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«No, no...» sussurrò Jimin mentre si allontanava da quel paradisiaco bacio «È stato un errore!» trattenne le mani fra i suoi capelli provando frustrazione e confusione.

«Io non lo considero come tale» disse Jungkook mordendo le proprie labbra.

«Non ha significato nulla! Nulla!»

«Per me ha significato tanto invece»

«Smettila!» alzò la voce con fastidio.

«Perchè dovrei smetterla? Solo perché non riesci ad ammettere che ami ancora malgrado tutto? Ho sentito il tuo cuore battere mentre mi baciavi. Ho aperto gli occhi e ho visto che hai sorriso leggermente mentre mi baciavi»

Jimin lo guardò più che stizzito e in quel preciso momento decise di sfogarsi.

«Mi da fastidio il tuo maledetto comportamento da gran paladino dell'amore, d'accordo? Non farmi questi discorsetti sdolcinati e strappalacrime perché mi fai soltanto arrabbiare. Purtroppo non dimentico il nostro passato. Le volte in cui mi dicevi ti amo da morire e poi scopavi con altri ragazzi. Sai, quante insicurezze mi ha recato tutto questo? Ti sembra che io abbia scopato con quello che oggi chiamo il mio ragazzo? No, non ci sono mai andato a letto e non gli ho mai detto neanche un ti amo o un ti voglio bene perché non ci riesco. Non riesco ad aprirmi più di tanto perché ho paura. Paura di soffrire, di rimanere ferito, scottato un'altra volta» la sua voce tremò ma soffocò il suo nodo in gola «So che sei andato via per me ma la tua mancanza mi ha distrutto totalmente. Tu non sai tutte le notti che ho passato a piangere sopra le parole scritte in quelle lettere mentre di giorno facevo finta che tutto andasse bene quando la realtà era ben altra» sospirò «E ora tu vieni da me e dici che non riesco ad ammettere che ti amo... E anche se ti amo ancora? E anche se lo facessi? Non cambia un cazzo perché non mi fido di te. Ho paura che un giorno tu possa ritornare il Jungkook di due anni fa»

Senza volerlo, il maggiore iniziò a versare lacrime di tristezza e di impotenza ma senza mai smettere di guardare gli occhi brillanti del minore. Vedeva la sua rabbia, il suo dolore, il danno che lui gli aveva recato e si malediceva mentalmente per quello.

«Jimin...» singhiozzò il corvino tirando l'altro fra le sue braccia «Perdonami, Jimin. Perdonami per tutto. Giuro che ti dimostrerò che sono cambiato, che ti amo tanto e che non voglio più lasciarti. Riotterrò la tua fiducia. Non saranno solo parole questa volta, te lo prometto»

«Non fare promesse che sai che non puoi mantenere» mormorò contro il suo petto.

«La manterrò e se non dovessi riuscirci, cacciami per sempre dalla tua vita. Io voglio solo la tua felicità»

𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora