Capitolo 24.

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Gli occhi celesti di Riccardo riescono ad eliminare in meno di un secondo quel leggero velo di imbarazzo e confusione che mi ricopre ogni singolo angolo del corpo. Mi guarda, mi fissa, mi ammira, e lo fa in silenzio, come se al mio posto ci fosse una regina che esige soltanto tanta calma. Fa fatica a parlare e la causa di tutto ciò sono io. Posso vederlo. È confuso e non sa cosa fare. Siamo a qualche metro di distanza, ma lo sento ad un millimetro da me.
Mezza nuda, distrutta, con il respiro pesante e il cuore a mille, curvo il capo verso destra, sperando con tutta me stessa di potergli dare una scossa o qualcosa del genere.
La verità è che stiamo cedendo, e questa ne è la prova.
Poi arriva la sua voce, calda e dolce a riscaldarmi, ma solo dopo qualche minuto di purissimo silenzio.
"S-sei bellissima" Dice solo questo, riuscendo a farmi perdere la testa. Me l'ha detto diverse volte, ma questa volta temo che sia tutto diverso.
"Grazie" Gli rispondo io a bassa voce, pizzicandomi le dita molto ritmicamente. "Dammi le magliette, così avvio il lavaggio" Mi avvicino per afferrare i diversi indumenti, facendo scivolare le mie braccia proprio sui fianchi. I suoi occhi si proiettano proprio sul reggiseno che indosso, riuscendo perfettamente a far infiammare la pelle che mi rimane scoperta. È un semplice intimo nero in pizzo con un piccolo fiocchetto di raso posizionato proprio al centro. La delicatezza l'ha attirato, ne sono certa.
Dovrei imbarazzarmi a causa del modo in cui mi sta guardando, ma non lo faccio, anzi, tutto il contrario, amo essere guardata con quest'intensità.
I nostri occhi sono perfettamente incrociati. Si stuzzicano, giocano, parlano e si sfiorano, senza chiedere il permesso e senza porre nessun tipo di freno. Fissarci con questa potenza non era assolutamente nei piani di questa serata, di questa settimana, di questa vita. Le sue labbra si schiudono dolcemente e Dio mio, sono così terribilmente baciabili. La loro morbidezza è così invitante, che riesce perfettamente a farmi impazzire. La parte interna è un po' più chiara rispetto l'esterno, e temo che a renderle così dannatamente irresistibili sia proprio questo piccolo dettaglio.
"Cazzo..." Questo è tutto ciò che riesco a sentire, prima che lasci scivolare le diverse magliette sul pavimento e si schianti su di me. Pressa entrambe le mani contro i miei fianchi e mi spinge contro il muro, riuscendo perfettamente a pressare il suo corpo contro il mio. Sono pressata fra lui e la parete, e questa cosa riesce a provocarmi un intenso brivido alla spina dorsale e la fine di ogni respiro. "Baciami e smettila di fare la scema." Mi sussurra a qualche millimetro dalle labbra.
Non riesco a parlare, ma la sua impazienza prende in mano la situazione, infatti, l'istante dopo, le sue labbra prendono un possesso violento sulle mie, rendendo la mia dannata anima più fragile e cristallina del previsto. Mi sento morire.
Le mie mani finiscono sulle sue guance, con l'obiettivo di stringerlo e sperare soltanto che si avvicini ancora un po' di più. Mi lascio sfuggire un piccolo sospiro quando la sua lingua si fa spazio dentro la mia bocca, accarezzando ogni singolo centimetro di essa. Un formicolio improvviso mi pervade il corpo, spezzandomi il respiro improvvisamente.
Mi accarezza la mandibola con dolcezza scendendo piano piano verso il collo, riuscendo a farmi contorcere la pancia. Il suo tocco è delicato, dolce e sensibile. È davvero bravo. Mi sta sfiorando proprio come ho sempre sognato.
L'atmosfera è intensa e carica di un'attrazione che non riesco davvero a qualificare. I nostri corpi sono impazienti di unirsi, e quei piccoli sospiri che ci lasciamo scappare ne sono la dannata conferma.
Riesce perfettamente ad accendere il fuoco dentro di me, e per un attimo mi sembra di rivivere quel momento in cui sfiorai le sue labbra e il suo corpo per la prima volta.
Si stacca dolcemente soltanto per guardarmi negli occhi, risucchiando un lungo respiro che mi fa istantaneamente schiudere le palpebre. Riprende a baciarmi subito dopo, guidando le sue mani proprio sul gancetto del mio reggiseno per sganciarlo. Lo fa all'istante senza nessun problema. Sembra essere un esperto, e so perfettamente quanto lo sia. L'intimo rimane ancora sul mio seno, ma con molta tensione in meno. "Ho tanta voglia di fare l'amore con te"
"Anche io" La mia bocca e il mio cuore sembrano essere collegati da un filo trasparente, e nel momento in cui pronuncio queste due piccole parole, una sensazione di pura felicità mi pervade immediatamente.
"Dio... ti porto in camera" Mi solleva di peso, mentre stringo il suo bacino con le mie gambe per sostenermi. Spalanca la porta con la punta del piede, portandomi in camera sua con una certa urgenza. Non appena varchiamo la soglia, mi perdo a fissare ciò che mi circonda. Non è la prima volta che entro qui dentro, ma l'unica cosa che riesco a notare, proprio come la volta precedente, è il disordine.
Ci sono vestiti praticamente ovunque, libri sparsi sulla scrivania, e due o tre caricabatterie sul pavimento. È davvero un disastro.
A farmi distogliere lo sguardo da tutto ciò, sono le sue mani, che guidano il reggiseno giù per le mie spalle, prima di lanciarlo chissà dove. La visione del mio seno scoperto sembra gradire Riccardo, dato che si fionda su di esso come se fosse il primo pasto della giornata. Stuzzica prima un capezzolo e poi l'altro, rendendo la mia pelle sempre più sensibile, sempre più fragile. Ogni suo singolo movimento è lento ma profondo, e la cosa riesce a rendere terribilmente sensibile non soltanto il mio seno, ma anche il mio corpo.
"Riccardo..." Gemo, mordendomi il labbro inferiore con decisione, per non urlare.  Contemporaneamente, spalanco le gambe incrociandole proprio alla sua vita. Lui geme contro la mia pelle, sollevandosi verso le mie labbra per unirle alle sue.
Muove i fianchi contro di me, facendomi sentire quanto sia alta la sua voglia di me. La cosa mi fa andare in estasi, mentre continuo a baciarlo come se non ci fosse un domani.
Lascio scivolare le mie mani al di sotto della sua maglia, sfiorando con dolcezza la sua pelle calda e dura che a contatto con la mia, mi provoca soltanto tanti piccoli brividi. Elimino l'indumento il secondo dopo, accarezzando ogni suo muscolo con le punte delle dita. Le mie dita e i miei occhi fanno un'analisi dettagliata del suo corpo, tracciando un percorso perfetto e lineare sulla sua pelle liscia e precisa.
Con un veloce movimento mi libera dei pantaloni e delle mutandine, gettando tutto in un angolo impreciso della stanza. Io e Riccardo stiamo per fare l'amore e questa cosa mi fa davvero impazzire. È davvero una bella, bellissima sensazione. L'ultimo ragazzo con cui sono andata a letto è stato Daniele, e sapere che tra qualche minuto succederà la medesima cosa con Riccardo, l'eccitazione mi fa davvero perdere il respiro. "Sei la cosa più bella che io abbia mai visto" Mugola contro il mio collo, mentre lo riempie di tanti piccoli baci.
Quando percepisco la sua mano farsi spazio tra le mie gambe, mi lascio sfuggire un lieve gemito. "Mi raccomando, non farti sentire... l'ultima cosa che voglio è far sapere a tutto il condominio cosa stiamo facendo" Mi avverte, mentre fa scivolare l'indice dentro di me senza nessun problema. Tutto questo è paradisiaco.
"Oddio"
Una scarica di adrenalina ed eccitazione percuotono il mio corpo. È davvero una bellissima sensazione. Troppo bella. "Santo Cielo..."
"Shh" Sussurra divertito Riccardo, mentre conduce le sue labbra sulle mie.
Inarco la schiena e porto una mano fra i suoi capelli, tirandoli dalla radice come se fosse il mio unico sostegno in questo istante.
Non smettendo di muoversi neanche per un attimo, inizia a disegnare una lunga scia di baci che iniziano dalle labbra e finisce proprio sulla pancia. Interrompe la sua tortura soltanto per aprire maggiormente le mie gambe e posizionare il suo viso fra di esse. "Riccardo, cosa-"
"Chiudi gli occhi e lasciati andare... prima di fare qualcosa di concreto voglio soltanto farti impazzire per un po'" Detto ciò, la sua lingua sparisce dentro la mia carne, riuscendo a farmi andare fuori di testa. Mi lascio sfuggire un 'ohh' prolungato dalla bocca, mentre la mia intimità riceve tante piccole fitte di un piacere, che definirei davvero intenso e potente.
Allungo il collo all'indietro, stritolando con una mano, i suoi capelli e con l'altra, una piccola parte del lenzuolo, stringendola fra le mie dita con poca, pochissima delicatezza.
I suoi movimenti sono così terribilmente intensi e ritmici, che ho quasi paura di non farcela. Riesco soltanto ad ansimare il suo nome diverse volte, sussurrandogli poi di non fermarsi, mentre quanche istante dopo, un intenso orgasmo travolge il mio corpo in tutta la sua lunghezza.

Sapevo che stavate aspettando solo questo momento... e finalmente è arrivato😏😂
Nel prossimo capitolo ci sarà l'atto conclusivo!
Buon pomeriggio a tutte❤
-Roberta

Lo sbaglio migliore - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora