Capitolo 69.

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Federica.

"Era emozionato? Perché avrebbe dovuto esserlo, scusa?" Chiedo a mia madre, un po' sconvolta e confusa. Mi ha appena raccontato del suo incontro con Riccardo al supermercato, e devo dire che una lieve agitazione ha preso all'istante il sopravvento dentro di me. I miei pensieri sembrano essersi bloccati all'improvviso, ma penso sia assolutamente normale. Non mi aspettavo che lo vedesse. Assolutamente.
"Si, soprattutto quando l'ha preso fra le braccia" Continua. Alle sue parole, mi sento come se avessi appena ricevuto un colpo al cuore. Riccardo ha tenuto in braccio Matteo?
"Per quale dannato motivo l'ha fatto?" Sbotto, alzando lievemente il tono della voce, ma non troppo chiaramente per non svegliare mio figlio, che dorme serenamente sulla sdraietta a dondolo posizionata proprio in salotto.
"Perché non potevo portarlo con me, dovevo raggiungere il banco alimentare e le temperature lì sono praticamente polari. Non volevo che il bambino beccasse l'influenza... tutto qui" Solleva le spalle leggermente, come se tutta questa situazione fosse normalissima. "Cosa diavolo c'è di strano?"
"Cosa c'è di strano, mamma? Sul serio? Tutto è strano. Poteva benissimo percepire tutta la verità con uno sguardo. È sempre suo padre" Affermo, sicura di ogni mia parola. "Infatti mi hai appena detto che era molto emozionato... e se avesse capito tutto?"
"Era emozionato perché stringeva il bimbo della ragazza che ama, tutto qui! Però in fondo, spero con tutto il cuore che l'abbia capito. È giusto che sia così. Matteo ha bisogno di suo padre." Mi dice, tranquillamente. "E sappi una cosa: se ho fatto tutto ciò che ho fatto, è stato soltanto per vederti un po' più serena. La presenza di Riccardo è essenziale per te, Federica. Vorrei solo vederti felice, non credo di chiedere molto"
"Non posso buttare tutto all'aria, lo capisci?" Sussurro a bassa voce. Lei sospira.
"Invece si, adesso lui è qui. È qui, e non andrà via! Potresti dirgli tutto e attraversare questa situazione mano nella mano, proprio come avete sempre fatto!" Insiste. Dalle labbra di mio padre scappa un lungo sospiro, ma nessuna parola. "Quel ragazzo ti ama da morire, quando parla di te i suoi occhi brillano e penso che non ci sia una dimostrazione più bella e vera di questa! Mi ha anche detto di averti incontrata con Matteo al mare, e quando ha pronunciato queste parole, si è rattristato all'improvviso. Al solo pensiero che tu abbia avuto un figlio con un ragazzo che non sia lui, lo distrugge! Ma per l'amor del Cielo, diglielo! Diglielo che non ami nessun altro se non lui. Tu stai impazzendo e quel ragazzo è sull'orlo di una crisi d'amore che lo sta facendo cedere piano piano. Federica, si vive una sola volta... e tu non stai assolutamente vivendo la tua vita in maniera profonda ed intensa. Perdonami ma è così... non riesco a pensarla in maniera diversa. Vai da lui, digli che lo ami, facci l'amore, vivilo, perché è così che si fa per ottenere un pizzico di felicità. Almeno un pizzico! Ricordati che la felicità non viene a cercarti, devi essere tu a trovarla, maledizione! E lui è la tua felicità, non è solo il padre di tuo figlio o il tuo ex ragazzo. Lui è il tuo passato, il tuo presente e il tuo futuro, e non puoi assolutamente dirmi il contrario o rischieresti di farti ammazzare con le mie mani"
Sentirgli dire certe cose a mia mamma è davvero sorprendente, ma so quanto ogni singola parola sia vera.
Riccardo è sempre stato fondamentale per me. E credo che la felicità abbia a che fare con lui, ed è inutile negarlo.
Ma purtroppo non è tutto così semplice come ha appena detto. Lui ha la sua vita, e niente sarà come prima.
"Lo so... ma non andrà tutto liscio, mamma! E questo lo sappiamo entrambi"
"Sei tu che lo rendi tremendamente complicato. È soltanto una situazione che capita a tante coppie, devi solo trovare la forza per affrontare tutto quanto" Afferma, sicura. "E so perfettamente che voi ce la farete! Siete giovani, forti e innamorati, e quel bambino ne è la prova. Lo sai"
Io annuisco lentamente, sentendo diverse emozioni emergere notevolmente dentro il mio cuore. Quasi mi manca il respiro pensando ad una vita insieme a lui. Sarebbe tutto più semplice, più bello, più luminoso.
Per un attimo, costruisco qualche attimo come se fosse un piccolo libro di immagini: io e lui seduti sul divano a coccolare Matteo, o sul letto a baciare costantemente il suo visino perfetto, giocare con le sue manine, cantargli la ninna nanna per farlo addormentare al più presto soltanto per poter fare l'amore con l'uomo che amo, svegliarci nel bel mezzo della notte e fissare il pargoletto che abbiamo creato, sentendo la voglia di crearne altri dieci uguali a lui. Ecco, vorrei tutto questo. Vorrei semplicemente vivere ogni cosa con lui, con la consapevolezza di rifare tutto il giorno successivo e ingannare il destino.
"Ci penserò" A mia madre le sussurro soltanto questo. Non riesco a dire nient'altro. Il mix delle sue parole e dei piccoli momenti che ho costruito nella mia mente, mi hanno del tutto distrutta.
"So che non lo farai" Risponde prontamente, cacciando via un sospiro e passando una mano fra i suoi capelli corti e castani.
"Lo farò, lo farò. Ma ti prego di smetterla! Non posso sopportare l'intensità di queste parole... sono troppo debole per farlo"
"Diventi debole perché sai perfettamente quanto ogni singola parola sia vera! Io non dico stronzate, Federica!"
"Lo so! Non potrei mai ammettere il contrario, mamma" Sussurro con un filo di voce. Spero di non scoppiare a piangere, non potrei assolutamente sopportare un altro crollo. "Ti prego, smettiamola di parlarne. Sto per diventare pazza"
"Va bene, basta"
Mi lascio sfuggire un lieve sospiro, mentre un lieve formicolio mi pervade piano piano il viso, fermandosi proprio sulle labbra. Sono terribilmente agitata, e ho paura che possa scoppiare da un momento all'altro.
Riesco a trovare un pizzico di calma soltanto durante la notte, grazie soprattutto all'immenso silenzio che riempie la mia stanza in ogni singolo angolo. Rilasso il mio corpo piano piano, mentre lo lascio scivolare fra le lenzuola fresche e profumate.
La mattina successiva, mi sveglio alle sette, e nonostante la tensione che ci sia tra me e mia mamma, riusciamo comunque ad alleviarla lievemente, cercando di lasciar perdere la discussione di ieri sera. Parliamo poco e la maggior parte delle volte lo facciamo grazie a Matteo.
Un'ora dopo, sono costretta ad andare via; devo portare il mio bimbo al mare, come faccio praticamente tre volte a settimana già da diversi giorni.
Lo considero uno dei posti più tranquilli e sereni che esista, e ogni volta che metto piede su quella spiaggia, il mio corpo sembra ricevere una scia di calma interiore che quasi mi fa scoppiare a piangere.
La paura che possa incontrare Riccardo inizia a farsi viva, ma provo a cacciarla via. Fortunatamente ci riesco, e ringrazio il cielo per questo.
Fisso l'orizzonte con lo sguardo perso, osservando un punto fisso di esso ma con poca, pochissima cura. Non ne ho voglia.
L'unica cosa che riesce a catturare il mio sguardo con costanza è il volto del mio piccolo Matteo, che grazie a quei lievi raggi del sole mattutini assume una lucentezza diversa, quasi surreale. Sembra un piccolo e prezioso diamante. Davvero.
Mi siedo lentamente sulla sabbia, proprio a qualche metro dalla riva, continuando a pensare alle parole confuse ma reali di mia mamma.

'Vai da lui, digli che lo ami, facci l'amore, vivilo, perché è così che si fa per ottenere un pizzico di felicità.'

'Ricordati che la felicità non viene a cercarti, devi essere tu a trovarla, maledizione!'

"Dio mio, sto per diventare una pazza psicopatica. Te lo giuro, amore mio" Sbuffo, guardando mio figlio che si gode quella lieve aria di fine Giugno che accarezza dolcemente la sua pelle. La scena mi fa sorridere, e mentre lo sistemo meglio sulle mie gambe in modo che stia più comodo, sento la presenza di qualcuno proprio a qualche metro da me. Ne ho la certezza quando questa figura si siede proprio al mio fianco, lasciando scivolare le gambe sulla sabbia morbida.
Il cuore mi si blocca in gola quando noto due pozze celesti fissarmi intensamente, e a quel punto non posso fare altro che sorridere come una vera scema.

Ecco qui il secondo capitolo della giornata, spero vi piaccia.
Volevo spendere due paroline per ringraziarvi. Ringraziarvi per tutto ciò che state costruendo insieme a me, e per tutto l'affetto che mi regalate giorno dopo giorno anche attraverso uno schermo.
Siete parte di me, e sapere di farvi felici nel mio piccolo mi rende davvero contentissima. Sul serio🌹♥️
Vi auguro una buonanotte e ci risentiamo domani. Un bacio a tutte💫
-Roberta

Lo sbaglio migliore - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora