Un anno e mezzo dopo...
«Ehi, Jungkook! Come ti senti oggi? Finalmente esci!» domandò Dyron, un amico con la sua stessa dipendenza dall'alcool che il corvino aveva conosciuto all'interno della comunità e con cui aveva stretto un legame molto forte.
«Mi sento strano ma anche felice. Mi aspettano alcune ore di aereo ma non vedo l'ora di rientrare in Spagna» rispose con un sorriso sul suo volto.
«Pensi che ti amerà ancora dopo tutto questo tempo?»
Jungkook che stava finendo di chiudere le sue valigie, si fermò per sedersi un momento e riflettere.
«Non lo so... Ma spero che tra di noi le cose migliorino, anche se dovessimo essere solo amici» contestò sofferente.
«Come puoi essere amico suo se tu lo ami ancora?» ridacchiò l'uomo dalla pelle scura.
«Lo amo è vero e anche tanto. Ho fatto tutto questo per lui ma se non mi vorrà più nella sua vita, io lo accetterò. Ho fatto troppo casini in passato e non commetterò più gli stessi errori» sospirò «La cosa importante adesso è trovare un'altra casa e trovare un lavoro che mi permetta di vivere dignitosamente poi il resto verrà da sé»
«Cavolo, quanto sei cambiato... Ancora mi ricordo quando sei entrato qui! Una crisi che sembrava non voler avere fine e i medici ti hanno dovuto sedare per fermarti...»
«Già... Ma sai, lui insieme al mio migliore amico mi dicevano sempre "volere è potere" ed io credo di esserci riuscito»
«Ci sei riuscito eccome! Siamo amici da quando sei entrato qui e ho visto tutti i tuoi cambiamenti, dallo smettere di bere al controllore gli attacchi di impulsività e rabbia» confermò dandogli alcune pacche sulla spalla.
«Grazie, Dy. È stato molto importante il tuo sostegno qui dentro» entrambi si abbracciarono.
«Di nulla, JeyKey!» ghignò «Mi raccomando, eh! Fai buon viaggio e se puoi, conquista nuovamente quel ragazzo e dagli tutto l'amore che si merita»
«Lo spero vivamente» sorrise con speranza «Questo non è un addio ma un arrivederci!»
«Lo so, lo so. Vivrò a New York dopo che sarò uscito da qui. I miei figli mi aspettano» disse con malinconia.
«Forza, Dy!»
«Forza, JeyKey!»
Dopo essersi dati anche un secondo abbraccio, Jungkook prese le sue valigie e uscì finalmente da quel luogo che lo aveva ospitato per quasi due anni.
Era volato fino in America precisamente in New Jersey per superare tutti quei suoi problemi legati all'alcool e quel suo disturbo psicologico che adesso fortunatamente riusciva a tenere sotto controllo grazie all'uso dei farmaci sia e alle tecniche di meditazione che aveva imparato.
Sentiva di essere cambiato in meglio e che era pronto per affrontare nuovamente la sua vita e la società con più forza e sicurezza in sé stesso.
L'unico particolare che lo turbava era rivedere Jimin dopo tutto quel tempo.
Mi odierà?
Mi amerà ancora?
Mi avrà perdonato?
Che dirà?
Come reagirà?Questo domande lo tormentavano continuamente ma erano sempre quelle che lo avevano incitato ad andare avanti per la strada che aveva deciso di intraprendere.
Malgrado fossero passati quei tanti mesi, Jungkook non aveva mai smesso né di pensarlo né di amarlo tanto che per il suo diciottesimo compleanno decise di inviargli un regalo, stando nella speranza che il minore non lo avesse buttato direttamente nell'immondizia.
Le notizie che possedeva sul gitano erano frutto del suo contatto con Yoongi, l'unico ad essere a conoscenza del posto in cui era e di tutti i suoi progressi. Ma malgrado parlassero molto spesso, il corvino aveva il presentimento che il grigio gli stesse nascondendo qualcosa.
Forse era solamente una sua impressione o forse no ma quando chiedeva a Yoongi se Jimin avesse trovato nuovamente l'amore, lui evadeva il discorso dicendo che stava bene e che si era ripreso.
Ma Jungkook ne era pienamente cosciente e aveva già deciso che se Jimin avesse trovato un nuovo ragazzo durante quel periodo di tempo, lui non si sarebbe intromesso.
Le felicità del gitano era quello che a lui importava realmente, i suoi sentimenti, i suoi bisogni erano ormai passati in secondo piano.
«Pronto?» rispose Jungkook appena ascoltò la suoneria e la vibrazione del suo cellulare.
«Jungkook, sei già salito in aereo?»
«Si, sto tornando»
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𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin è un gitano e Jungkook lavora come costruttore in un'azienda; (In revisione per eventuali errori) ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ ᴅʀᴀᴍᴀ *ᴅɪsᴛᴜʀʙᴏ ʙᴏʀᴅᴇʀʟɪɴᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇɢɪ