Capitolo 25.

961 50 9
                                    

L'unica cosa che riesco a sentire all'interno di questa stanza sono soltanto i miei respiri irregolari e i lievi sospiri che scappano con delicatezza dalle labbra arrossate di Riccardo. Non faccio altro che guardarlo, notando quel luccichio di pura eccitazione che riempie i suoi bellissimi occhi azzurri. "Spogliati e smettila di farmi aspettare" Mormoro a bassa voce, un po' impaziente di sentirlo.
Lui fa scivolare il suo sguardo su tutto il mio corpo nudo soffermandosi sui seni lievemente arrossati a causa dei suoi intensi baci.
"Perché tutta questa impazienza, Carta?" Il modo in cui pronuncia il mio cognome, mi fa letteralmente morire. Su ogni singola lettera, le sue labbra si schiudono in una maniera davvero impossibile da spiegare. Probabilmente se dovessi farlo, scriverei un'intera pagina soltanto su questo. Ha uno sguardo davvero intenso, che riesce a perforarmi anche l'anima.
"Ho aspettato per troppo tempo" Rispondo immediatamente. Anche parlare mi risulta difficile.
"È stata colpa tua"
"Lo so..."
"Mi vuoi, vero?" Si china di nuovo verso di me, posizionandosi fra le mie gambe nude. Sfrega la punta del naso contro il mio seno, sfiorando la mia pelle che a causa di questo contatto rabbrividisce all'istante.
"Si, più di qualsiasi altra cosa... più di qualsiasi altra cosa" Ripeto. Sembro davvero impazzita, ma credo sia tutto abbastanza normale.
"Sei davvero una pervertita"
"Non sono una pervertita" Mi difendo, fingendomi offesa. È lui che accende questo mio lato, io non sono così.
"E come ti definiresti?"
Stanca e un po' scocciata di questo strano giochetto di battutine, mi sollevo, tenendomi sui gomiti soltanto per rimane in equilibrio. Lo guardo alzando il capo verso la sua direzione, notando la sua erezione intrappolata all'interno di quei dannati pantaloni di puro cotone. Il suo sguardo mi osserva. Mi osserva con precisione. Con un'immensa precisione, aggiungerei.
Prima che lui possa dirmi qualsiasi altra cosa, intrufolo la mano proprio all'interno dei suoi pantaloni, sfiorando la sua lunghezza con le punte delle dita attraverso i boxer. Un gemito strozzato gli scappa dalle labbra e sorrido soddisfatta della sua reazione. "E tu, Riccardo? Tu come mi definiresti?"
"Una cazzo... di provocatrice" Fa fatica a parlare e la cosa mi fa sogghignare. "Dio mio, non fermarti"
Invece, faccio tutto il contrario. Cesso i miei movimenti e lascio scivolare le mani sull'orlo dei suoi pantaloni, tirandoli giù insieme ai boxer, forse con poca delicatezza. "Ti avevo detto di non fermarti"
"Smettila di parlare"
Un lieve calore mi pervade quando lo vedo completamente nudo di fronte a me. Dio, è così bello.
Getta i suoi ultimi indumenti in un punto della stanza che non riesco a vedere, prima di allungare il braccio verso il comodino. "Un preservativo"
"Stavo giusto prendendo questo"
"Efficente il ragazzo" Lo prendo in giro, guardandolo mentre afferra la bustina argentata e la strappa con i denti.
"Hai mai avuto dubbi?"
"Soltanto qualcuno" Affermo, con un sorrisino. "Oddio, sta succedendo sul serio?" Sono ancora incredula. Sul serio.
"Si, smettila di parlare, Federica" Esclama, rigirandomi le medesime parole dette da me qualche minuto prima. Io sospiro e poi alzo gli occhi al cielo, facendolo sogghignare sotto ai baffi.
Lo osservo mentre, con una certa cura e delicatezza, fa scivolare il preservativo lungo la sua lunghezza, e poi mi guarda, inchiodando le nostre iridi come se dovessero sciogliersi.
Probabilmente succederà qualcosa che ci farà crollare interamente all'improvviso, ma ho un reale bisogno che tutto questo accada sul serio. Siamo due ragazzi, e abbiamo bisogno di seguire l'istinto. Tutto qui. Non so cosa siamo in questo momento, ma non voglio saperlo. Non adesso almeno. Non voglio rovinare questo momento per nessuna ragione al mondo.
Ogni mio pensiero viene eliminato quando il suo corpo nudo si posiziona proprio sul mio, facendo una lieve pressione sulle mie gambe per sistemarsi meglio. Con un veloce movimento, posa le sue labbra nuovamente sulle mie, baciandomi con più foga rispetto prima.
Mentre stuzzica la mia lingua, le sue mani si fanno strada sul mio ginocchio, accarezzandolo dolcemente. Respira a fatica quando, con una spinta secca, entra in me.
Avverto un lieve dolore immediatamente, ma cerco di ignorarlo, inarcando la schiena contro il materasso soltanto per aumentare questo nostro contatto.
"Cazzo, finalmente..."
"Odio le parolacce quando si fa l'amore..."
"Che cosa vuoi sentire? Soltanto frasi dolci?" Mi chiede, prendendomi chiaramente in giro. Il fatto che riusciamo a stuzzicarci anche in un momento così intimo, mi fa sorridere.
"No, nulla di tutto ciò. Goditi il momento e basta"
"Mmh, quanto sei profonda con queste frasi" Mugola, muovendo dolcemente i fianchi contro di me, andando incredibilmente a fondo. Santa Pace, è stupendo.
"Ti prego, non dire nulla" Sono troppo in estasi per poter rispondere a queste sue sciocchezze. Emette un piccolo gemito sulle mie labbra, mentre stringe le mie mani e inizia a muoversi un po' più veloce. "Riccardo..."
"Si?"
"Non smettere"
"Oh no... giuro che non lo farò, Carta"
Il mio corpo sta andando letteralmente a fuoco. Ogni sensazione che mi attraversa è sempre più intensa e bellissima.
Non avrei mai pensato di provare qualcosa di così forte nei confronti di Riccardo, eppure siamo qui... in camera sua, a fare l'amore con un'alchimia che forse non abbiamo mai avuto da quando ci conosciamo. È davvero strano, vero? È strano ma al tempo stesso anche stupefacente.
Adesso non avverto più nessun tipo di dolore mentre si muove, ma solo tante piccole fitte di piacere, che Riccardo mi sta regalando ad ogni sua singola spinta. "Fede..."
Il tono della sua voce riesce perfettamente a farmi capire che sta per arrivare al limite, così cerco di rilassarmi, stringendo le mie pareti attorno a lui. Siamo terribilmente disordinati, impazienti di arrivare al culmine.
I suoi movimenti si fanno più veloci, i miei gemiti più intensi e i nostri corpi più affiatati. Un velo di sudore ricopre la sua fronte e amo tutto questo. Sudato è ancora più sexy. Gli afferro i capelli con le mani, stringendo le sue ciocche con forza, prima di baciare le sue labbra dolcemente. "Ci sono quasi"
Riesco a sussurrargli un 'anche io' seguito da un ansito tutt'altro che silenzioso. Raggiungiamo l'orgasmo nello stesso momento, mentre lui si accascia su di me, completamente privo di forza. Io appoggio il mento sulla sua spalla, cercando di riprendere fiato il più velocemente possibile.
Mi bacia la testa dolcemente, prima di sollevare il bacino e uscire da me. "Credo che sia stato il miglior sesso della mia vita" Esclama con un sorriso, posizionandosi proprio al mio fianco.
Elimina il preservativo e mi guarda, ancora con il respiro un po' irregolare. Io ridacchio, mentre mi accuccio su di lui.
"Smettila, scemo"
Lui mi stringe a sé, ridendo sonoramente e riuscendo a farmi sentire il suo cuore battere ad una velocità davvero immensa. Io chiudo gli occhi lentamente, vivendo ogni istante di questo nostro momento.
Se qualcuno mi chiedesse dove vorrei essere in questo momento, sceglierei proprio qui. Non vorrei essere in un altro luogo, se non qui. Se non con lui.
Non perché abbiamo appena fatto l'amore, ma perché amo questa forte intimità che si è appena creata tra di noi. Penso sia la cosa più bella di queste ultime ore. Forse, anche di questa vita.

E ce l'abbiamo fatta!🔥
Spero che questo capitolo vi piaccia. Buon pomeriggio a tutte♥️
-Roberta

Lo sbaglio migliore - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora