Oggi è sabato, per la precisione sabato 20 aprile, e se te lo stessi chiedendo no, non mi sono chiuso in casa, isolato dal mondo esterno e impossibile da rintracciare, non ho bloccato tutti i numeri in rubrica, non come un tempo avrei potuto fare.
Saresti felice nel sapere che casa nostra è stata invasa da vecchi amici, dai miei genitori e persino da una palla di pelo color panna che se va in giro per le stanze miagolando e conquistando i cuori inteneriti di tutti gli invitati. Ci sarebbe da ridere al pensiero, ma le cose stanno così: ho preso un gatto dieci giorni fa e, com'era prevedibile, tutte le attenzioni sono ricadute su di lei oggi, il giorno del mio compleanno.
Dire che sia stata una mia decisione sarebbe sbagliato perchè, quella spargi-peli era stata abbandonata nella via e, purtroppo, non ho avuto il cuore per lasciarla lì a vagabondare da sola ed impaurita. Mi ha fissato con due occhi ambrati che non mi hanno lasciato altra scelta se non quella di raccoglierla da terra e portarla nel nostro appartamento. Quindi eccola qui, dopo una battaglia per riuscire a darle una pulita, non parliamo poi del veterinario...quella è un'esperienza che non vorrei ricordare, addormentata sul divano dopo essersi presa tutte le libertà necessarie ed essere stata strapazzata da Momo e le altre.
《Allora, non ti sembra di esagerare? Hai rapito abbastanza cuori per questa sera.》le sussurro dandole un buffetto per poi allontanarmi reggendo il bicchiere di vino mezzo vuoto fino alle vetrate del soggiorno.
Sospiro e mi concedo un sorso mentre guardo in basso, verso le luci della città, in quel via vai di fari nella strada sottostante.
Il vociferare dei nostri vecchi compagni sta alle mie spalle, qualche metro più in là, dove sono tutti occupati in conversazioni alle quali ho deciso di non interessarmi.
Si sta tutto congelando lì sotto, tra i muri che si protendono verso il cielo, tra gli incroci d'asfalto ed i marciapiedi interrotti con i bambini che si divertono a saltare da una striscia bianca all'altra, stanno rallentando sempre più ed è da tempo che mi sto domandando quando si fermeranno o se mai lo faranno. Ho il dubbio che sia solo uno scherzo della mia mente, ma ormai non avrebbe importanza, no? Sono rimasto proprio nel mezzo, tra incertezza e sicurezza, in questo luogo appartato e che mi appare retto da pareti di cartapesta e vecchi pezzi di mattoni che piano piano stanno crollando a terra.
Sono ancora qui, con te, l'unica differenza che ci tiene separati è il tempo che se a me pare una cascata in continuo movimento e a volte un fiume troppo calmo, per te resta invisibile.
《Allora, non avrai deciso di auto-escluderti dai festeggiamenti!》 Questa voce...non la sentivo da tanto.
Mi volto e vedo due occhi scuri e risplendenti come il miele, fili castani e dorati raccolti in una treccia, un abito color pesca ed un sorriso rassicurante.
Ochako è diventata davvero bella, credo che qualunque ragazzo mai conquisterà il suo cuore sarà fortunato. Eppure non è perfetta, non è sempre discreta, è sbadata, si preoccupa troppo per ogni cosa, è troppo timida, sarebbe persino in grado di amare troppo e questo...beh, è l'unica cosa non potrebbe evitare, non trovi?
Ridacchio, sospiro e le rivolgo un ampio sorriso.
《No, mi unirò ai vostri cori quando saremo tutti più sbronzi.》rispondo.
Lei sbuffa.
《Non ti credo.》
Alzo le spalle.
《Fa nulla.》
Lei resta seria, io la guardo di sottecchi voltandomi nuovamente verso la città.
Dopo alcuni secondi, ecco che cade sopra le nostre teste il solito maltempo che mi segue da anni. La sento pesante, ma con l'abitudine mi sono temprato abbastanza da non farci troppo caso quando capita.
《Sai? È appropriato il primo posto per te.》dice mentre mi affianca ed io alzo un sopracciglio non comprendendo a cosa si stia riferendo.
Lei prende un sorso di un liquido dorato che suppongo sia rum dal bicchiere che solo ora noto fra le sue dita. Che drink inusuale per una come lei.
《Essere il numero uno, è un ruolo adatto a te, anche se in realtà si addiceva ad entrambi, sia a te che ad Izuku.》ingoio qualcosa di inconsistente e di amaro quando finisce di parlare, eppure non mi sento rattristato come forse dovrei. No, ha fatto bene a pronunciare quella parola da molti considerata un taboo, perchè così dovrebbero essere accarezzate dalle labbra quelle lettere, perchè il tuo nome non è stato scordato di proposito e spero che mai sia così.
《Non so dire se la sua decisione sia stata giusta o meno, forse tu non meritavi nulla di tutto questo, ma mi fido del mio istinto nel dire che sei stato perfetto nell'essere l'hero che lui ha sempre voluto e che solo dopo tanto tempo ti sei reso conto di poter diventare.》
Inaspettatamente, non trovo difficile elaborare qualcosa in risposta.
《So cosa vuoi che ti dica: che non l'ho fatto per lui. Inizialmente, ti devo deludere, è stato così. Ho tentato di essere come lui, ho provato ad addossarmi una personalità non mia e di prendere il posto di qualcosa che ritenevo perduto, ma con il tempo ho capito che questa città, questo piccolo mondo, fa solo da spettatore ed io non potevo regalare il solito spettacolo. Ed eccomi qua, dopo aver continuato ad essere un hero per me stesso.》
La guardo apertamente ora, con una quiete dentro che non sentivo da molto.
《Mi sono solo immaginato senza Deku e mi sono detto di permettere che sia reso un ricordo da chiunque a parte me, ma sono felice di vedere che sia lo stesso per te.》
Credo di averla lasciata senza parole, non ribatte, non si muove, mi fissa forse stupita, un po' buffa in quel l'espressione strana e pensosa.
Poi, d'un tratto, Ochako ammattisce.
La vedo stringere più saldamente il bicchiere e buttare giù in un solo sorso l'alcool velenoso e bruciante giù in gola.
《Vediamo di affrettarci. Voglio vederti far parte del coro di ex studenti della U.A. sbronzi.》esordisce subito dopo senza neanche aver preso un respiro.
Mi acciglio e, poco dopo, mi ritrovo ad imitarla svuotando il mio calice.
《Hai ragione. È ancora troppo tranquillo qui, andiamo, ho solo venticinque anni, posso ancora divertirmi.》La gabbia che mi ero costruito si è infine disfatta, come appassita davanti ai miei occhi.
Riusciresti a crederci? Non ho scordato nulla, sono stato attento, ed ora sono qui, mosso da un sentimento ormai conosciuto che solo tu puoi corrispondere.Buongiorno a tutti/e voi ragazzi/e!
Ormai non sto più rispettando il calendario dell'aggiornamento che prevedeva un capitolo a settimana, ma in estate siamo tutti incostanti, spero che perciò mi perdonerete😅.
Senza troppi giri di parole, vi comunico che oggi sono un anno più vicina alla morte (grande felicità😂); ebbene, ho raggiunto i 17 anni e si avvicina la soglia dei 18 sempre più, è quasi divertente pensare che fino a poco tempo fa entravo alle superiori ed ora sono già in quarta.
Questa storia e così anche voi lettori mi avete accompagnata per lunghe settimane scolastiche e due lunghe e, tuttavia, apparentemente brevi estati, voglio quindi ringraziarvi ancora per ogni commento ed ogni stella lasciati, per ogni capitolo letto.
Si sta avvicinando la fine, ma non smetterò di scrivere, quindi ci saranno tante altre trame da elaborare che spero saranno seguite come questa ff.
Non ho molto da aggiungere tranne il fatto che siano ormai le 3 di notte e dovrei tentare di dormire.
Notte a tutti e buongiorno per chi leggerà questo più tardi❤.
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EVEN IF (Bakudeku / Katsudeku)
FanfictionL'autunno è stato un osservatore silenzioso, l'inverno un freddo accompagnatore, l'ho imparato a mie spese: il mio animo non può liberarsi, sarà legato al tuo indipendentemente dal mio volere ed esso racchiuderà per sempre i sussurri dei nostri cuor...