Riccardo.
Guardare Federica è sempre stata la cosa più bella del mondo, ma mentre stringe Matteo fra le braccia lo è ancora di più.
Lo accarezza, lo coccola, lo protegge, lo bacia, e gli sorride. Fa tutto questo con una dolcezza immensa che mi riempie il cuore ad ogni secondo che passa.
Lui si gode ogni singola attenzione della sua mamma, bevendo il latte dal suo seno. Sono i perfetti protagonisti di un quadro e giuro che vorrei fotografarli soltanto per far vedere ad entrambi quanto sia sconfinata la bellezza che possiedono. Loro due insieme riescono a dar vita ad uno spettacolo davvero meraviglioso, che potrei quasi definire surreale.
"Impiega molto tempo per ogni poppata?" Le chiedo a Federica non appena termino di asciugarmi la camicia con il phon. Mi siedo proprio al suo fianco, non smettendo di guardarla neanche per un secondo. Distogliere lo sguardo dal suo viso è davvero difficile, forse più difficile del previsto.
"Circa un quarto d'ora" Mi risponde, guardandomi per un istante. Poi abbassa lo sguardo verso il suo piccolino, accarezzando la sua guancia con dolcezza.
"Provi dolore?" Sussurro a bassa voce. Dall'espressione che riempie il suo viso posso tranquillamente notare di no, ma dover intraprendere una conversazione con lei è tutto ciò che desidero in questo preciso momento. Ho bisogno di sentire la sua voce, ho bisogno che mi racconti le cose e che mi guardi negli occhi ad ogni singola parola sussurrata.
"No, nel complesso è una bella sensazione. Le prime volte sono state lievemente doloranti, ma adesso no... avviene tutto in maniera naturale e ogni volta che lo osservo bere il latte è un'immagine davvero incredibile" I suoi occhi brillano tremendamente, facendomi percepire quanto sia felice di tutto ciò. "Ogni volta provo sempre le stesse emozioni. Mi sento quasi onnipotente e indispensabile per lui... è così piccolo, eppure è pronto a diventare grande grazie al mio latte, grazie a ciò che gli dono io. Quando lo appoggio al petto, si crea una complicità che accade soltanto fra noi due. Nessuno potrebbe, in qualche modo, spezzare del tutto, ciò che che ci lega" Si prende un secondo per respirare e poi continua. "Sono fortunata ad allattare una cosina così piccola. Davvero. E non è solo una bella emozione dal punto di vista materno, ma anche dal punto di vista fisico"
"Non ho capito... perché dovrebbe esserlo?" Chiedo curioso, preso totalmente dal suo discorso. È così poetica, ma so che ogni sua singola parola sia veramente reale sotto tanti punti di vista.
"Perché ogni volta che ciuccia inizio a sentirmi un po' più libera rispetto prima. Allevia ogni mio fastidio al seno e provo una sensazione di puro sollievo. È davvero gradevole e necessaria, non saprei davvero spiegare la sensazione con le parole"
"Credo di aver capito" Affermo grattandomi la nuca lievemente. Lei sorride, accarezzando dolcemente la manina di Matteo, che è totalmente aperta sulla sua tetta.
Rivedere una parte così intima del suo corpo è davvero una cosa particolare e bellissima, e nonostante tutto, l'effetto che mi fa è sempre lo stesso, indipendentemente da tutto. Giuro.
"Fede? Posso farti una domanda?" Mormoro a bassa voce, guardandola negli occhi per un istante.
"Dimmi"
"Cosa mi dici del padre di Matteo? Non viene a vedere il suo bimbo ogni tanto?"
Non so perché le sto chiedendo una cosa del genere, ma ho bisogno di sapere quale sia la situazione con questo ragazzo.
La cosa che richiama immediatamente il mio sguardo è proprio il cambiamento del suo colorito: diventa pallida all'improvviso, e penso proprio che non sia stata una buona idea tirare in ballo questo argomento. Temo che l'assenza del padre di Matteo sia il motivo di questa sua tristezza, e posso immaginare quanto sia grande e terribile il dolore che prova quotidianamente.
"Si... ma non sempre, Riccardo. Il bimbo è piccolo, e ha bisogno di stare costantemente con me"
"Lo ami ancora?" Glielo chiedo senza preavviso, e penso che sia stata la decisione giusta. Pensare molto ad una determinata cosa non è mai stato positivo.
Solleva lo sguardo soltanto per incrociarlo al mio, e non posso non notare quel lieve luccichio che riempie le sue iridi castane e davvero bellissime.
"Non lo so, forse non siamo mai stati niente di intenso. Siamo finiti troppo in fretta..." Queste parole le sussurra a bassa voce, riuscendo a far tremare ogni singola corda del mio cuore.
"Però avete creato qualcosa di veramente bellissimo, Fede. Davvero" Le regalo un sorriso, indicando Matteo che continua a bere il suo latte con una dolcezza incredibile.
"Questo bambino è la cosa più bella della mia vita, te lo giuro" L'emozione prende il sopravvento sul suo viso e quella lieve luce che lo riempie ne è la prova.
"Lo so, posso notarlo" Rispondo. "E mi dispiace che tu debba affrontare ogni cosa da sola, non ti meriti tutto questo"
"Lui c'è... ma purtroppo non sempre" Non riesce a guardarmi negli occhi e questa cosa un po' mi rende davvero triste. È un dettaglio negativo.
"Lo vorresti al tuo fianco, vero?"
Lei sospira, prima di staccare Matteo dal suo seno e tamponare gli angoli delle sue labbra con un leggero fazzolettino di carta. Si sistema il reggiseno con delicatezza, facendo attenzione a non farsi male.
"Possiamo smetterla di parlarne, per piacere?" Mormora, picchiettando le dita sulla piccola schiena del suo bimbo per farlo digerire.
Io annuisco dolcemente, non riuscendo a dire nient'altro. La osservo mentre, dopo qualche secondo, lo sistema sulla sdraietta a dondolo, lasciandogli un dolce bacio proprio sua fronte.
Poi si allontana dal tavolo, avanzando verso i fornelli e appoggiando entrambe le mani proprio sul bordo della cucina, sospirando intensamente, un po' scossa. Rimane a fissare un punto indefinito proprio di fronte a lei, non sapendo minimamente come gestire questa situazione che si è appena creata fra di noi. Ho fatto davvero malissimo a salire a casa sua, entrambi siamo estremamente fragili e anche scambiarci una semplice parolina è diventato più difficile del previsto. "È tutto così complicato, cazzo!" È lei a spezzare questo silenzio con quest'improvvisa esclamazione, che mi fa sollevare dalla sedia come se fossi appena stato punto sul sedere.
"Cosa? Cos'è complicato, Federica?" Le domando, raggiungendola a passi rapidi.
"Se te lo dicessi, non capiresti"
"Non lo saprai mai, Fede. Hai bisogno di parlare con qualcuno e voglio che quel qualcuno sia io"
"No, non insistere. Non voglio parlarne"
Il secondo dopo, mi catapulto verso di lei, pressando il mio corpo contro il suo e intrappolandola contro il bancone della cucina con un unico movimento. Lei sussulta, ma non si dimena, anzi, mi stringe le mani, incrociandole alle sue.
"Parlami o ti bacio." Chiarisco a qualche centimetro dalle sue labbra. Ogni singola parte del suo corpo trema e posso perfettamente notarlo grazie a questo lieve contatto che ci lega.
"Non è una buona idea, ci sono i miei di là"
"Non mi frega. Ne ho bisogno e voglio farlo" Continuo senza nessun problema. Il cuore mi guizza in gola velocemente, facendomi perdere il respiro senza preavviso. Non riesco a trovare un pizzico di stabilità e posso immediatamente notare quanto la cosa sia dannatamente reciproca. "Dio, quanto ti voglio, Fede... ti voglio esattamente come il primo giorno che ci siamo incontrati"
Le mie mani si appoggiano sui suoi fianchi, mentre le sue scivolano lungo i miei capelli. I suoi respiri diventano irregolari e pesanti improvvisamente, e mentre la spingo ancora contro il bancone della cucina, lei sospira contro le mie labbra.
"Non voglio cedere"
"Ti prego..."
Io mi avvicino, lei si allontana, ma non mi arrendo, infatti lascio che le mie labbra sfiorano il profilo della sua mandibola con delicatezza.
"Per cosa mi preghi?" Mi guarda, si lecca le labbra, respira, trema e mi guarda di nuovo. Siamo arrivati ad un limite ed è troppo tardi per tornare indietro.
"Per tutto... baciami, torna da me, stringimi, facciamo l'amore... tutto ciò che vuoi, ma non lasciare che tutto si frantumi di nuovo. Lascia perdere ogni cosa, compreso il tuo ex e amami. Perché so perfettamente che mi ami ancora... proprio come ti amo io."
"Riccardo..."
Accarezzo i suoi capelli con una dolcezza incredibile, tirandoli all'indietro con un veloce movimento.
"Shhh, basta parlare. Basta. L'hai già fatto per troppo tempo"Ottimo ottimo😏😏
Scusate per il ritardo, ma è stata una giornata pesante.
Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo. Intenso, vero?🔥
Buona serata a tutte♥️
-Roberta
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
Fiksi PenggemarFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...