Capitolo 42.

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Federica.

Avere Riccardo al mio fianco in un momento così fragile per me è la cosa che più mi serviva. Adesso è qui con me, mi stringe, mi coccola, mi bacia, mi accarezza, come se fossi il suo grande tesoro. È davvero una sensazione bellissima. Forse la più bella che esista.
Abbiamo mangiato soltanto un panino e poi ci siamo rifugiati a letto. Le sue braccia sono un posto paradisiaco e penso che ci ritornerei per sempre. Nonostante i problemi, i dubbi, le lacrime e i litigi. Avrei voluto dirgli la verità tante volte, ma non sono riuscita a farlo. Porto suo figlio in grembo e probabilmente, fare tutto ciò in silenzio, non è assolutamente la scelta giusta, ma io ho bisogno che tutto vada secondo i piani.
Lui partirà e qualche giorno dopo la sua partenza, mi allontanerò piano piano, lasciando che la sua mente vaghi per un dannato perché, ai suoi occhi, inesistente. È davvero una situazione strana, triste, che non auguro a nessuno. Sul serio.
Mi impongo di non pensare a nulla, cercando di vivere questi ultimi momenti con lui con un'intensità e una passione che avevo quasi dimenticato di avere. Respiro intensamente il suo profumo, pizzicando con dolcezza la lieve peluria che ricopre una parte del suo petto. Sono appoggiata a lui e lo stringo come se fosse un orsetto. Il mio orsetto.
"Domani mattina ti lascerò dormire, quindi quando ti sveglierai, io non sarò più qui" Mi avvisa. La sua grande mano viaggia su e giù per il mio fianco, disegnando sulla pelle delle linee immaginarie e bellissime, che sembrano scrivere una poesia. Una poesia davvero incredibile. Le sue sue dita ai miei occhi, sono un'immagine altamente romantica ed erotica, che farebbero venire i brividi a chiunque. Non mi stancherei mai di averle addosso.
Quando le sue carezze si spostano verso la mia pancia, una fitta di dolore mi pervade l'anima senza preavviso. Sta accarezzando suo figlio e non lo sa neanche. Dio mio, tutto questo è davvero triste.
"Puoi svegliarmi benissimo. Tranquillo" Affermo io, dopo una manciata di secondi.
"No, hai bisogno di dormire e poi, vedermi andare via ti distruggerebbe del tutto... per cui evitiamo, fidati di me" La sua voce viene attraversata da un leggero tremolio, forse di tristezza. Non lo so, non riesco a percepirlo.
"Uffa, e va bene! Come vuoi" Sbuffo, incrociando le nostre dita sul mio ventre lievemente scoperto dalla maglia. È un momento totalmente intimo, che sarebbe impossibile spiegarlo a parole. È un momento che potrei benissimo definire 'nostro'. Nostro perché racchiude me, lui e la creaturina che abbiamo creato insieme. Si, esatto... è il nostro primo momento tutti e tre insieme.
"Ecco, e adesso dormi. È quasi mezzanotte"
"Mi tratti come se fossi Cenerentola?" Chiedo guardandolo e nel contempo sollevo un sopracciglio.
"Certo, è giusto che io lo faccia. Durante la mia assenza dovrai seguire queste abitudini" Risponde tranquillamente, facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Tu sei folle, ma completamente"
Lo sento sorridere contro la mia pelle, prima che le sue braccia si stringano ancora un po' attorno a me, e le sue labbra cerchino le mie, con l'obiettivo di regalarle un piccolo e lieve bacio.
"Lo sai che mi mancherai tantissimo?" Bisbiglia. I nostri occhi si incrociano dolcemente, mentre il mio cuore fa un immenso tuffo.
"Cosa ti mancherà di me?"
"Beh, mi mancheranno le tue urla mattutine perché siamo in ritardo, le lunghe colazioni al bar, i tuoi modi di fare idioti ma anche terribilmente sexy, il modo in cui ti muovi quando cerchi di provocarmi, le nottate a fare l'amore, i tuoi abbracci, i tuoi baci delicati, il modo in cui parli, la tua risata, i tuoi sorrisi improvvisi, i tuoi pigiami poco eccitanti, i tuoi vestiti, i tuoi libri, le diverse tazze sporche di cioccolata calda, i tuoi spuntini notturni, la tua voglia improvvisa di fare l'amore... ma penso proprio che la cosa che più mi mancherà sarà dormire con te, sentire la tua presenza ovunque io mi giri" Sussurra tutto questo a bassa voce, ma poi si ferma per riprendere fiato. Mi osserva con occhi innamorati, riuscendo a farmi andare fuori di testa. Un piccolo sorriso sorge sulle mie labbra dolcemente.
"Anche a me, Riccardo... mancherà tanto anche a me" Riesco a notare una luce brillante e incredibile riempire i suoi occhioni bellissimi, e mentre li fisso con ammirazione, innamorandomene sempre di più, le sue labbra sfiorano le mie. Lo fanno con indugio, per poi sciogliersi dolcemente come fanno sempre.
"Comunque andrà tra di noi, resterai sempre la donna della mia vita. Ricordalo." Soffia contro la mia pelle, un attimo prima di mordermi il labbro inferiore e far scivolare la lingua all'interno della mia bocca. Un lungo brivido mi attraversa all'istante, riuscendo a farmi assaporare quell'immensa sensazione di piacere. Le nostre lingue si stuzzicano, si rincorrono. La sua segue la mia e la mia segue la sua. Faccio scorrere le mie dita fra i suoi capelli, un attimo prima di staccarmi soltanto per riprendere il respiro.
"Lo so... lo so" Prolungo le mie carezze verso la sua mandibola, fermandole proprio nell'incavo del suo collo. Lo sento sorridere e il mio cuore sembra esplodere all'improvviso. Baciarlo in questo modo così intenso mi fa impazzire, e accende in me quella sensazione di puro amore, che fa notevolmente aumentare la mia voglia di viverlo per l'ultima volta.
"Se non avessi avuto il ciclo, avrei fatto l'amore con te all'istante" Afferma staccandosi, per poi poggiare la testa contro il cuscino. Riesco a sentire un sospiro scappare dalle sue labbra, ma cerco di non farci molto caso. Appoggio di nuovo la fronte sulla sua spalla, e gioco con le sue dita, pizziacandole con dei lenti movimenti. So perfettamente quanto sia alta la voglia di tutto ciò, ma probabilmente, farlo adesso sarebbe terribilmente sbagliato. In genere dovrebbe essere un momento nostro, eppure non è proprio così, non con una bugia di questa intensità che continua a pulsarmi nella mente.
"Mi dispiace, ma non si può fare" Mi giro soltanto per mordergli il lobo con delicatezza, riuscendo a strappargli una lieve risata.
"Maledizione!"
"Chiudi gli occhi e dormi... vedrai che andrà meglio"
"Ti sognerò nuda. Sappilo" Mi avverte. Io gli colpisco il braccio, lasciandogli un bacio subito dopo. Lui mi stringe a sé, riuscendo a farmi sentire al sicuro. I suoi respiri soffiano lungo l'incavo del mio collo, e devo dire che questa cosa mi fa rilassare davvero parecchio. Amo averlo così vicino.
"Piantala, scemo"
"Buonanotte, piccola" Queste due semplici parole risuonano nella mia mente diverse volte, causandomi un brivido ogni volta. È l'ultima buonanotte che ricevo da parte sua, stretta fra le sue braccia e con questa breve distanza che ci separa, e devo dire che questa cosa mi mette una tristezza davvero immensa. È una sensazione davvero grigia e dolorosa.
"Buonanotte a te. Abbracciami per tutta la notte, ti prego" Mugolo contro la sua pelle. Lui mi stringe a sé molto dolcemente, causando un aumento improvviso dei miei battiti cardiaci. Nel complesso è una bella sensazione, anche se, tutto questo sembra essere un incentivo a poggiare i miei dannati pensieri a questa dannata realtà e a questo domani, che sembrano perseguitarmi.
"Lo farò, te lo prometto. Dormi bene"
Socchiudo gli occhi dolcemente, assaporando al cento per cento tutto ciò che il mio cuore sta provando.

Buongiorno! Scusate per l'assenza di ieri, ma non ho avuto un secondo libero. Giuro che mi farò perdonare oggi con il doppio aggiornamento.😏🤪
A più tardi❤
-Roberta

Lo sbaglio migliore - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora