Magari vorranno salutarmi e parlarmi di questa improvvisa novità che ha letteralmente sconvolto la mia vita. Ogni mio singolo dubbio viene totalmente cancellato dall'arrivo di Edoardo, che raggiunge me e Federica l'istante successivo. Io lo guardo, incontrando i suoi occhioni lievemente lucidi.
"Che ci fai qui?" Gli chiedo a bassa voce. Non lo vedo da quando ho scoperto la verità su Matteo, e devo dire che rivederlo mi provoca un pizzico di tristezza. Il fatto che lui mi abbia mentito per tutto questo tempo, mi fa diventare pazzo. Si trattava di una cosa importante, da non sottovalutare, io non avrei mai fatto una cosa del genere. Neanche in un'altra vita.
"Sono venuto per scusarmi... posso entrare?"
Io guardo Federica, lasciando che il suo sguardo estremamente tenero mi preghi di lasciarlo scusare e parlare. Io sospiro rumorosamente, scostandomi lievemente soltanto per farlo entrare.
"Si, puoi entrare"
Afferro un pizzico di forza, per poi chiudere la porta alle mie spalle e pressare la mia schiena contro quest'ultima. Gli sguardi di Edoardo e di Federica sono perfettamente appoggiati su di me, permettendo a quell'immensa quantità di ansia di prendere letteralmente il sopravvento.
"Sei ancora incazzato con me?" Mi domanda a bassa voce, spezzando questo silenzio improvviso.
"Tanto, tantissimo... è inutile che me lo chiedi. Ma a dir la verità, sono incazzato con entrambi"
La mamma di mio figlio sospira rumorosamente, distogliendo lievemente lo sguardo da me.
"Mi dispiace da morire per ciò che ho fatto, Riccardo. Credo che non esista una parola corretta per poter descrivere tutto quanto... ma ho solo aiutato un'amica, niente di più. Probabilmente ho sbagliato, ma l'ho fatto con tutto il cuore e con tutta l'anima, cercando di far sfiorare un po' di luce ad entrambi. Non importa cosa sia successo in questi ultimi mesi, ma la cosa essenziale è che cosa vi riservi, cosa ci riservi il futuro, no? In fondo, adesso avete Matteo e penso che non ci sia cosa più bella, non credi?" Mormora, poggiando lo sguardo sul nostro piccolino. Io sospiro. "Non è stata una situazione semplice da gestire, ma cerchiamo di lasciar perdere ogni cosa e passare avanti... mi sembra giusto prendere questa decisione, no?"
Ci penso su per qualche secondo, lasciandomi sfuggire un lieve sospiro dalle labbra. Caccio via i capelli all'indietro, per poi guardarlo attentamente.
"Okay, cazzo! Va bene! Ma ti giuro che alla prossima cazzata, ti taglio le palle. Non mi merito tutto questo. Assolutamente. E questo lo sai" Chiarisco immediatamente, provando a mettere i puntini sulle i. Sono esausto, ma ammetto di aver bisogno di lui nella mia vita.
"Assolutamente, ti assicuro che non succederà più. Sia io che Fede abbiamo reagito d'istinto e solo adesso riusciamo a capire quanto sia stato dannatamente sbagliato" Sussurra a bassa voce. Le sue parole mi provocano un lungo brivido alla spina dorsale. Pensare ciò che è successo mi fa crollare, e credo che lasciar perdere tutto sia la cosa giusta da fare. "Mi permetti di abbracciarti?"
"Vieni qui, coglione!"
Si tuffa fra le mie braccia teneramente, facendomi sorridere all'istante. Mi stringe a sé, lasciando che quell'immenso affetto d'amico prenda il sopravvento. Nonostante si sia trattato di pochissimo tempo, aver avuto una discussione con lui mi ha totalmente distrutto, ed è inutile negarlo. "Ti voglio bene" Gli sussurro, regalandogli un amichevole sorriso.
"Ti voglio bene anche io"
Quando ci stacchiamo, lancio un veloce sguardo a Federica, notando i suoi occhioni castani riempirsi di diverse lacrime immediatamente. L'emozione è troppo forte per restare trasparente.
Le regalo un lieve sorriso, prima di avvicinarmi e accarezzare le piccole dita del mio bimbo. Lei osserva entrambi, un attimo prima di far scivolare la sua mano lungo il mio collo. Mi lascia una dolce carezza, che prolunga la sua durata non solo sul collo ma anche lungo il petto. Accarezza la mia pelle con una dolcezza incredibile, riuscendo a rassicurarmi al cento per cento. Sembra essere magica. Davvero.
Io mi lecco le labbra, accarezzandole la guancia con l'indice. Lei sorride immediatamente, chiudendo gli occhi con lentezza come se fosse una bambina.
Io allungo entrambe le braccia sia su di lei che su Edo, stringendoli in un abbraccio che profuma di sincerità pura. Credo di non aver percepito nulla di più speciale. Il nostro legame è speciale, e non ho nient'altro da aggiungere. Punto.
"Andiamo a mangiare qualcosa? Vi va? Avete fame?" Chiedo, mentre ci incamminiamo in salotto.
"Io si, se volete preparo qualcosa di veloce" Propone Federica, sollevando lentamente le spalle.
"Certo. La cucina è tutta tua, tu e le tue manine magiche riuscirete sicuramente a creare un capolavoro" Affermo, riuscendo a strapparle un piccolo sorriso.
"Datemi soltanto dieci minuti" Sussurra, per poi staccarsi da me e porgermi Matteo fra le braccia. Gli lascia un delicato bacio sulla fronte, prima di rifugiarsi in cucina immediatamente per preparare qualcosa per merenda.Scusate per il ritardo, ma è stata una giornata davvero poco tranquilla.
Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemelo sapere!♥️⭐
Vi auguro una buonanotte e a domani🌹
-La vostra Roby
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...