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Jungkook sferrò il primo pugno, poi anche un secondo e un terzo.

La gente iniziò ad andare via di corsa o a circondare i due litiganti senza però intervenire, restando a guardare imperterriti.

Yoongi accorse poco dopo afferrando con fermezza la furia umana del corvino, tenendolo nonostante si muovesse in modo brusco.

«Devi stargli lontano!» esclamò rabbioso contro Duncan che sosteneva la sua guancia «Non devi avvicinarti a lui!»

Anche Jimin e Taehyung si intromisero in quel pasticcio ma il danno era stato già fatto, la serata era stata rovinata.

Le persone rimaste ad assistere a quell'ulteriore scenata mormoravano allibite parole o frasi come "questo è pazzo" "saranno ubriachi" "malati" "schifo".

Dopo averle represse per l'intera esibizione, Jimin diede un'occhiata al maggiore e scoppiò in lacrime. Quel problema, quel suo disturbo che lo affliggeva sembrava diventare troppo grande per il cuore sensibile del minore che, in quell'attimo, si trovava spezzato.

«Tu stai male, bastardo! Non ho fatto nulla per meritarmi questo!» contestò Duncan.

Il biondo guardò tutti e, senza riuscire a tirare fuori nemmeno una parola, corse via in preda allo sconforto e alla confusione più totale.

«Fermati, Jimin! Fermati, ti prego!» gridò una voce abbastanza tosca e massiccia.

«Che vuoi, Jungkook? Che vuoi ancora?» sbottò con voce impastata dal pianto e straziata.

«P-Perdonami, ho rovinato tutto!» tentò di toccarlo ma l'altro si scostò malamente.

«Te l'ho detto già una volta. Sarà sempre così? Tu fai qualcosa di sbagliato e poi mi chiedi perdono? Non voglio che sia così! Non voglio!»

«Io non so che altro f-fare...»

«Devi solo trattenerti e tenere a mente che io voglio solo te e nessun altro! Duncan è soltanto un dannato amico che continuerà ad esserlo perché non posso annullare la mia vita per te, sappilo!» urlò singhiozzante.

«Non posso evitare di sentirmi minacciato da lui! L'impulso è più forte di me e mi costringe a fare certe cose che in realtà non vorrei!»

«Lo so ma prova a pensare a me anche solo per un momento e non agire d'impulso!»

«Ma più ti penso e più voglio che quel bastardo ti stia lontano. Non sopporto la vostra relazione» provò a spiegare.

Il venticello fresco di quella sera si trasformò ben presto in una pioggia di fine estate che bagnò interamente i corpi dei due e camuffò le lacrime del minore che scorrevano senza una direzione precisa.

«Voglio metterti le cose in chiaro visto che non vuoi capirmi» emise alcuni lamenti tristi e poi potè parlare nuovamente «Non fraintendiamo questa situazione, d'accordo? Sarò anche buono e tutto quello che vuoi ma non mi annullerò per te. Voglio aiutarti in tutto e per tutto, voglio restare al tuo fianco ma questo non vuol dire che tu possa avere poteri o diritti esclusivi su di me. Duncan continuerà ad essere mio amico come lo è sempre stato e non smetterà di esserlo solo perché tu lo vuoi, punto»

L'occhio di Jungkook venne colpito da un tic nervoso per quelle affermazioni e dopo qualche minuto di silenzio, decise di avvicinarsi per fissarlo direttamente.

«Vuoi che riprenda a bere come facevo prima? Vuoi che quelle sedute psichiatriche non inizino mai?» domandò serio.

Jimin aprì la sua bocca con stupore e dai cui uscì un forte singhiozzo.

«N-Non puoi f-farmi questo, Jungkook...»

«Se ti vedrò ancora con quel bastardo, sarà l'unico modo per andare avanti» le sue esili falangi sfiorarono la guancia bagnata del gitano mentre lo fissava con avarizia «Sapevi le conseguenze... O lui o me»

Jimin stava odiando maledettamente tanto quel tratto così ossessivo e manipolatore del più grande.

«N-Non è giusto»

«Non c'è mai stato nulla di giusto in questa merda di vita quindi devi decidere» sputò acidamente.

«V-Vattene»

«Stai preferendo quel figlio di puttana a me?» Jungkook si avvicinò minacciosamente ma Jimin lo respinse.

«Qui l'unico figlio di puttana sei tu! Sei soltanto tu!» sbottò con collera per la prima volta «Vattene!»

«Jimin che cazzo stai dicendo!?»

«Vattene!» urlò «Prima che faccia qualcosa di sbagliato, vattene!»

𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora