Yoongi posteggiò la sua macchina e aiutò Jungkook a scendere le sue valigie. Camminarono per arrivare nell'alloggio ma la prima persona in cui si imbatterono fu Lia, la mamma del gitano, che stava stendendo alcuni panni e che quando lo vide, rimase quasi sconvolta.
«Jungkook?! Cariño, pensavo che non saresti più tornato qui!» la donna baciò entrambe le sue guance con affetto materno.
«Mi dispiace così tanto per essere andato via in quel modo, Lia. Spero mi perdoni» sorrise malinconico.
«Tranquillo! Mi hanno già spiegato il perché di quella scelta così avventata e hai fatto bene. Ti vedo in ottima forma adesso»
«Si, sto molto bene adesso fortunatamente»
«Meglio così. Resterai qui? Nel tuo vecchio alloggio?»
«Finchè non troverò un lavoro non potrò comprare un'altra casa quindi...»
«Resta quanto vuoi»
«Grazie, Lia»
Nuovamente si abbracciarono e in quell'istante anche Taehyung arrivò che al vederlo si incamminò per salutarlo.
«Ciao, Jungkook ben tornato»
«Ciao, Tae. Come stai? Yoongi marito com'è?» sorrise.
«Yoon è fantastico» disse con amore «Io sto bene tu?»
«Adesso sto meglio»
In seguito a questi brevi saluti, l'attenzione del corvino fu immediatamente catturata dalle risate di due ragazzi che sembravano aver appena fatto una nuotata e i teli con cui avvolsero i loro corpi ne furono la conferma.
Jungkook riconobbe Jimin anche da quella distanza e dedusse che l'altro fosse il ragazzo. Sorrise emozionato nonostante non ci fosse lui lì al suo fianco.
«Kook...» sussurrò Yoongi allarmato.
«Sto bene, Yoon. Sai già cosa penso al riguardo»
Jimin e il ragazzo accanto a lui, vedendo quel gruppetto di persone che non si muoveva, decisero di avvicinarsi e quando il minore lo notò, continuò ad avanzare, con il cuore in gola, senza fermarsi fino ad arrivare quasi al suo fianco.
«P-Posso?» chiese il più grande mentre allargava le sue braccia, richiedendo un abbraccio.
«Ti bagnerò» rispose secco.
«Non importa. Posso?» l'altro annuì con indifferenza.
Jungkook si approssimò verso di lui, lasciò un bacio sulla sua guancia e poi lo strinse a sé con forza, assorbendo tutto il suo calore.
Cavolo, se gli era mancato.
Cavolo, se lo amava.Era fantastico, paradisiaco ritornare a provare nuovamente quelle sensazioni.
Il suo sentimento non era cambiato in assoluto anzi era si era fortificato e maturato.
«Come stai?» domandò Jungkook mentre dava lievi carezze ai suoi capelli.
«Sto bene» contestò allontanandosi a fatica da quell'abbraccio.
In quegli anni, Jimin aveva imparato a mostrare una sua sfaccettatura totalmente diversa, indifferente e seria, con qualsiasi persona ma lo faceva soltanto per nascondere quello l'uragano che aveva al suo interno come in quel momento, in cui soffocava i suoi veri istinti, le sue vere emozioni per far vedere al maggiore che lui era andato avanti ed era felice con quel ragazzo ma la realtà era un'altra e lui lo sapeva. Tutti lo sapevano.
«Ciao. Io sono Jeon Jungkook, piacere!» il più alto si presentò al ragazzo che fino a quel momento aveva tenuto in volto un'espressione stranamente positiva.
«Io sono Cha Eunwoo, fidanzato di Jimin. È un piacere» entrambi sorrisero e poi si diedero una stretta di mano.
Jungkook proseguì con il suo sorriso d'emozione stampato in faccia. Quella collana e quel bracciale che indossava, nonostante avesse fatto il bagno in mare, e quegli sguardi che gli regalava di sottecchi, lo rendevano più che felice e pazzo d'amore.
Non odiate questo povero cucciolo 🤡🌛
STAI LEGGENDO
𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin è un gitano e Jungkook lavora come costruttore in un'azienda; (In revisione per eventuali errori) ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ ᴅʀᴀᴍᴀ *ᴅɪsᴛᴜʀʙᴏ ʙᴏʀᴅᴇʀʟɪɴᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇɢɪ