«Adesso puoi lasciarmi?» chiese Jimin riferendosi al braccio di Jungkook che premeva sulle sue spalle, l'altro lo tolse subito «Grazie. Si può sapere che cavolo significa tutto quello che è appena successo?»
«Cosa è appena successo?»
«Hai litigato con Yoongi e per giunta ti ha spinto a terra, poi dopo ti sei comportato in un modo molto strano, insolito...» Jungkook si fermò nel bel mezzo del marciapiede proprio difronte al minore.
«In che senso mi sono comportato in modo strano?»
«Sicuramente lo negherai ma mi sei sembrato geloso sia agli occhi miei che a quelli di Duncan» confessò a braccia conserte.
«Non mi importa quello che pensa "Duncan", d'accordo?» affermò con arroganza.
«E quindi, confermi la mia impressione?»
«Resterai con la curiosità... Minnie» pronunciò infine per poi continuare a camminare.
«Minnie?»
«Ti chiamavo "Jiminie" e ho scoperto che Duncan ti chiama nella stessa maniera ed io devo distinguermi da quello» spiegò il corvino.
«Non per farti arrabbiare ma anche in questo caso sembri geloso!»
«Non mi fai arrabbiare»
«Quindi lo stai ammettendo in sintesi» sorrise il minore.
«Credi ciò che più ritieni opportuno. Io non ti dirò né si né no» giocò il corvino.
«Perchè non vuoi rispondere? Mica cadrebbe il mondo se tu mi dessi una semplice risposta»
«Cos'è? È una tua vittoria personale sapere che la persona che diceva di odiare la tua "razza" sia gelosa del ragazzo che ti stava vicino?» insinuò il più grande con un piccolo sorriso.
«Beh, da una parte si, sarebbe una vittoria» ridacchiò «Dall'altra è un po' insolito perché nessuno ha mai avuto questo tipo comportamento nei miei confronti in 17 anni di vita»
«Ma la gelosia non è un sentimento tanto bello e tanto meno sano»
«Lo so che da questa possono derivare molte situazioni cattive e malate... Ma penso che una quantità giusta di gelosia ci stia in un rapporto... Se no non te ne fregherebbe nulla, poniamo il caso, che il tuo fidanzato ci provasse con un'altra davanti a te» fece spallucce e si fermò, appoggiando le sue braccia alla ringhiera che dava sulla spiaggia «Una leggera e sana gelosia, va bene. Vuole dire che gli importa, che non vuole perdere quella determinata persona»
«Questo è vero ma in certi casi diventa così eccessiva e presente che non riesci più a contenerla perché più provi a nasconderla e più questa prova a logorarti dentro»
«A te è capitato che parli così?»
«No ma Yoongi mi ha detto, mi dice molto spesso che quando io poso i miei occhi su una determinata cosa, odio che altri la guardino o la tocchino» il pomo d'Adamo di Jimin si mosse e un brivido percorso la sua schiena «Dice che sono così... Tu pensi lo stesso?»
«Non dovresti saperlo tu stesso se sei un tipo geloso o possessivo?» giocò nervosamente con le sue dita.
«So come sono io ma volevo sapere cosa pensavi tu, come mi vedi»
«Credo che tu sia un tipo molto geloso, possessivo e se Yoongi ti ha detto quelle parole è perché ti conosce da tanto tempo e sa perfettamente come sei» rispose grattandosi la nuca.
«Arriviamo sempre ad un punto in cui parlare con me ti rende nervoso, perché?» gli chiese guardandolo fisso.
«No, è che parlare di queste cose mi rende un po' così...»
«Scoprire i lati nascosti di una persona ti rende "un po' così"?»
«Un poco» sentì le sue guance bruciare ma la luce scura della sera mascherava quel rossore.
«Ma solo con me ti succede?»
«Non ti dirò né si né no» contestò questa volta il minore e Jungkook annuì con una risata.
Entrambi poi si sedettero uno accanto all'altro sul marciapiede con le gambe che penzolavano attraverso la ringhiera.
«Non ti piacciono questi miei lati?» domandò in seguito il più alto.
«Ognuno è fatto a modo suo, Jungkook»
«Puoi farmi qualche critica, non mi offendo, eh» sorrise brevemente.
«Se posso permettermi, l'unica critica che posso farti è che non devi chiuderti in te stesso. Quando hai un problema parlane con qualcuno e non sfogarti in modi nocivi. Io non voglio criticarti ma bere fino a che non perdi il lume della ragione non è sano, non si può mai sapere cosa possa succedere mentre sei in quello stato o le conseguenze che ne possano derivare» la non risposta di Jungkook allarmò il minore «Scusami, non volevo infastidirti con le mie parole... A volte parlo troppo e-»
«No, no non devi scusarti» mormorò il corvino con il capo basso e il contrario decise di cambiare argomento.
«Comunque, lo ammetto... Solo con te mi capita di diventare nervoso per queste banalità» confessò il gitano «Poi stasera mi hai anche detto di essere bellissimo e la mia autostima è cresciuta un altro po'» l'altro rise di conseguenza.
«Lo sei veramente...» assicurò con sincerità.
«Mi sembri un po' lunatico, sai... Fino a qualche settimana fa avevi un pensiero molto negativo su di noi ed è strano come tu lo abbia cambiato»
«Forse perché Yoongi ha ragione su quello che mi dice spesso...» ammise direttamente con una serietà che impressionò Jimin oltremodo.
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𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin è un gitano e Jungkook lavora come costruttore in un'azienda; (In revisione per eventuali errori) ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ ᴅʀᴀᴍᴀ *ᴅɪsᴛᴜʀʙᴏ ʙᴏʀᴅᴇʀʟɪɴᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇɢɪ