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Il gitano pensava profondamente a Jungkook e quando si svegliò dal suo trance mentale, si trovò già davanti alla porta aperta della sua camera dove vide il maggiore a petto nudo e intento a rovistare tra alcuni oggetti che sembravano essere scatole di medicinali.

«Oh, Minnie che ci fai qui?» il corvino sorrise quando lo vide impalato sulla soglia della sua porta.

«Non lo so» rispose il minore sedendosi sul suo letto e sbuffando «Tu che stai facendo?» domandò guardando con curiosità quello che aveva fra le mani.

«Purtroppo non si guarisce da questi disturbi. So controllarlo abbastanza bene adesso ma ho comunque bisogno di un aiuto in più ossia i medicinali» spiegò brevemente e dopo inghiottì una di quelle pillole per stabilizzare l'umore.

«Ogni mattina?»

«Si»

«Non le hai mai dimenticate?»

«Ormai è un'abitudine, non credo che io possa mai dimenticarle» disse sedendosi a fianco al biondo «C'è qualcosa che ti turba?»

«Hai fatto sesso con qualcun altro durante tutto questo tempo?» chiese improvvisamente.

«No, non ho fatto sesso con nessuno» sorrise.

«Sicuro?»

«Si, non avevo né la testa né la voglia e né il tempo per fare determinate cose lì dentro» ridacchiò «Ho risolto la tua curiosità?»

«E non avevi compagni di stanza?»

«Si, uno ma era un etero e con figli... Jimin...»

«Uh?»

«So che ti fa male ricordare quei momenti... Quei tradimenti che sono stato capace di commettere e anche quelle volte in cui ho cercato di farti mio in modo non consenziente sono stati dettati soltanto dal mio alcolismo, dal mio umore incontrollabile che mi rendeva quasi un malato mentale da rinchiudere, dalle mie paure di essere nuovamente abbandonato... Io adesso non rifarei mai quegli errori perché al solo pensiero mi faccio schifo e poi... Io sono uscito dal centro solo perché sentivo di essere cambiato e che potevo finalmente darti qualcosa perché altrimenti sarei rimasto lì per altro tempo» alcune lacrime varcarono il suo volto facendolo sentire un'altra volta debole. In seguito si alzò in piedi e guardò fuori la finestra a braccia conserte cercando di far cessare quelle lacrime.

«E in questi momenti che penso di non essere pronto e di non meritarti, quando scoppio in lacrime e capisco di essere soltanto un debole»

«Non sei debole, Jungkook» prese un bel respiro e poi parlò nuovamente.

«Se sono qui di prima mattina è perché il mio primo pensiero al risvegliarmi oggi sei stato tu e solo tu» sospirò per poi avvicinarsi al maggiore e abbracciarlo da dietro con forza «Stanotte ho riflettuto molto e penso che non abbia più senso rimuginare sul nostro passato e sugli errori che abbiamo commesso entrambi perché altrimenti non faremmo mai nessun passo in avanti... Siamo più coscienti e consapevoli. È passato tanto tempo e credo sia ora di ricominciare da capo. Continuare a vivere nel passato fa male ed entrambi. È ora di essere felici, non credi?»

«Dici sul serio, Minnie?» chiese Jungkook sentendo il suo cuore pervaso di una felicità improvvisa «Vuoi davvero darmi un'altra possibilità?»

«Sono stanco di starti lontano o di essere arrabbiato con te. Proviamoci e se va male-»

«Non andrà male, amore mio» il corvino lo interruppe e voltandosi di scatto, baciò le sue labbra mentre teneva il suo corpo stretto a sé.

«Ti sei addirittura tatuato il mio nome sopra il gomito? In che momento lo hai fatto?» domandò Jimin con un sorriso di pura sorpresa quando si separò dal bacio.

Il gitano aveva notato il suo nome inciso con i tipici carattere di una macchina da scrivere sul braccio dell'altro quando si alzò dal letto per abbracciarlo da dietro.

«Oh...» il più grande rise «L'ho fatto prima del matrimonio di Yoongi e Taehyung. Io e te ci eravamo "lasciati". Yoongi è poi venuto da per parlarmi e farmi ragionare e dopo quel discorso, ho preso la decisione di partire per curarmi ma prima di farlo avevo bisogno di inciderti sulla mia pelle e portarti con me in qualche modo» raccontò con un certo imbarazzo che il minore gli nascose con un altro abbraccio.

«Tu sei un ladro di cuori e anche di coperte! Scommetto che sei stato tu a prendere la mia coperta preferita quella con l'onda disegnata sopra!» esclamò in seguito.

«Adesso è mia, mi dispiace!»

E prima che potesse rispondergli, Jungkook gli regalò una nuova sessione di dolci baci e carezze.

𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora