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«Jimi-» il richiamo di Jungkook si interruppe bruscamente quando questo entrò nella stanza del biondo e vide Duncan lì di fianco lui con una tranquillità disarmante e alquanto fastidiosa «Che ci fai tu qui?» domandò con i pugni stretti lungo i fianchi.

«Jung-»

«Ho chiesto a lui e non a te» pronunciò sgarbatamente.

«È vietato visitare il proprio amico?» domandò in risposta il ragazzo facendo ridere Jungkook malamente.

«Cosa?» il maggiore fece passi grandi e lo raggiunse riuscendo ad afferrare il colletto della sua maglia «Ripetilo»

«Jungkook fermati!» urlò il minore già spaventato da quella situazione ricevendo solo una cattiva occhiata dall'altro.

«Ripetilo»

«È vietato visitare il proprio amico?» Duncan sorrise al dirlo e Jungkook, a quel punto, si diede il piacere di toglierglielo con un gancio destro dritto dritto sulla guancia sinistra. La sua presa continuava a non allentarsi, a tenere duro ma Jimin decise di afferrare il suo braccio e fermarlo.

«Ma che razza di amico sei, eh?» sbottò totalmente fuori di sé e dimenandosi contro la presa del biondo «Cerchi di provarci, di baciarlo spudoratamente e dici di essere suo amico? Sei un fottuto bastardo, ecco cosa sei!»

«E anche se lo avessi fatto, qual è il tuo problema? Non sei nessuno per dirmi di non farlo, non sei nessuno» Jungkook provò a riavvicinarsi ma Jimin continuò a bloccare il suo passo.

«Sei un pez-»

«Duncan vai a casa» parlò il biondo già stufo di quella situazione.

«Ma-»

«Ho detto vai a casa! Non è un buon momento, non lo vedi?» l'espressione di Duncan si fece più agra e contorta e senza dire neanche un'altra parola uscì dalla stanza lasciando quei due da soli.

«Min-»

«No, Jungkook» Jimin si allontanò e fece segno all'altro di non avvicinarsi «Che cosa avevi detto? Che cosa mi avevi detto qualche tempo fa, eh?» alzò la voce con ira «Mi avevi detto che non lo avresti più fatto, che non ti saresti più intromesso nelle mie conoscenze, che non avresti più fatto queste scenette e tu adesso che fai? Vieni qui e picchi Duncan? Io non ti capisco realmente...»

«Anzi dovresti ringraziarmi! Ma come puoi stare con una persona del genere, che dice di essere tua amica e poi ti si insinua, ti provoca e cerca di andare oltre? Davvero, Jimin?» rise sarcasticamente.

«Non sto con lui! È venuto qui solo per risolvere il malinteso dell'altra sera!»

«Sei troppo innocente a parer mio... Ma quale malinteso e malinteso? Lo ha fatto apposta! Perché si vede lontano un miglio che prova qualcosa per te e finché non gli dirai la cruda verità, che lo vedi soltanto come un amico, lui continuerà ad illudersi e a provarci all'infinito»

«Chi ha detto che io lo stia illudendo? Mai dire mai nella vita» Jungkook si posizionò davanti a Jimin, non lasciandogli una via d'uscita.

«Se stai cercando una mia reazione, beh ci stai riuscendo» bruciò il più piccolo con il suo sguardo rabbioso.

«Non sto cercando una tua reazione perché sto imparando a conoscerti e so già quali potrebbero le tue possibili reazioni...»

«Sei innamorato di quello?»

«Ho detto no! Quante volte devo ripetertelo?»

«Ma se poco fa hai detto "mai dire mai"»

«Perchè è vero, non sai mai quello che potrebbe capitare»

Jungkook fissò i suoi occhi sulle labbra schiuse e rosee del minore e morse istintivamente il suo suo senza poterlo evitare in nessun modo.

«Minnie...» sussurrò caldamente e mille brividi percorsero interamente il corpo dell'altro.

«Non possiamo continuare così, Jungkook...»

«Ne sono cosciente»

«Allora finiamola qui»

«Stai per caso seguendo quello che ti ha detto Yoongi, eh?»

«No, quello che mi hai detto tu stesso»

...No, non dovresti neanche starci vicino ad uno come me»

«Non sei così male»

«Non conosci la mia vita e i tipi come me...
I figli di puttana dovrebbero essere tenuti alla larga come se avessero una peste contagiosa perché hanno la maledetta mania di fare male in primis a se stessi e a chi gli sta intorno...»

Jungkook allora ricordò tutto e quando rientrò affranto nella sua camera, l'unica opzione che gli restò fu quella di bere come era solito fare nel momento in cui aveva un problema o si sentiva frastornato.

𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora