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Quando Yoongi vide una figura minuta seduta a gambe incrociate sulla sabbia in riva al mare e capendo di chi si trattasse, decise di avvicinarsi e sedersi nel medesimo punto.

«Jiminie che fai qui?»

«Guardare il mare mi aiuta a schiarire i miei pensieri che in questo momento sono un po' confusi»

«Penso di sapere a chi è dovuta questa confusione...» contestò affranto.

Yoongi sapeva che prima o poi quella situazione in cui si erano cacciati sarebbe finita male e che qualcuno ne avrebbe sofferto maledettamente. Ne era conoscente.

«Già, mi ha leggermente scombussolato e non so come reagire. Sono confuso...» il suo capo si chinò verso il basso.

«Non innamorarti di lui, ti prego» sentenziò Yoongi improvvisamente con un tono che sapeva di amarezza «Ti parlo come se in questo momento fossi un tuo fratello... Faresti solamente male al tuo cuore»

«Non sono innamorato di lui»

«Ho capito ma so che ti stai affezionando a lui e non è un buon segno... Conosco Jungkook da tanto tempo ormai e non è per te, i tipi come noi non sono adatti a voi»

«Perchè dici questo?»

«Perchè i figli di puttana non meritano persone buone e oneste come voi ma solo persone fatte della loro stessa pasta. Tu e Taehyung siete tanto preziosi e non potete rovinarvi con me e Jungkook. Due che amano il denaro e la ricchezza più di ogni altra cosa, il divertimento, insomma condurre una bella vita come si suol dire. E per giunta uno dei due si ubriaca fino a non comprendere neanche dove cazzo si trova, se è qui o su Marte» massaggiò i suoi capelli grigi con frustrazione «Non potete permettervi questo...»

«Però tu non sei come Jungkook»

«Non mi conosci, non sono diverso dal mio migliore amico» ridacchiò tristemente «Non sapete niente delle nostre vite, non siamo persone da ammirare né tanto meno un esempio da seguire» Jimin morse il suo labbro inferiore con impotenza.

«Hai mai provato ad aiutare Jungkook sul fatto dell'alcolismo?»

«Si ma non mi ascolta! Continua a dire che lui non ha un problema, non lo vuole ammettere perché è così dannatamente testardo e autodistruttivo che non riesce a vedere la gravità della situazione e le conseguenze che ne potrebbero derivare» strofinò i suoi occhi «Pensavo che una volta venuti qui, lontano dalle cattive abitudini di Seul, non avrebbe più toccato una bottiglia ma è successo tutto il contrario. Lui prosegue con questa sua autodistruzione così nociva... Non riesce a risolvere un cazzo problema senza essersi prima ubriacato, è frustrante»

«Yoon-» l'altro lo interruppe.

«Ma so che la colpa è anche mia perché non l'ho aiutato in tempo... Magari avrei potuto evitare che in lui si creasse questa schifosa dipendenza ma a quel tempo ero solamente un ragazzino sballato con fame di soldi e non mi importava nulla se non quelli»

«Io sono così d-dispiaciuto... N-Non so che dire» Jimin inghiottì con forza, le amare parole di Yoongi lo avevano colpito profondamente provocandogli un senso di angoscia gigantesco «Esistono le c-comunità per d-disintossicarsi dall'alcool...»

«Non vuole andarci... Dice che non è un malato, un tossico o un alcolista e che non ne ha bisogno. È un caso impossibile»

«Yo-»

«Jiminie qualcuno è venuto a trovarti!» urlò la madre del biondo dalla finestra.

«Si, arrivo!» rispose «Io dovrei andare, Yoongi... Mi dispiace interrompere qui la conversazione»

«No, no tranquillo vai pure ma voglio continuare a precisare questo. Jiminie non innamorarti di lui, ti prego, ti faresti solo del male e tu non lo meriti... Come neanche Taehyung...» Yoongi abbassò il suo sguardo e Jimin si limitò ad annuire, dopo rientrò in casa.

Ma il grigio non si sarebbe mai aspettato che la furia di Jungkook stesse per avvicinarsi di fretta proprio per scaraventarsi su di lui. Di fatti, Yoongi si ritrovò contro la sabbia con un corvino furibondo in cima al suo corpo.

«Che cazzo gli hai detto? Di che cazzo stavate parlando, eh? Rispondi Yoon!»

𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora