Capitolo 62.

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Per il bene di tutti, sono riuscita a trovare un equilibrio sia con me stessa che con il mio essere madre. Le ansie continue, le paure e le lacrime ci sono sempre, ma per fortuna sono nettamente diminuite rispetto all'inizio.
Dalla nascita di Matteo è passato più di un mesetto, e proprio come avevamo previsto sia io che mia madre, il piccolo pargoletto è cresciuto molto velocemente. Ogni giorno che passa, riesco a focalizzare un dettaglio diverso e la cosa mi fa sorridere. Sta cambiando, e lo sta facendo piano piano, lentamente e con amore.
I miei genitori sono ancora a Roma, probabilmente andranno via fra qualche settimana. Devo dire che mi dispiace davvero parecchio, ma posso benissimo notare quanto sia alto il bisogno che hanno entrambi di ritornare a casa loro, e non posso assolutamente biasimarli. Se mi trovassi al loro posto, farei la stessa cosa. È lontano convivere lontano dal proprio nido.
Comunque sia... con l'arrivo di Giugno, l'estate sta finalmente arrivando e io non vedo l'ora di poterla vivere al cento per cento. Purtroppo in questo ultimo mese non ho proprio toccato un libro, ma molto probabilmente inizierò a farlo la prossima settimana, per adesso ho solo bisogno di rilassarmi un attimo, e per farlo, prendo la decisione di andare al mare per qualche ora. Chiaramente non per fare il primo bagno della stagione, ma semplicemente per passeggiare lungo la riva, lasciare che ogni mio pensiero finisca fra le mani del vento e staccare la spina dalla realtà. Sono certa che un po' d'aria fresca farà bene sia al bimbo che a me. In queste ultime settimane siamo usciti davvero poche volte, se non per fare la spesa o andare dal pediatra per il controllo mensile. Tutto questo è davvero più frustrante del previsto.
"Fede, sei sicura che non vuoi che io venga con te?" Mi chiede mia madre, mentre fa scivolare la felpina lungo le braccia di mio figlio.
"Si, tranquilla. Sarò di ritorno molto presto, se riesco prima di pranzo" La rassicuro io, regalandole un dolce sorriso. Le sue piccole e rosse labbra si curvano verso l'alto, mentre annuisce lentamente.
"Va bene"
Le lascio un bacio sulla guancia e prendo in braccio Matteo, stringendolo a me dolcemente e respirando il suo profumo con tutto il cuore. Esso sembra invadermi le narici all'istante, riuscendo a far rilassare ogni mio muscolo teso. I suoi occhi azzurri brillano intensamente, portandomi ad avere una vera e propria crisi. Questi occhi mi mandano completamente in confusione ogni volta.
"Mi raccomando, fai attenzione eh!" La voce di mio papà riesce perfettamente a far evadere del tutto ogni mio pensiero, facendomi scappare un lieve sospiro. Lo guardo, per poi annuire l'istante successivo.
Prima di uscire, lascio un veloce bacio ad entrambi e scendo lentamente le scale, facendo attenzione a non scivolare.
Raggiungo l'uscita del palazzo e poi avanzo verso la mia auto, sentendo i raggi del sole scaldarmi la pelle nella maniera più dolce possibile. A proposito... più di due settimane fa, ho anche comprato un'auto. Edoardo mi ha aiutata a trovare il posto giusto per fare questo acquisto, e non appena l'ho vista, me ne sono subito innamorata. È una Renault di un grigio molto chiaro e davvero delicato.
Quando vivevo con i miei in Sardegna ho sempre utilizzato la loro, ma il mio trasferimento ha impedito tutto ciò, per cui ho preso la decisione di comprarne una tutta mia, nuova di zecca e davvero giusta per una come me.
Inoltre, Edoardo mi ha anche detto che Riccardo è tornato e l'ha fatto da più o meno quindici giorni. Fortunatamente non si è fatto sentire e penso proprio che sia stato un vero e proprio bene.
"Ecco, amore. Adesso ti sistemo sul seggiolino" Gli sussurro a Matteo, aprendo la portiera del mezzo.
Un po' di disordine, confusione e rumore pervadono Roma in ogni angolo, ma noi cerchiamo di non farci molto caso.
Lui si dimena lentamente, ma fortunatamente riesco a piazzarlo proprio al centro, inserendo la sicura con molta attenzione. Non è la prima volta che lo porto con me in macchina, ma ogni volta ho paura che succeda qualcosa. Penso sia assolutamente normale per una madre.
Dopo avergli sfiorato la punta del naso con le labbra e avergli regalato un piccolo bacino sulla guancia, raggiungo il lato del passeggero, accendendo il motore velocemente. Riesco ad arrivare a destinazione circa un'oretta dopo, e quando rimango bloccata nel traffico mi scappa qualche lieve imprecazione. Matteo fortunatamente si addormenta, e questa cosa mi rende davvero molto più serena del previsto.
Prima di scendere dall'auto, mi sistemo il marsupio per neonati lungo i fianchi e sulle spalle, posizionando il mio bimbo proprio all'interno. Il suo piccolo corpo aderisce perfettamente al mio, riuscendo a farmi scappare un lieve sorriso; è davvero una bella immagine, una bella sensazione. Cuore contro cuore, anima contro anima. Ho sempre letto ovunque quanto sia bello questo aggeggio, e adesso posso assolutamente confermarlo. Il contatto che si crea fra la madre e il proprio figlio è davvero impossibile da spiegare. E proprio in questo momento ho la possibilità di sentirlo anche io... siamo insieme, io e lui e non mi serve nient'altro. Non ho bisogno di nient'altro.
Percepisco all'istante un lieve venticello provocarmi un brivido, per cui, oltre alla felpina, appoggio sulla sua testolina un leggero cappellino di cotone blu. L'ultima cosa che voglio è che lui si raffreddi.
Dopo averlo sistemato per bene, scendo in spiaggia, togliendomi i sandali in modo che la sabbia mi sfiori la pelle dolcemente. Per un attimo mi sembra di tornare indietro nel tempo, pensando a tutte le volte che andavo al mare con Riccardo. Era sempre un bel momento, mi piacerebbe tanto riviverlo, anche soltanto in un sogno.
L'aria fresca mi sfiora la pelle del collo e quella delle braccia con un'immensa delicatezza, la sabbia sfrega sui miei piedi lentamente, mentre quei pochi raggi del sole che sbucano delle nuvole mi illuminano, riscaldandomi con una totale lentezza.
Non c'è parecchia gente, ma temo che sia assolutamente normale. L'estate non è ancora arrivata del tutto, e la gente ha i propri impegni, nonostante sia un sabato pomeriggio come tutti gli altri.
"Bella l'aria del mare, vero? Ti piace?" Gli sussurro a Matteo all'orecchio. So benissimo che non può rispondermi, ma parlare con lui mi rende molto più leggera.
Appoggio il fondoschiena su un enorme scoglio, facendo attenzione a non cadere e assaporando ogni sensazione che mi attraversa il corpo non appena il vento mi scompiglia ogni ciocca dei capelli con molta rapidità. "Dovrei prendere l'abitudine di portarti molto spesso qui... ti fa bene"
Lui sospira, ciucciando il suo ciuccio lentamente e stringendo le manine in due piccoli pugnetti. "E poi c'è molta calma, lo senti? Ascolta per bene il rumore che fanno le onde non appena si infrangono sugli scogli... non è bellissimo?"
Lancio uno sguardo all'orizzonte, innamoramdomene follemente. Focalizzo ogni singolo dettaglio: che sia una sfumatura, l'intensità o la luminosità che possiede. Focalizzo tutto come se fosse una fotografia, amando davvero tutto ciò che mi occhi fissano. "Sai, amore? Sia a me che a papà piaceva molto il mare, e l'anno scorso siamo riusciti ad andare in vacanza insieme. Quella vacanza è durata davvero troppo poco, ma è stata una meraviglia. Corta ma intensa! Ed è successo proprio in quella vacanza lì, quando il cielo ha deciso di farmi diventare mamma. Se ci ripenso, mi viene da sorridere. È il regalo più bello e incredibile che Dio potesse farmi, non smetterò mai di dirlo. Sul serio" Mi scappa un lieve sospiro, un sospiro di felicità, di spensieratezza. "Non sai quanto ti amo, piccolo mio"
Gli lascio un bacio sulla fronte, il milionesimo di questa giornata. "Andiamo a fare una passeggiata, va bene? Bisogna un po' allontanarci da questa dannata realtà"
Appoggio le mani sul suo sederino, e mi incammino verso la riva, lasciando che il mio abito panna svolazzi fra le mani del vento. Quando sfioro l'acqua fredda con i piedi, mi lascio sfuggire un sospiro, ma dopo qualche secondo mi abituo a tutto ciò, rendendola quasi indispensabile.
Inizio a camminare, senza una meta precisa, cammino e basta. Alterno lo sguardo da Matteo, al mare, alla gente che mi circonda e infine al mio futuro, che per la prima volta, sembra sorridermi. Eh già, proprio così... strano dirlo, ma mi sorride sul serio, facendomi esplodere il cuore di una gioia davvero indecifrabile.

Buon pomeriggio!
Preparatevi per il prossimo capitolo, succederà una cosa che aspettate da molto, molto, molto tempo😏😏
Vi mando un bacione⚡♥️
-Roberta

Lo sbaglio migliore - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora