"Posso chiederti una cosa?" Gli sussurro a Riccardo a bassa voce. Sollevo il capo tanto quanto basta per poterlo guardare negli occhi, e quando lo faccio, l'azzurro intenso delle sue iridi mi travolge come se fosse un'onda del mare.
Riesco a sentire i suoi muscoli diventare tesi all'improvviso e posso capire quanto sia alto quel leggero velo di ansia che pervade ogni singolo centimetro del suo corpo.
"Certo, cosa?"
"Perché hai fatto l'amore con me?" Queste parole mi escono in un basso e trasparente sussurro e non posso non notare quel lieve strato di confusione che inizia a pervadere il suo viso. Si solleva lentamente, diminuendo la presa sui miei fianchi fino a farla sciogliere del tutto.
"Perché mi fai questa domanda?" Incrocia i nostri sguardi, causandomi una scia di pelle d'oca all'istante.
"Non chiedermi il perché, rispondi e basta" Lui sospira molto docilmente, forse per rilassarsi almeno un po'.
"Perché ho fatto l'amore con te? Beh, perché lo volevo, lo desideravo, non credi? Una cosa non si fa se non la desideri sul serio" Risponde calmo, non incontrando nessun tipo di problema. Poi continua "Ho iniziato a volerti da quando ti ho conosciuta. Ho cercato di resistere tante, troppe volte, ma oggi sono crollato. Siamo crollati"
"Lo so"
"Ti sei pentita di averlo fatto?" Chiede. Riesco a notare una lieve scia di tristezza riempire il suo viso e la cosa fa rattristare anche me.
"Dio, no! Come diavolo ti viene in mente? Lo rifarei altre mille volte" La mia mano prende l'iniziativa di poggiarsi sulla sua guancia, con l'obiettivo di lasciargli una piccola carezza. Riesco a rassicurarlo sia con lo sguardo che con i gesti e la cosa mi rincuora davvero parecchio. "Avevo soltanto tanta voglia di saperlo. Tutto qui"
"Dopo il sesso divento terribilmente instabile, penso che sia alquanto normale che io abbia avuto una reazione del genere alla tua domanda" Mi sporgo verso la sua direzione e gli lascio un veloce bacio al di sotto delle labbra. Lo sento sospirare dolcemente, e alla sua reazione mi scappa un piccolo sorriso.
"Non è un problema grave... tranquillo"
Le sue braccia mi stringono, riuscendo a farmi sentire al riparo da tutto.
"Mi dai un bacio?" Chiede teneramente. Io scoppio a vivere all'istante, facendo incrociare i nostri occhi che esplodono come sempre, all'improvviso.
Quando mi avvicino alle sue labbra per unirle alle mie lo faccio lentamente, sfiorandole con dolcezza per poi allontanarmi. Faccio questo giochino per qualche secondo, facendolo soffrire ad ogni singolo movimento.
Lui pressa il mio corpo contro il suo petto, e stanco di aspettare, mi bacia violentemente. Mi prende le labbra come se dovesse mangiarle, succhiandole tante, troppe volte, proprio come si fa quando si gusta qualche cibo che ami.
In questo bacio riesco a cogliere solo tanta voglia di viversi, di lasciarsi andare e di mandare al diavolo tutto quanto.
Le sue mani si posizionano proprio sul mio bacino, sollevandomi soltanto per sistemarmi sulle sue gambe nude, ma comunque coperte dal leggero lenzuolo. Ogni piccolo atomo del mio corpo sembra scoppiare e lui ne è la causa.
Solleva la mia maglia soltanto per accarezzarmi la pelle, e la cosa mi fa letteralmente andare fuori di testa. Fuori di me. Adoro le sue carezze, sono dannatamente intense e bellissime.
"Mi hai chiesto un bacio, ma mi stai praticamente mangiando" Borbotto contro le sue labbra piene, stringendo il suo viso con dolcezza.
Lui continua a stuzzicare le mie labbra, sfiorandole con quel pizzico di passione che solo lui possiede.
"È per una buona causa. Ho fame, e prima che arrivi la pizza, devo assolutamente divorare qualcosa" Sibila contro la mia pelle. Queste sue parole mi mandano in estasi, prima piano e poi sempre più velocemente.
"Dovrei ritenermi fortunata?" Chiedo. La sua bocca si scontra con il mio collo, che pizzica con i denti come se fossi la sua preda.
"Beh, dovresti..." Fa slittare la lingua lungo il mio petto, abbassando quella dannata magliettina che in questo momento vorrei non avere. Eccoci di nuovo... pazzi e vogliosi come se fossimo due adolescenti.
"Probabilmente lo sono"
"Oh si..."
Ci rotoliamo sul letto e nel momento in cui me lo ritrovo addosso, spalanco le gambe per farlo piazzare fra di esse. Sapere di avere il suo corpo nudo sopra di me, mi fa gemere dolcemente. "Abbiamo ancora diversi minuti di tempo... ti va di perdere qualche altra caloria insieme a me?" La sua domanda sciocca mi fa scoppiare a ridere.
"Cosa intendi?"
Sul suo viso si dipinge un'espressione divertita e quando si china verso il mio orecchio per continuare il suo discorso, mi scappa un leggero risolino. Il suo fiato caldo ed intenso mi soffia sulla pelle intensamente, facendomi scoppiare come una piccola bolla di sapone.
"Te lo dico in altre parole?" Sussurra con un pizzico di malizia.
"Si, grazie" Ho già capito tutto, ma stuzzicarlo un po' mi diverte da matti. Amo vederlo sorridere e amo anche vederlo in difficoltà.
"Ti va di rifare l'amore con me in questo letto, Federica Carta?" Ecco, veloce e indolore.
"Umh, e va bene..." Mugolo con un sorriso. L'eccitazione mi scorre nelle vene come fosse sangue, e so perfettamente quanto anche lui provi la medesima cosa.
"Ottima scelta, bambolina" Risponde, baciandondo di scatto le mie labbra, già tremanti da qualche secondo.
"Adoro quando mi chiami così"
"Lo so, e lo faccio proprio per questo motivo" Si solleva soltanto di pochi centimetri, soltanto per far scivolare i miei pantaloni giù per le mie gambe setose e morbide. I miei occhi catturano la sua nudità, e mi sento arrossire all'istante.
Lo spingo verso di me soltanto per lasciargli l'ennesimo bacio sulle labbra, e nel momento in cui le nostre intimità si sfiorano, una fitta di piacere mi pervade ogni centimetro dell'anima. A separarci c'è ancora il mio intimo, e in questo momento vorrei soltanto farlo sparire senza troppi complimenti. Dico sul serio.
Lui sembra leggermi nel pensiero e nel preciso istante in cui le sue dita si fanno spazio attraverso il leggero tessuto, il suono improvviso del campanello ci fa letteralmente ghiacciare nel posto. Si respira tanta tensione, posso tranquillamente notarlo senza nessun problema.
"Cazzo" Dalla sua bocca scappa un'imprecazione, l'ennesima di questa giornata.
"Mi sa che il fattorino ha anticipato il suo arrivo" Rido io, appoggiando entrambe le mani sulle sue spalle per allontanarlo e riuscire a scappare via dalla sua presa.
"Mannaggia a lui, ho un'erezione immensa" Brontola confuso, mentre si solleva per indossare i boxer. Io lo seguo, facendo scorrere i pantaloni lungo le mie gambe.
"Provvederemo dopo" Lui mi guarda, sospirando dolcemente e sedendosi sul letto, un po' sconfortato e terribilmente incazzato. Onestamente non lo biasimo.
Sospiro frustrata e raggiungo l'ingresso, aprendo la porta con poca, pochissima voglia di intraprendere una conversazione con qualcuno. Vorrei soltanto tornare a letto con Riccardo e continuare a fare ciò che stavamo facendo.
Non appena schiudo quel dannato pezzo di legno, faccio fatica a credere a cosa, o meglio dire a chi, mi ritrovo di fronte.
"Sorpresa!"
"Mamma? Papà?"Ansia?😈
A domani, bimbe. Buona serata♥️
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...