L'intimità di Jungkook usciva ed entrava velocemente quasi ferocemente attraverso l'orifizio di quel ragazzo sconosciuto dai capelli biondo platino. I suoi occhi si mantenevano socchiusi mentre la sua bocca emetteva solo imprecazioni, una dopo l'altra, insieme a gemiti gutturali che riempivano l'ambiente circostante.
La sua pelle brillava e viveva percorsa da goccioline di sudore per l'intensità animale con cui stava procedendo. Il ragazzo sotto di lui gemeva, gemeva senza ritegno alcuno ma a Jungkook non importava minimamente. Cercava soltanto il suo piacere, la sua pace interiore.
La sua mente, nel frattempo, era completamente estasiata, meravigliata dagli effetti dell'alcool appena consumato, e le bottiglie di whisky per terra vuote nella loro totalità, lo testimoniavano.
Testimoniavano il fatto che per l'ennesima volta Jungkook era caduto in quel tunnel, che per l'ennesima volta non era stato capace di risolvere un problema senza prima aver bevuto e che se avesse continuato a stare da solo non ne sarebbe mai e poi mai uscito.
E quando voltò il ragazzo sconosciuto per dare le ultime carnali spinte al suo interno e vide il viso di Jimin in quel corpo, Jungkook comprese di star letteralmente impazzendo.
«Abbiamo finito, puoi andare adesso» sentenziò con voce roca, priva di ogni sentimento.
«Uh, mi stavo divertendo così tanto! Sei un guastafeste!» si lamentò il ragazzo con uno sguardo falsamente innocente.
«Ho detto che devi andare, adesso»
«Rilassati, amore!» ridacchiò il biondo che in seguito afferrò i suoi vestiti e si incamminò verso la porta «Chiamami se hai voglia di ripeterlo! Ciao amore!»
«Fanculo» si limitò a rispondere il più alto che subito dopo si precipitò a bere quell'ultima quantità di quel liquore giallognolo rimasta all'interno del bicchiere di vetro ma ben presto il suono di una chiamata si diffuse nella stanza e dovette lasciare andare tutto «Pronto?» contestò di mala voglia.
«Dove cazzo sei? Sono quasi due giorni che non ti vedo!»
«Sono in un hotel» ghignò.
«A devastarti in alcool e sesso come facevi a Seul?» chiese Yoongi con rabbia.
«Si, è proprio così»
«Sei un coglione, un coglione! Lo capisci che ti stai uccidendo con le tue stesse mani brutto bastardo? Lo capisci?»
«Non mi importa. Dov'è Jimin? Che sta facendo?» domandò ridendo nuovamente.
«È con Duncan»
È fu in quel preciso istante, con quella minima e semplice risposta che le risate sciocche di Jungkook terminarono definitamente per lasciare spazio ad uno sguardo fattosi scuro e ad un'espressione cupa e infuriata.
Chiuse di fretta la chiamata e il suono di una bottiglia rotta in mille pezzettini taglienti e luccicanti rimbombò fra le spesse mura di quella camera d'hotel.
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𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin è un gitano e Jungkook lavora come costruttore in un'azienda; (In revisione per eventuali errori) ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ ᴅʀᴀᴍᴀ *ᴅɪsᴛᴜʀʙᴏ ʙᴏʀᴅᴇʀʟɪɴᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇɢɪ