«Perchè io ti amo»
Jimin voleva credergli ma il fatto che potesse essere stato influenzato dalle sue parole dette poco prima, lo faceva dubitare e soprattutto stare male.
E se lo avesse riferito direttamente a Jungkook di questo suo dubbio, sicuramente non ci sarebbe stata una reazione positiva ma anzi una spropositata.
Non ti credo, sarebbe stato interpretato come l'ennesimo rifiuto e il biondo era stufo di discutere, litigare con l'altro.
Forse pretendeva troppo, forse stava ricercando un qualcosa di troppo grande in un uomo che non sarebbe mai stato capace di ricambiarlo a pieno ma Jimin continuava a sentire la necessità di avere delle certezze da parte dell'altro per avanzare al passo successivo.
Da un momento all'altro, una lacrima varcò il suo volto e quando percepì delle dita raccoglierla, capì di essersi immerso fra i suoi pensieri contrastanti e confusi.
Scosse la sua testa e incontrò gli occhi preoccupati di Jungkook che lo fissavano senza perdersi neanche un movimento.
«Perché piangi?»
«Sono molto confuso»
«Perché ho detto che ti amo?»
«Non ripeterlo più, ti prego...» le sue lacrime scesero con più forza.
Jimin andò a sedersi sul letto dal quale si dedicò a fissare il paesaggio che mostrava la sua finestra, la parte che più amava di quella stanza.
«È la verità, Minnie» Jungkook strinse i suoi pugni e respirò a fondo.
«E se non lo fosse? E se fosse solo perché vuoi me sotto un altro aspetto?» parlò a denti stretti.
«Mi troverò un altro» disse improvvisamente e Jimin rise malinconico.
«Allora ho ragione. Dai solo forza al mio discorso, Jungkook» contestò «Trovati un altro ma a quel punto mi avrai perso per sempre»
Jungkook trovava sempre il modo di farlo cadere, cedere davanti le sue parole e adesso anche Jimin ci stava provando.
«Vuoi fare impazzire uno che ha già una rotella fuori posto?» chiese quando gli si avvicinò di scatto e posò i pugni sul letto ai lati dei suoi fianchi «Ti riesce bene»
«Tu fai la stessa cosa con me»
E dopo pochi secondi, i due si ritrovarono a baciarsi con una ferocia e una passione mai vista prima di quel momento. Labbra su labbra. Le loro lingue legate da un nodo quasi inscindibile mentre i loro sapori si mischiavano insieme a quei respiri affannati e accelerati che inondavano tutta la stanza.
Frettolosamente cambiarono posizioni ma senza mai mettere fine a quel famelico bacio. Jungkook si sedette sul letto e Jimin finì sopra le sue gambe a cavalcioni.
«Non voglio nessun altro se non te»
«Anch'io...»

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𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민
Фанфикᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin è un gitano e Jungkook lavora come costruttore in un'azienda; (In revisione per eventuali errori) ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ ᴅʀᴀᴍᴀ *ᴅɪsᴛᴜʀʙᴏ ʙᴏʀᴅᴇʀʟɪɴᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇɢɪ