"Io sono esausto..." Esclama in uno sbuffo Edoardo, un attimo prima di sollevarsi dal divano e lanciare uno sguardo all'orologio che ha sul polso. "E poi è quasi mezzanotte... ho davvero bisogno di dormire"
"Anche noi, credimi... tra pochissimo io e Matteo andiamo a casa" Continuo, indicando mio figlio stretto fra le braccia del suo papà. È sveglio, ma dai suoi occhietti posso tranquillamente notare quanto sia immensa la stanchezza che possiede. Sembra un po' irrequieto, a dir la verità.
Edoardo annuisce lentamente, regalandomi un piccolo sorriso, mentre Riccardo sospira.
Negli ultimi dieci giorni, il rapporto fra me e lui è nettamente migliorato, stiamo insieme praticamente sempre, e questa cosa mi rasserena davvero parecchio. Siamo molto più organizzati e ogni singola decisione riusciamo a prenderla sempre insieme, indipendentemente da tutto e da tutti. Adoro questo rapporto magico e particolare che stiamo costruendo, che va oltre tutto.
Adesso siamo nel suo appartamento con Edoardo, e stare con loro non migliora soltanto le mie giornate, ma anche la mia vita e quella del mio bambino. Davvero.
"Io non sono per niente stanco, a dir la verità" Si intromette Riccardo, facendo spallucce. Io lo guardo negli occhi, lasciando che le nostre iridi si incrocino senza nessun tipo di problema.
"Beh, allora dovresti sul serio donarmi un pizzico della tua energia" Gli risponde Edo, ridacchiando per poi sbadigliare.
Scoppiano a ridere come due bambini, trascinando anche me in questo vortice di puro divertimento.
Edoardo si ferma a parlare con noi ancora cinque minuti, per poi andare via poco dopo, volendo disperatamente tornare a casa al più presto.
Io prendo la decisione di rimanere con Riccardo ancora un po' e decidiamo insieme di fare il bagnetto a Matteo e dargli il latte. Ha bisogno di dormire e in questo modo, quando arriveremo a casa, non dovrò fare altro che sistemarlo nella sua culletta e augurargli la buonanotte con un bacio sulla fronte.
"Devo prenderti il borotalco?" Mi domanda Riccardo, raggiungendomi in bagno mentre mi occupo di far scivolare via abbastanza rapidamente ogni piccolo indumento dal corpicino di nostro figlio. Durante la giornata fa davvero molto caldo, ma la sera, le temperature si abbassano notevolmente, raggiungendo anche i venti gradi. A dirla tutta, non so mai cosa far indossare a questo pargoletto, poiché ho davvero paura che becchi qualche colpo d'aria, e onestamente non voglio che accada.
"Si, grazie. Dovrebbe essere all'interno della borsa azzurra" Gli dico indicandola con lo sguardo. Lui annuisce, camminando verso la borsa appoggiata sul water per poter prendere ciò che mi serve.
Ritorna con il borotalco fra le mani, per poi controllare la temperatura dell'acqua e chiudere il getto l'istante successivo. Lascio scivolare Matteo all'interno della piccola vaschetta, lasciando che ogni singolo centimetro del suo corpicino si rilassi. Le mani di Riccardo si sfiorano con le mie diverse volte, e nonostante ci sia la delicata schiuma a separarci, riesco perfettamente a percepire ogni sensazione. Accarezza sia me che Matteo con una delicatezza davvero immensa: lui si rilassa, e devo dire che lo sto facendo anche io.
Poi, improvvisamente, le nostre dita si incrociano con una lentezza davvero esasperante. Lo fanno senza preavviso, e non so per quale dannato motivo, ma giro di scatto lo sguardo verso di lui, lasciando che i nostri occhi si sfiorino.
Sentire le sue dita svanire nelle mie come se si completassero, è una sensazione troppo intensa per poterla spiegare veramente. Sul serio.
Alterno dolcemente lo sguardo dai suoi occhi alle labbra, notando quello inferiore tremare con lentezza, mentre viene accarezzato dalla punta della sua lingua che potrei benissimo definire ribelle e vivace.
Per un attimo, penso a quanto dannazione mi manchi sentire la sua bocca sulla mia. Mi manca davvero da impazzire. È impossibile quantificare questa mancanza. "Non guardarmi in questo modo..." La sua voce freme a qualche centimetro da me, riportandomi alla realtà e obbligandomi ad aumentare la presa sul corpicino di Matteo. La distanza che ci separa è davvero minima, e basterebbe un piccolo movimento affinché i nostri corpi si unissero totalmente.
"Scusa" Sussurro, lievemente imbarazzata. Non riesco a capire il motivo per il quale mi sto scusando, ma mi sento in dovere di farlo.
Purtroppo non so neanche quale sia la situazione attuale fra me e lui, ma dal mondo in cui ci guardiamo o ci sfioriamo, possiamo tranquillamente percepire quali siano le intenzioni dei nostri corpi e delle nostre anime. Probabilmente loro vorrebbero semplicemente far scivolare via ogni indumento e fare l'amore per ore, forse come non è mai successo. E non parlo di quell'amore dolce, lento e delicato; parlo di quell'amore passionale, intenso, quasi animalesco. Penso che solo in quel modo lì si possa sul serio bloccare questo costante desiderio di unirci totalmente; solo così possiamo davvero capire quanto dannazione sentiamo la mancanza dell'altro.
"Di cosa?"
"Non lo so" Sospiro delicatamente. "Non appena Matteo si addormenta, parliamo un po'?" Le parole escono dalla mia bocca senza preavviso, e vorrei davvero non averle pronunciate. Non conosco minimamente i pensieri che stanno attraversando la sua mente in questo istante, ma a dir la verità non voglio saperlo assolutamente. Probabilmente avrà pensato malissimo, o forse no... non lo so.
Fortunatamente, a bloccare ogni mio singolo pensiero è proprio la sua voce, che mi azzera totalmente la mente.
"Va bene, ci sto!" Nessuna scia di malizia nel suo sguardo, ma solo uno strano luccichio che profuma di felicità. Solo questo.
"Per adesso aiutami a fargli il bagnetto" Distolgo lo sguardo dal suo viso, per poi poggiarlo proprio su nostro figlio, che ciuccia freneticamente il suo piccolo indice come se fosse un ciuccio. La scena fa sorridere sia me che Riccardo, che prontamente inizia ad accarezzargli la schiena con la spugnetta.
Lui si rilassa, emettendo qualche versetto come se ci stesse raccontando la storia della sua vita. È la scena più tenera del mondo. Schiude le labbra lentamente, cacciando fiori la lingua con dei movimenti lenti e teneri.
Io e Riccardo ridiamo, fingendo di conversare con lui. Ho sempre sognato questi piccoli istanti tutti e tre insieme, ma viverli davvero è completamente diverso. Niente sarà mai uguale a ciò che desideriamo. Quando accade davvero, ogni cosa assume una sfumatura completamente diversa, molto più bella e intensa rispetto a come l'avevamo immaginata in precedenza.
Per fortuna, riusciamo a sciacquare Matteo, per poi circondare il suo piccolo corpicino con l'accappatoio. Con delicatezza lo appoggio proprio sul fasciatoio che ha comprato Riccardo, cercando di asciugare ogni singolo centimetro della sua pelle. Lo faccio con una delicatezza davvero assurda, sentendo lo sguardo del suo papà insistere su di me.
"Fede?" Il tono della sua voce è basso, rauco, cristallino, tanto da provocarmi non un brivido, ma davvero tantissimi.
"Mmh?"
Ruoto il capo verso la sua direzione, incontrando i suoi occhioni azzurri travolgermi all'istante come fanno le onde quando si infrangono sugli scogli. Quasi mi manca il respiro, e nonostante io provi a riprendermi diverse volte, purtroppo non riesco. Il mio corpo sembra essersi trasformato in poltiglia.
"Cazzo, non ce la faccio più. Non ce la faccio più!" Sussurra soltanto questo e prima che possa realmente capire ciò che sta succedendo, le sue labbra si poggiano sulle mie con una prepotenza e una voglia davvero immensa. Davvero immensa, maledizione!
Rimango un po' sconvolta, ma quando la punta della sua lingua picchietta sulla mia pelle per poter accentuare il contatto, mi si spezza il respiro in meno di un secondo.
Schiudo le labbra dolcemente, in estasi di risentire di nuovo il sapore di un suo bacio. Dio mio, vorrei urlare dalla felicità e cercare di descrivere ogni singola sensazione che mi attraversa, ma mi limito a sfiorare dolcemente la sua bocca, e a far scivolare, una mano sul corpicino di Matteo per evitare di farlo cadere, e l'altra fra i capelli di suo padre, permettendogli di continuare a baciarmi proprio come sa fare lui.Sbammmm!😏
FINALMENTE È ARRIVATO IL BACIO!
Contente?
Mi scuso per non aver fatto il doppio aggiornamento ieri, ma non ho avuto un attimo libero.
Però vi prometto che lo farò oggi.⭐🌹
Buon pranzo e a più tardi🥰
-Roberta
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Lo sbaglio migliore - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due ragazzi con un obiettivo e tanti sogni nel cassetto. Tante piccole cose li porteranno a lasciarsi andare in questo amore che li lega intensamente. Si tratta di un amore strano, disperato, passionale, profond...