Due anni dopo.
Da due anni a questa parte, ogni singolo tassello della mia vita sembra essere posizionato in maniera perfetta, in modo da farmi assaporare quel pizzico di felicità.
La storia fra me e Riccardo va sempre meglio, e ad ogni giorno che passa, sento quanto sia sempre più intenso e incredibile il mio amore nei suoi confronti. Ci amiamo. Ci amiamo davvero immensamente.
Ma non parlo di quell'amore dolce, smielato o delicato, ma quell'amore disperato, nutrito e terribilmente passionale. Quell'amore che riesce ad entrarti anche nelle viscere, quell'amore che ti cresce e ti costruisce, quell'amore che ti fa sentire amata a protetta. Quell'amore unico e sconfinato.
E nonostante sia passato un po' di tempo dal nostro ritorno, noi non siamo cambiati proprio per niente. Tutto è rimasto assolutamente immutato.
L'unica cosa che è sul serio cambiata è il fatto che fra cinque mesi e mezzo saremo in quattro. Ebbene si, sono incinta! Siamo incinti!
Stiamo vivendo questa gravidanza tutti e tre insieme come se fossimo un'unica anima. A dirla tutta, quando ho scoperto di aspettare un bambino, sono rimasta un po' sorpresa a causa della notizia. Avrei voluto vivermi Matteo al cento per cento; in fondo ha solo due anni e per un altro po' di tempo, volevo essere totalmente sua, ma il destino ha voluto che la famiglia si allargasse adesso e va bene così. Diventare mamma per la seconda volta è sempre stato il mio sogno, ed è sempre stato il mio sogno anche avere una femminuccia. Fortunatamente, il cielo mi ha ascoltata, facendo crescere dentro di me una piccola donnina, che abbiamo deciso di chiamare Alice.
Riccardo è davvero felicissimo di questa cosa, fa quasi fatica a crederci e non smette di dirmelo neanche per un secondo.
E io? Io sono davvero incredula di averlo al mio fianco. Quasi non realizzo.
La nostra famiglia sarà formata da due principi e due principesse e credo proprio che non esista cosa più incredibile, vero?
"Mam-ma!" È proprio la voce di Matteo che riesce a riportarmi alla realtà, facendomi distogliere lo sguardo dalle pagine del mio libro preferito per poi poggiarlo sui suoi occhietti azzurri. Ogni volta che mi chiama, è davvero un'emozione unica. Sentirlo parlare mi riempie il cuore di gioia.
"Dimmi, amore"
Si avvicina a me, camminando sulla sabbia calda e premendo entrambe le manine contro le mie ginocchia nude.
Lo sfondo del mare alle sue spalle, disegnano la sua figura in maniera precisa, quasi come se fosse surreale. "Cosa succede, piccolo di mamma?" Gli domando dolcemente, accarezzando le sue dita, per poi far sollevare il suo corpicino. Il sole ci riscalda ogni singolo centimetro di pelle, riuscendo a renderci tre piccole stelline. Essere qui con il mio bimbo e Riccardo è una delle cose più belle e rilassanti del mondo intero. Questo è un posto davvero magico, non smetterò mai di dirlo. Prenderci almeno un giorno di riposo dal lavoro, dall'università e dalla solita quotidianità è proprio ciò che desideriamo.
"Acqua" Esclama teneramente, muovendo le sue labbra con dolcezza per farmi capire ulteriormente di voler il suo amico biberon.
Rido senza accorgermene, mentre gli lascio un bacino fra i suoi capelli lievemente arricciati a causa dell'acqua del mare. Gli sistemo il cappellino per evitare che il sole gli riscaldi la testolina e quando sto per sollevarmi per prendergli ciò che desidera, le braccia di Riccardo mi bloccano dolcemente. La mia pelle nuda e un po' abbronzata accarezzata dalle sue mani mi provoca una sensazione di puro calore dentro al cuore.
"Vado io, non ti affaticare" Mi sussurra a qualche centimetro di distanza. Il suo fiato mi accarezza il collo.
"Sono incinta, non malata"
"Non ho detto questo... tu non affaticarti comunque" Ribatte, lasciandomi un bacio sulle labbra, prima di stringere la manina di Matteo e guidarlo verso la borsa termica.
Io sospiro rumorosamente, sentendomi scema improvvisamente. Devo dire che le mie condizioni di salute non sono davvero ideali, per cui è abbastanza normale che lui si preoccupi. I fastidi continui della gravidanza e gli esami all'università mi stanno uccidendo, e di conseguenza, ogni occasione è buona per farmi riposare e farmi stare serena. "Tutto bene, amore mio?" Riccardo mi raggiunge qualche secondo dopo, appoggiando una mano sul mio fianco nudo. Mi pizzica dolcemente, rendendomi instabile sia fisicamente che mentalmente. È davvero magico l'effetto che mi provoca anche con una leggera carezza. Mi fa impazzire, maledizione.
"Si, tutto bene" Gli sorrido. Gli faccio segno di sedersi al mio fianco, permettendo al suo corpo di posizionarsi proprio sul telo male.
I suoi occhioni azzurri brillano intensamente, e mi prendo qualche secondo per poter osservare con precisione la perfetta sfumatura che riempie le sue iridi. Poi sposto lo sguardo sulla sua fronte, notando il ciuffo dei suoi capelli un po' umidi cadere con dolcezza su di essa.
"Come sei bella..." Mormora, fissandomi con un'intensità quasi magnetica. Le sue parole mi fanno sorridere, mi fanno sorridere come una scema.
"Bugiardo, smettila" Esclamo. Dalle sue labbra scappa una leggera risata, che coinvolge anche me l'istante successivo.
"Non sono bugiardo, lo penso davvero"
Io sospiro, mentre mi aggrappo a lui, appoggiando la testa sul suo petto. Adoro questa posizione. Riesco a sentire il suo cuore battere e sono sempre più convinta che questo suono sia uno dei suoni più belli del mondo. "E poi con questo pancione... con questo pancione, sei così sexy, cazzo" La sua frase viene seguita da un leggero mugolio e sottolineata dalla sua mano che si appoggia sulla mia pancia in un modo così terribilmente delicato che mi fa andare in confusione la testa.
"Ma finiscila, pervertito" Alzo gli occhi al cielo e gli colpisco la nuca, facendolo imprecare. Io scoppio in una fragorosa risata, che fa ridere anche Matteo. Nostro figlio sorride delicatamente, mettendo in mostra i suoi dentini bianchi e stringendo il suo biberon fra le dita. "Papà è scemo, vero?"
Ci guarda e continua a sorridere. Il mio cuore si scioglie all'improvviso. Sembra un piccolo angioletto. Il mio angioletto.
Nostro figlio annuisce, avvicinandosi a me e posizionandosi fra le mie gambe. Lancia uno sguardo alla mano del suo papà, ancora appoggiata sul mio lieve rigonfiamento.
Prima guarda me e poi Riccardo, come se ci avesse appena chiesto di poter sfiorare la sua sorellina. Io sorrido senza accorgermene, sentendo il mio cuore palpitare ad una velocità davvero incontrollata.
La sua piccola manina sfiora una piccola parte del mio piccolo pancione, con l'obiettivo di toccare la piccola principessa che vive dentro di me.
"Chi c'è qui dentro, amore?" Gli domando teneramente, guardandolo.
"Alice" Pronuncia il nome della sua sorellina in un modo estremamente tenero, che mi fa esplodere anche l'anima.
"Dalle un bacino, piccolo di papà. Le farà piacere" Lo incita Riccardo. È importante che lui instauri già ora un rapporto con la sorellina, che verrà al mondo fra qualche mese. Sono certa che sarà tutto più semplice.
Lui lo osserva, un attimo prima di abbassare il capo e poggiare le sue piccole labbra sulla mia pelle. La cosa che mi fa sorridere ancora di più è la scena che mi si presenta di fronte il secondo dopo: poggia il suo biberon sul telo, un attimo prima di baciare nuovamente sua sorella e accarezzarla con le punte delle dita con molta più intensità. Non le regala uno o due baci, ma tanti, tantissimi.
L'amore che riempie i nostri cuori è davvero immenso, e il merito è solo ed esclusivamente dei nostri figli, che lo curano giorno dopo giorno come un piccolo fiore.
"Ti voglio bene" Queste tre parole escono dalla bocca di Matteo all'improvviso, facendoci sfiorare il cielo improvvisamente.
È la prima volta che lo dice, e penso che non esista nessuna definizione corretta per poter definire questo momento. Adoro questi piccoli istanti e adoro ancora di più viverli con questa intensità.-1.
Pronti per il gran finale?😏♥️
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...