Riccardo.
"Può sembrare incredibile, ma i-io credo di non amarti più come prima..."
Una scossa improvvisa mi pervade il corpo senza che io possa realmente rendermene conto. Il mio cuore diventa piccolo piccolo e smette di battere all'istante. Vorrei che si trattasse di uno stupido scherzo, di un giochino idiota che mette in atto soltanto per potermi urlare che il suo amore nei miei confronti non farà altro che crescere ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo di più.
Non credo minimamente a ciò che mi ha appena sussurrato. No, non può essere vero. È soltanto esausta di questa situazione e di questa maledetta distanza. Federica non smetterà di amarmi, come io non smetterò mai di amare lei. La mia piccola grande donna.
"C-che cosa stai dicendo? Sei matta?" Non riesco a rimanere lucido e la voce mi esce frivola, piccola e poco intensa. Non realizzo, non realizzo assolutamente e molto probabilmente non lo farò mai.
Improvvisamente mi sento come se la mia vita si fosse trasformata in un immenso incubo davvero irrisolvibile. Spiegare a parole ciò che si sta per schiantare dentro al mio cuore è davvero difficile, per cui preferisco rimanere in assoluto silenzio. Penso sia la cosa più corretta da fare.
"No, purtroppo lo penso davvero. E mi dispiace davvero da morire"
"È stata colpa mia? Ho fatto o detto qualcosa di sbagliato? Ti ho ferita? Ti ho fatta piangere?" Inizio a sentire un pizzico di dolore farsi spazio dentro di me, e per un attimo mi rendo conto forse, di aver sbagliato tutto.
"La colpa non è di nessuno, Riccardo. Mettitelo in testa" Mi risponde prontamente. Anche lei fa fatica a parlare e questo piccolo dettaglio, riesco perfettamente a percepirlo a causa della sua voce poco ferma e anche un po' trasparente. "Ma io sono stanca di stare così, e a causa di ciò, ho smesso di credere a tutto, promesse comprese" L'ennesimo taglio sulla pelle. Sentirle dire queste cose mi fa male, mi causa un intenso bruciore al cuore che purtroppo, non riesco a bloccare in nessun modo. "Siamo troppo distanti per continuare ad andare avanti. E il fatto che non si sappia ancora una data di un tuo possibile ritorno, non fa altro che distruggermi di più!" Questa volta alza un po' la voce, riuscendo a farmi tremare anche l'anima.
"Saranno altri sette o otto mesi, non di più, Fede"
"Non posso continuare in questo modo. Non possiamo continuare in questo modo. Non posso per sempre aspettare una tua chiamata, un tuo messaggio, che non arriverà mai. Non posso convivere per tutti questi mesi con la voglia di sentirti e la paura di disturbarti. Non voglio continuare a vivere in questo modo. Non più. Capisci ciò che voglio dire?"
L'ennesima scossa mi fa letteralmente sussultare, provocandomi una scarica di rabbia che riesce a farmi vacillare ogni singolo centimetro dell'anima.
"Queste sono solo cazzate, Federica! Tu non mi ami più e me l'hai appena detto. È inutile che continui a raccontarmi tutte queste immense balle. Stai rendendo molto più difficile la situazione!" Sbotto. La mia fragilità sta prendendo il sopravvento, e purtroppo non riesco a fermarla in nessun modo. Vorrei letteralmente averla qui di fronte per capire se ciò che dice lo pensa davvero, e se così non fosse, la prenderei anche contro la prima porta che troverei, per farmi urlare in una maniera tutt'altro che calma quanto sia immenso l'amore che prova per me. Ci farei l'amore, perché la verità si dice soltanto in quei momenti.
"Riccardo io-"
"No, maledizione! Come cazzo fai a dirmi una cosa del genere? Io ti amo esattamente come il primo giorno, se non di più! E nonostante io sia dall'altra parte del mondo, a differenza tua, sono sempre stato certo di una cosa: voglio te! Voglio te, Federica! E ti vorrò per tutta la vita! Porca troia!" La mia mano colpisce il materasso con poca delicatezza, prima di essere seppellita fra le diverse lenzuola. Mi lagno, prima di cacciare la testa all'indietro e sperare che questo maledetto momento finisca presto. Mi sto distruggendo. "Sei la donna più importante della mia vita, e so per certo che non manderai a fanculo ciò che abbiamo costruito fino ad oggi" Le lacrime iniziano a farsi vive e per un attimo penso che non ci sia prova più sincera di questa. La amo, la amo sul serio. Come non ho mai amato nessun'altra, potrei giurarlo davanti a Dio. La amo così tanto, che le donerei davvero la mia vita pur di vederla felice, pur di vederla sorridere, pur di vederla con un'anima serena e pura.
"Ti prego... non odiarmi" Sussurra soltanto questo, prima che un lieve singhiozzo scappi dalla sua bocca. Un brivido mi pervade la schiena all'istante.
"Dannazione a me! No che non ti odio, non lo farei mai! Anzi, ti amo! Ti amo ancora di più. Ma odio ciò che stai dicendo in questo momento! Non sembri più tu. Sei cambiata, Federica. Sei cambiata terribilmente e odio questa cosa. Cosa diavolo ti sta succedendo?" Una piccola lacrima mi riga la guancia, ma io la caccio via all'istante, odiando i miei dannati sentimenti che stanno piano piano prendendo il sopravvento. Ho pianto poche volte nella mia vita, forse tre, ma ero ancora un bambino. Un bambino che odiava essere il protagonista delle cose sbagliate.
Una volta ho pianto perché mi ero sbucciato le ginocchia cadendo dalla bici, un'altra volta perché un mio compagno di scuola mi aveva rubato la penna che mi aveva regalato nonna, e un'altra volta perché mia madre mi aveva obbligato ad andare ad una cena con dei suoi amici. Motivi futili e poco normali.
Ma nessun dolore passato può davvero essere paragonato a ciò che sto provando adesso. Sto per perdere Federica, sto per perdere la donna che amo, e probabilmente non esiste una descrizione accurata, che possa, in qualche modo, spiegare ciò che sto provando in questo istante.
"Niente, Riccardo. Sono esausta, sono solo esusta di tutto ciò che succede nelle nostre vite in questi ultimi due mesi! Tutto qui!"
Segue un attimo di silenzio. Un silenzio immenso che non riesco assolutamente a decifrare, nonostante tutta la forza e la determinazione che io possa avere dentro di me.
"C'è un altro ragazzo?" Glielo chiedo a bassa voce, rompendo del tutto questa corazza di paura che mi riempiva già da un po'. La sento sospirare, fin quando la sua voce dolce e delicata spezzi del tutto ogni mio pensiero.
"Dio, no! Non pensarlo neanche. Ma come cavolo ti viene in mente?"
"Non lo so, ma penso che sia assolutamente normale che io te lo chieda, non credi? Mi hai appena detto di non amarmi più come una volta" Faccio spallucce, tranquillo. La tristezza sembra archiviarsi per qualche secondo, lasciando spazio ad un'infinita quantità di rabbia che non riesco a bloccare in nessun modo. Penso che questa delusione mischiata all'amore che provo per lei, sia una delle cose più intense e potenti che io possa aver mai provato. Dico sul serio.
"Si, penso proprio che lo sia. Assolutamente"
"Possiamo semplicemente riparlarne?" Chiedo retoricamente, sperando con tutta la semplicità del mondo, che lei cambi questo pensiero, che mi ami proprio come una volta e che ritorni la Fede di cui mi sono innamorato più di un anno fa. Chiedo troppo, vero?
"Perché vuoi farlo? Vuoi distruggerci ancora di più?"
Io sospiro lentamente, mentre la sento tremare attraverso il telefono. Questa sua reazione mi fa immediatamente capire quanto non sia sincera. Sta mentendo, anche lei sta male e tutto questo non ha alcun senso.
"Perché non vuoi realmente dirmi cosa ti sta succedendo e la smetti di inventarti cazzate?" Mi lascio sfuggire un piccolo sospiro, mentre tiro i miei capelli all'indietro con le punte delle dita.
"Non sono cazzate, è esattamente ciò che provo, ciò che sento"
"Io fatico a crederci, Fede. Non è possibile, veramente" Sussurro con un filo di voce. Non riesco a dire nient'altro. Nonostante io ci provi un paio di volte, non riesco.
Per dieci secondi non parliamo. Sia io che lei, ci abbandoniamo al silenzio per la seconda volta. Dall'altra parte, non riesco a percepire nessun rumore. Poi una parola, breve, coincisa, dolorosa, che riesce perfettamente ad eliminare quel pizzico di speranza che possedevo.
"Perdonami" Mi sussurra solo questo. L'istante dopo, Federica chiude la chiamata... e anche la nostra storia.
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...