I miei occhi fissano Riccardo come se fosse un angelo. Probabilmente lo è davvero, e non perché possiede due occhi azzurri e un sorriso smagliante, ma per il suo essere che definirei particolare e unico.
Sono davvero felicissima di averlo a qualche metro da me. Sul serio.
Mi sembra un sogno, eppure è la realtà. È la mia realtà. La nostra realtà.
Tra pochissimo la nostra situazione cambierà direzione, prendendone una totalmente differente e molto più bella.
Mi prendo un istante per notare quanto i suoi muscoli siano rilassati e sereni, e la cosa mi fa immediatamente sorridere con tenerezza. Attende con pazienza che arrivi il suo turno per raggiungere l'aereo, picchiettando dolcemente la punta del piede contro il pavimento.
"Scusi, permesso" Sussurro gentilmente ad una signora, in modo che mi faccia passare. Lei mi guarda e mi sorride dolcemente, scostandosi.
Io la supero a passi veloci e mentre avanzo verso Riccardo, decido di richiamare la sua attenzione. "Riccardo! Riccardo!" Alzo lievemente la voce giusto quanto basta per farmi sentire.
Percepisce all'istante il mio timbro, infatti ruota rapidamente il capo verso di me, permettendo ai nostri occhi di incrociarsi il secondo dopo.
Le sue iridi assumono una sfumatura di felicità davvero immensa, quasi impossibile da descrivere. Mentre il mio cuore scoppia per l'emozione, il suo viene in soccorso, per poter, nel suo piccolo, rendermi felice.
Posso vederlo un po' confuso, ma tutto quello che fa è avvicinarsi a me a passi veloci, lasciando la valigia a qualche metro da lui. Non smette di guardarmi, alternando lo sguardo da me a Matteo con una delicatezza e un amore davvero sconfinati.
"Fede, tutto bene? È successo qualcosa?" Chiede immediatamente. La voce impastata per la preoccupazione, roca per la stanchezza e leggera per non richiamare l'attenzione di tutte le persone qui presenti.
"No, sono venuta a prenderti" Gli dico, aprendo totalmente il mio cuore. I miei sentimenti verso di lui prendono il sopravvento. "Io non posso più stare senza di te, Riccardo. Non posso e non voglio più starci. La mia vita è totalmente vuota, e nonostante sia passato parecchio tempo dalla nostra rottura, io non riesco a farmene una ragione" Continuo, cercando di mantenere un equilibrio sia fisico che mentale. Sulle sue labbra appare un piccolo sorriso. Un piccolo sorriso che riesce a farmi esplodere anche l'anima.
Entrambi aspettavamo questo momento da troppi mesi, e adesso che lo stiamo vivendo mi sembra davvero un sogno. Credo che sia impossibile poterlo definire con calma e precisione. "Torniamo insieme. È questo ciò di cui abbiamo bisogno"
Solo il secondo dopo mi rendo conto di avere gli sguardi di alcuni passeggeri puntati su di noi, e questo piccolo dettaglio mi fa arrossire. È davvero imbarazzante, ma onestamente non m'importa.
Prendo un profondo respiro e lancio uno sguardo a Matteo, che mi sfiora una parte del viso con le punte delle sue piccole e cicciottelle dita. Riesce a regalarmi quel pizzico di forza in più, e penso che non esista una cosa più vera di questa. "Io non riesco a non averti al mio fianco. Non voglio che tu sia soltanto il padre del bimbo che abbiamo creato insieme, ma desidero con tutto il cuore che tu possa ritornare da me"
Gli occhi di Riccardo brillano intensamente. Brillano così tanto che la cosa mi provoca un vero e proprio brivido alla schiena. "Non so e non posso mentire al mio cuore, e la verità è che io sono stata, sono e sarò per sempre tua. Niente potrà cambiare tutto questo... e Dio mio, in questo istante, qui, davanti a tutta questa gente, voglio farti capire quanto sia grande il mio amore per te. Perché, maledizione! Io ti amo da impazzire. Ti amo davvero da impazzire. Probabilmente lo sai, perché è alquanto evidente, ma voglio che tu lo sappia" Una lacrima mi riga la guancia dolcemente, facendomi sospirare. "E scusami... scusami per aver aspettato tutto questo tempo. Sono stata una vera e propria scema, ma ero troppo spaventata e sensibile per poter costruire qualcosa, per poter ritornare quello che eravamo e per poter, nel nostro piccolo, cercare un po' di felicità"
Non mi rendo conto di aver il suo corpo a meno di un metro da me, ma nel preciso istante in cui la sua mano si poggia dolcemente sulla mia guancia, riesce a farmi perfettamente assaporare questo piccolo dettaglio. Mi regala una piccola carezza che profuma di scuse, passione, tenerezza, dolcezza, fragilità, protezione e amore. Ecco, profuma di amore. Un amore immenso.
Con il polpastrello raccoglie la piccola lacrima che corre lungo la mia guancia, portando con sé anche quell'immenso dolore che ho provato in tutti questi mesi. Sembra eliminare totalmente tutta la tristezza e tutta quella malinconia, che sembravano davvero incancellabili già da un po'.
"Non piangere... odio vederti così triste" Mormora con un filo di voce. Il suo tono di voce e queste sue parole riscaldano tutto il freddo che avevo dentro, rendendomi la donna più felice dell'universo.
Mi trema dolcemente il labbro inferiore, ma il suo delicato tocco riesce perfettamente a bloccare ogni mio singolo movimento. È davvero magico il modo in cui riesce a portarsi via tutta questa infinita tristezza. Ed è ancora più magico il modo in cui mi guarda. Mi guarda con gli occhi dell'amore. Quegli occhi che solo chi ama può avere.
"Averti incontrato è stato uno sbaglio, ma giuro che è stato lo sbaglio migliore di tutta la mia esistenza. Probabilmente se non ci fossimo mai incontrati, la mia vita sarebbe stata più lineare e tranquilla, ma amo sconvolgermi. Ecco, tu mi hai sconvolta... sei riuscito ad invadere ogni mio piccolo spazio, e l'hai fatto con un'intensità e una passione che non avevo mai visto in nessun'altra persona. Siamo terribilmente diversi, ma al tempo stesso abbiamo delle piccole cose che ci rendono perfettamente uguali. Possediamo dei piccoli dettagli che ci uniscono, e so che probabilmente, non saremo perfetti per sempre... litigheremo un giorno si e l'altro pure, ma voglio che tu sappia che non voglio perderti. Non voglio perderti per nessuna ragione al mondo, Riccardo. Abbiamo ancora tante cose da fare e da costruire, tanti sogni da realizzare e tanti piccoli noi da creare. Adesso non voglio assolutamente dire che faremo una squadra di calcio, ma desidero tantissimo avere un altro bambino con te. O magari due, non lo so... ma spero che verranno, perché muoio dalla voglia di averti con me durante il parto e stringerti la mano, soltanto per sentire tutta la forza e l'amore che hai da darmi. Desidero solo questo, desidero solo te e desidero solo un noi..." Farfuglio confusamente. So per certo che questo discorso non avrà un senso logico, ma ogni singola parola che gli ho appena detto proviene dal profondo del mio cuore. "Ecco, spero che tu possa perdonarmi per tutto il male che ti ho causato... perché mi manchi, Riccardo. Mi manchi davvero da morire e nessuno potrà cambiare questo"
Le sue labbra si curvano verso l'alto, facendo nascere un sorriso che profuma di un amore davvero sconfinato per poter essere vero.
Si avvicina al mio viso e ciò che accade dopo avviene in maniera assolutamente naturale: le sue grandi mani si poggiano sulle mie guance, le sue labbra si schiantano sulle mie e i nostri cuori si uniscono. Si uniscono di nuovo.
Al contatto, rimango un po' sconvolta e perplessa, ma mi lascio andare velocemente, lasciando che tutto il male che ci siamo provocati svanisca come sabbia fra le braccia del vento. Mi sembra di tornare a vivere, di tornare a casa, di tornare ad amare. Di tornare ad amare l'uomo della mia vita.
Sembriamo degli attori sulla scena finale di un film, eppure siamo noi, reali e senza nessun tipo di filtro. L'unico filtro che ci illumina è l'amore.
La sua lingua fa una leggera pressione sulle mie labbra, chiedendomi di poter sfiorare la mia. Non ci penso un istante e schiudo la bocca, lasciando che le nostre anime si fondino. Mi sembra di varcare la soglia del paradiso, sul serio.
Mi stuzzica, mi accarezza e mi coccola, e lo fa con una particolare dolcezza che mi fa letteralmente spezzare il respiro.
Lascio scivolare la mia mano sulla sua spalla, attirandolo verso la mia direzione per baciarlo ancora e ancora. Ancora più forte, più appassionatamente.
Lo spazio che ci circonda è davvero grande, la gente che lo riempie è parecchia, ma a noi non importa... ci sentiamo come se fossimo da soli, come se fossimo due piccoli angeli che si sono appena uniti dopo troppo tempo che non lo fanno.
Qualche secondo dopo è Matteo a richiamare la nostra attenzione, e lo fa con un leggero mugolio, che riesce a farci staccare con dolcezza. Gli occhi di Riccardo si poggiano su di me, e mentre mi lascia una dolce carezza, abbassa lo sguardo verso nostro figlio, che muove freneticamente le sue manine contro il petto del suo papà. Io faccio lo stesso, ridacchiando lentamente quando mi rendo conto che il mio piccolo puffetto sta per avere una crisi, forse di gelosia o forse di nervosismo.
"Amore mio, cosa ti succede?" Gli chiede teneramente Riccardo. Lui sgambetta con rapidità, cacciando via il ciuccio e sorridendo forse come non ha mai fatto. È felice. Ha percepito il ritorno del nostro amore e penso che non esista cosa più bella di questa.
Mi chino verso il suo viso e gli lascio un dolce e lungo bacio sulla guancia destra; Riccardo mi segue all'istante, regalandogliene un altro su quella sinistra. Le nostre labbra arrossate sprofondano sulla sua pelle morbida e delicata, e la scena in sé ci fa letteralmente scoppiare di felicità. I nostri tre cuori sembrano unirsi e per la prima volta nella mia vita, mi sento di avere anche io una famiglia.
Adesso siamo una famiglia e nessuno romperà mai più tutto ciò. È una cosa troppo bella per essere cancellata.
Attorno a noi, un applauso generale riempie le nostre orecchie, facendoci sentire a disagio all'istante. La gente ci guarda e sorride, avendo la certezza che, come sempre, l'amore ha vinto, vince e vincerà su ogni singola cosa.
Io arrossisco, sollevando la testa e appoggiandola sull'incavo del collo di Riccardo, nascondendomi. Le sue braccia mi agguantano il bacino, stringendomi a sé e lasciandomi un bacio proprio sotto l'orecchio. Non si può davvero spiegare come io possa sentirmi, so solo di essere felice. Mi sento davvero di essere felice.
"Sei una pazza, Fede" Mi sussurra, continuando a stringermi. Me lo dice a bassa voce, lasciando scivolare le dita fra i miei lunghi e morbidi capelli.
"Dimmi che mi ami... ho solo bisogno di questo"
Si allontana leggermente soltanto per guardarmi negli occhi, riuscendo a far incastrare i nostri occhioni totalmente pieni di lacrime. La felicità che possediamo in questo istante è qualcosa di dannatamente sconfinato.
"Ti amo. Ti amo immensamente, piccola"
Gli schiocco un veloce bacio sulle labbra, sorridendo alla gente che ci circonda, mentre continuano a guardarci come se fossimo un bellissimo quadro da ammirare per ore.
"Sta per partire il tuo aereo, dovresti andare..." Il pensiero di doverlo lasciare mi fa restringere il cuore, ma so perfettamente quanto sia importante per Riccardo tornare a casa. Mi conosco e sono più che sicura che starò male a causa della sua assenza, ma cercherò di abituarmi. Si tratta soltanto di pochi giorni.
"No, voglio solo andare a casa. Non parto più, desidero soltanto recuperare il tempo perduto con te. Con voi" Mormora, guardando prima me e poi nostro figlio, che solleva le braccia verso di lui, cercando di fargli capire che vuole essere stretto fra le sue potenti braccia. Lui lo fa, lo stringe a sé, facendolo sorridere immediatamente.
Il mix delle sue parole e della scena che è appena nata di fronte a me, mi fa sorridere come una scema.
Lo abbraccio di slancio, sentendo un'immensa quantità di spensieratezza varcare la soglia della mia anima. Riccardo è di nuovo mio. Siamo di nuovo una famiglia e questa è l'unica cosa che m'importa. L'unica cosa che conta per me.Okay, non servono parole... c'è solo tanto tanto amore nell'aria♥️
Doppio aggiornamento? Che dite?😏
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
FanficFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...