Fidarmi di Riccardo penso che sia stata la cosa più giusta che io abbia fatto in tutta la mia vita. Perché? Beh, il concetto è abbastanza semplice. È passato un anno da quel giorno un po' confuso, e noi siamo ancora qui. Insieme. Mano nella mano e con tanti sogni da realizzare.
In questo ultimo anno sono davvero successe diverse cose: come tutte le coppie, abbiamo avuto degli alti e bassi, abbiamo litigato, abbiamo fatto pace, ci siamo urlati contro, ma abbiamo sempre chiarito. Ogni volta.
Quasi cinque mesi fa, ho avuto l'onore di conoscere anche la sua famiglia e sono rimasta davvero colpita dalla bellezza che possiedono tutti quanti. Raffaella, sua madre, è una donna dagli occhi chiari e dai capelli ricci; Stefano, suo padre, è un uomo alto con gli occhi grigio-azzurri e pochi capelli; e infine suo fratello Luca, molto alto e con gli occhi della stessa tonalità del fratello. Sono davvero una bella famiglia. Delle belle persone. Aver conosciuto tutti è stato davvero bellissimo. Quando Riccardo mi ha proposto di andarli a trovare a Milano, un senso di ansia mi ha immediatamente spaccato l'anima, ma fortunatamente, sono riuscita ad essere forte per affrontare tutto quanto.
"Fede, hai fame? Casomai vado al bar a prenderti qualcosa..." La voce bassa e calda del mio ragazzo riesce a farmi distogliere lo sguardo dal panorama che sto fissando con accuratezza da diversi minuti. Velocemente giro il capo verso di lui e lo osservo.
"No, non ho fame. Vieni qui e stringimi" Lo guardo con dolcezza, indicandogli di sedersi sul telo proprio accanto a me. Lui mi ascolta, sedendosi e stringendomi a sé come se fossi la sua bimba. Il suo intenso profumo mischiato a quello della salsedine riesce perfettamente a farmi andare su di giri la testa.
Dove siamo? Beh, in questo momento ci troviamo in Sardegna. Qualche settimana fa abbiamo deciso di fare una vacanza per allontanarci un po', e scegliere la nostra meta non è stato poi così difficile. Volevamo evadere un po' a causa dei diversi litigi, che nelle ultime due settimane sono state la causa delle mie lacrime continue e del suo malumore quotidiano. È stata davvero una situazione difficile da affrontare ed essere qui con lui, mi rende molto più tranquilla rispetto prima. Avevamo esattamente bisogno di questo.
"Lo sai che con questi occhiali sembri una mosca?" Mi stuzzica, sollevando gli occhiali da sole che sono appoggiati perfettamente sul mio naso. Riesco a guardarlo negli occhi in maniera perfetta, senza trovare nessun tipo di ostacolo. L'azzurro delle sue iridi sembra molto più chiaro del solito e molto probabilmente il cielo e il mare che ci circondano ne sono la causa.
Gli colpisco la spalla dolcemente, mollandogli un lieve colpetto.
"Non mi prendere in giro, idiota"
"Oh, ma non lo sto facendo"
Gli lancio un'occhiataccia veloce e mi accollo a lui, riuscendo a sentire il suo cuore battere con un'intensità davvero notevole. Pensare che fra meno di un mese ritorneremo di nuovo alla solita routine, mi fa venire la pelle d'oca. A Settembre inizio il secondo anno di università, mentre Riccardo si è appena laureato. Adesso è un dottore e io non potrei essere più orgogliosa di lui. Non so cos'abbia intenzione di fare, onestamente non ne abbiamo ancora parlato. "Quando dobbiamo andare a pranzo dai tuoi?" Mi domanda, mentre fissa un punto indefinito dell'orizzonte.
"Non lo so, probabilmente domani o dopodomani. Tra tre giorni si ritorna a Roma... quindi dobbiamo fare tutto quanto abbastanza velocemente" Faccio spallucce. Il mio paese dista circa due ore da dove ci troviamo noi, e prima di andare via dalla mia amata Sardegna, ho promesso alla mia famiglia di andarli a trovare. Penso che sia il minimo che io possa fare.
Nel frattempo, per rilassarmi, mi godo le magie che fanno le dita di Riccardo sulla mia pelle, e vorrei sul serio che durassero per sempre. Riesce perfettamente a stravolgermi. È davvero incredibile.
"Grazie per avermelo fatto ricordare" Alza gli occhi al cielo, facendosi scappare un lungo sbuffo. Io rido, girandomi verso la sua direzione soltanto per guardarlo in faccia. Sfioro le sue labbra con le mie, accogliendo teneramente la sua lingua nella mia bocca, come se non ci scambiassimo un bacio da giorni. I suoi baci sono davvero una droga, un qualcosa che mi delizia con passione. Non mi stancherò mai di riceverli.
La sua mano si appoggia sulla mia guancia, mentre la mia accarezza i suoi capelli, sfiorandogli la nuca con dei lenti movimenti. "Wow, bambolina... ci sono dei bambini, calmati un attimo" Mi prende in giro, regalandomi l'ennesimo bacio. Io sospiro, sorridendo come una scema alle sue parole.
"Avevo solo voglia di ricevere le tue coccole"
"Sei sexy quando dici queste cose" Si morde il labbro inferiore con i denti, agguantandomi un fianco, soltanto per attirarmi a sé ancora un po' di più.
"Lo so" Rispondo a tono, cercando di avere quel pizzico di malizia che ogni tanto metto in atto.
"Non mi provocare" Mi avverte. Io ridacchio, pizzicandomi l'indice e sollevandomi dal telo, mettendo in mostra il mio sedere lasciato lievemente scoperto dal costume che indosso.
"Non ti sto provocando... voglio solo fare un bagno" Rispondo innocentemente.
Lui ispira rumorosamente, lanciando uno sguardo alla gente che ci circonda, forse per assicurarsi che nessuno ci stia guardando.
"Mi hai quasi scaraventato il tuo sedere in faccia. Sei proprio una stronza"
"Alzati e andiamo in acqua. Ho un serio bisogno di bagnarmi un po', ho molto caldo" Non appena le mie parole lasciano la mia bocca mi rendo conto di quanto sia forte il doppio senso in questa frase. Arrossisco come un pomodoro e distolgo lo sguardo dal suo viso, che possiede un sorriso sghembo davvero immenso.
"Hai un serio bisogno di bagnarti? Stenditi qui che ci penso io" Afferma, indicando il telo dove è seduto. La sua risposta mi fa sospirare. Questa conversazione ha preso una piega sbagliata ad ogni secondo che passa, mi imbarazzo sempre di più. Il suo sguardo così fermo e intenso è un'immagine così erotica, che riesce perfettamente a farmi venire il batticuore. Per un attimo, penso a quanto sarebbe bello e particolare essere da soli in questa spiaggia, per poter fare l'amore, forse come non l'abbiamo mai fatto; con la sabbia che ci sfiora la pelle e i raggi del sole che ci riscaldano con una meravigliosa dolcezza.
"Non intendevo quello" Rispondo semplicemente, cercando di salvare il salvabile.
"Beh, devo ammettere che hai una leggera confusione che ti riempie la mente, Carta" Mi prende in giro, facendomi l'occhiolino.
Io mi lascio sfuggire un lamento, prima di sopprimere una lieve risata che scappa dalle mie labbra dolcemente.
"Vieni a fare un bagno con me o non ti va?" Piagnucolo, aspettando soltanto che si alzi e mi raggiunga.
"Certo, bevo un sorso d'acqua e andiamo" Mi spiega, un attimo prima di alzarsi e afferrare la bottiglietta all'interno della mia borsa. Mentre lui si idrata con una certa e immensa lentezza, io guardo il mare, notando quanto sia alta la potenza delle onde, la bellezza dell'acqua cristallina e la leggerezza della schiuma che riempie la riva e che sfiora i miei piedi nudi. È davvero una piacevole sensazione.
Quando giro il capo verso Riccardo, dopo diversi secondi, noto il suo sguardo un po' perso proprio sullo schermo del suo cellulare che tiene fra le mani. Il colorito roseo che possedeva fino ad alcuni secondi fa, sembra essere svanito improvvisamente, ed è bianco come un lenzuolo. Io lo guardo, percependo una lieve scia di confusione varcare i suoi occhi. Sta leggendo qualcosa e la cosa mi sembra abbastanza evidente dal modo in cui muove gli occhi in maniera lenta fra le righe.
La cosa confonde anche me, ma cerco di non prendere delle conclusioni affrettate.
"Riccardo, tutto bene?" Quando richiamo la sua attenzione, lui solleva lo sguardo verso di me, premendo il dito sul tasto home del telefono e spegnendo l'aggeggio l'istante successivo. Lo raggiungo a passi lenti, avvertendo quanto sia alto il turbamento che lo riempie in questo momento. I suoi occhi parlano. "Cosa facevi al telefono?"
"Era soltanto un messaggio di Edoardo... niente di che" Farfuglia, riponendolo all'interno del piccolo taschino dentro la borsa.
"Mmh, okay..." Sussurro, poco convinta. Credo sia una scusa, posso vederlo. "Andiamo?"
I suoi occhi cercano di riprendere quel calore che hanno sempre avuto, ma falliscono miseramente. Vorrei davvero sapere cosa diavolo sta succedendo, ma non voglio essere troppo ficcanaso. Se gli chiedessi qualcos'altro, probabilmente scoppierebbe un litigio e onestamente è l'ultima cosa che voglio.
"Si, andiamo" Incrocia la mia mano alla sua, prima di condurmi lungo la riva. Avanziamo insieme di qualche metro, e quando l'acqua mi sfiora la pancia, mi lascio andare fra le braccia dell'immenso mare, che mi accarezza con una dolcezza davvero immensa. Riccardo mi segue, e nel momento in cui stringe la mia vita per attirarmi contro il suo petto, mi rendo conto di quanto sia paradisiaco tutto questo. La leggerezza dell'acqua e la potenza del mio ragazzo riescono perfettamente a farmi archiviare tutti i pensieri che mi riempiono la mente, e non potrei esserne più felice.Scusate per il ritardo, ma non ho avuto un secondo libero.
Avete qualche idea su cosa potrebbe essere successo a Riccardo in questo capitolo?🤔
Vi mando un bacio e buonanotte❤
-Roberta
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
FanficFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...