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La notte aveva già fatto la sua straordinaria apparizione ma Jungkook non stava ancora dormendo, si trovava con un cuscino e una coperta fra le mani dirigendosi a passo lento verso la stanza del gitano.

Arrivato davanti la camera, il maggiore trovò fortunatamente la porta socchiusa che in seguito spinse per entrare.

Jimin già dormiva pacificamente sul suo letto con una grande coperta che copriva per metà il suo volto. Il più grande sorrise a dell'immagine trovandolo adorabile e dolcissimo.

Ma per non farlo spaventare e per non sembrare un maniaco entratogli nella stanza, decise di svegliarlo per chiedergli il permesso di rimanere lì.

«Minnie...» sussurrò dandogli lievi carezze sulla guancia «Amore, svegliati» il menzionato si iniziò a muovere «Amore...» disse nuovamente vedendo poi gli occhi del gitano aprirsi.

«J-Jungkook» farfugliò con voce assonnata.

«Scusa se ti ho svegliato nel cuore della notte ma volevo chiederti una cosa»

«Ti succede qualcosa? Stai male?» domandò il più piccolo con preoccupazione.

«No, no sto bene... Volevo chiederti se posso rimanere qui per stanotte» nonostante avesse sonno, il cuore di Jimin faceva salti mortali dalla felicità.

«S-Si, certo»

Jungkook annuì con un sorriso per poi sistemare la sua coperta e il suo cuscino sul pavimento nel quale si adagiò.

«Kook ma davvero fai? Sali sul letto, stupido» asserì mentre rideva ritrovandosi con Jungkook al suo fianco pochi secondi dopo.

«Scusa ma non volevo invadere il tuo spazio»

«Sei uno stupidino» il gitano lo abbracciò cercando nel suo corpo soltanto calore e amore «Io ti voglio così e non sul pavimento»

«Mi sto completando da bambino, scusa» rise lievemente.

«Sei dolce e a me piacciono quelli dolci» ridacchiò con le sue gote arrossate.

«Ti amo tanto»

«Anch'io»

«Fra pochi giorni sarà di nuovo il tuo compleanno» Jungkook mise una mano sotto la maglia di Jimin per carezzargli la schiena ma senza avere nessun secondo fine.

«Sto diventando vecchio»

«19 anni? Ed io che fra qualche mese ne avrò 29 che dovrei dire!»

«Già, sta passando così in fretta il tempo. Ancora ricordo quando io e Irene giocavamo con i pupazzi o a costruire castelli di sabbia sulla riva. Che bella quell'età, mi manca»

«Io non sono stato molto fortunato con la mia famiglia ma alcuni ricordi della mia infanzia, prima che ci distruggessero la nostra casa e la nostra felicità, me li porto con me»

«Vuoi parlarne?» chiese il minore mentre sfiorava delicatamente la guancia contraria.

«No. Voglio solo pensare a noi in questo momento perché la mia famiglia siete tu e Yoongi, il resto non importa più»

«Sono felice e non posso evitarlo» sorrise con emozione e Jungkook lo strinse più a sé.

«Minnie io voglio regalarti un viaggio per il tuo compleanno e vorrei sapere se tu saresti disposto a partire da solo con me. So che non lo sto chiedendo proprio in modo romantico ma voglio fare le cose nella giusta maniera. Che ne dici?»

«Sarà lontano?» domandò preoccupato.

«Qualche di aereo»

«Io non l'ho mai preso e ho un leggero timore. Non cadrà vero?»

«Amore, non cadrà! Ci sarò io con te, ti terrò la mano» Jungkook lo baciò mentre sorrideva intenerito da quella reazione.

«Beh, si a-accetto ma mi dirai il luogo? E poi devo dirlo alla mia famiglia»

«Ho già informato i tuoi e sono d'accordo»

Tutti già sapevano che dietro quel viaggio si celava la fatidica proposta di matrimonio ma tranne Jimin per l'appunto.

«O-Oh... E il luogo?»

«È un segreto!»

𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora