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Jimin arrivò nel luogo della foto e quando intravide Jungkook seduto sull'asfalto con il capo basso, si precipitò da lui.

«Jungkook che succede?» chiese allarmato specialmente quando notò quella mano rossa e scorticata «Che hai fatto lì?»

«Scusa, non sono riuscito a trattenermi» lamentò il maggiore mentre l'altro si sedeva a fianco e poggiava una mano sul suo volto «Non volevo...»

«Non importa, Jungkook. L'importante è che tu mi abbia chiamato. Perché la tua mano è ferita?»

«Ho rotto il vetro di un'auto» Jimin inghiottì e continuò a carezzarlo.

«Perchè hai fatto questo?»

«Devo dirti una verità non bella e spero che tu possa perdonarmi...» il suo pianto ebbe nuovamente inizio «Io e Yoongi siamo venuti qui per il nostro lavoro nel campo dell'edilizia»

«Si, questo lo so»

«Ma non è tutto... L'incarico principale era quello di costruire un grande hotel di lusso lungo il mare di Malaga, precisamente dove voi vivete» disse senza girarci intorno.

«Aspetta quindi volevate abbattere le nostre case per farci un hotel? Sapevo che il vostro arrivo da noi non era una casualità. Persone come voi non cercano alloggi affittati da poveri gitani» parlò con serietà.

«Ho lasciato il lavoro»

«Per questo?»

«No, non è per questo ma a causa dell'inferno che ho vissuto lì dentro per un sacco di anni. Se voglio recuperare la mia vita non posso restare lì. Era uno dei miei malesseri principali... Sei arrabbiato? Mi dispiace tanto, perdonami se puoi»

«Non sono arrabbiato ma solo preoccupato per la tua mano»

Jimin aprì la sua borsa dalla quale estrasse una sua sciarpa di cotone azzurro per avvolgere tutta la zona ferita. Jungkook, dopo aver visto quel gesto, trattenne le mani del contrario con la sua in libertà.

«Non dovresti neanche preoccuparti per me, cazzo! Perché lo fai? Non lo merito! Volevo abbattere la tua casa e ti ho ferito in tanti altri modi che tu sai, dovresti sbraitarmi contro e non curarmi»

«Capita di sbagliare, l'importante è riconoscerlo e saper perdonare. Magari si, all'inizio volevi veramente radere al suolo la mia casa per avere tanti più soldi ma adesso che mi hai conosciuto, so che non lo avresti mai fatto. Mi preoccupo perché ci tengo a te, mi sono molto affezionato a te»

Il più grande nascose il suo volto contro l'incavo del biondo in cui lasciò un piccolo e tenero bacio.

«Anch'io tengo tanto a te, anche se non si vede» ammise facendosi scappare un innocente risatina «Non ti merito, cazzo. Sei troppo per me»

«Ti ricordi quel disegno?»

«Si» sul suo volto apparve un sorriso.

«Tu la luna ed io il sole che cerca di darti un po' della sua magnifica luce. Spero di riuscirci, Jungkook»

«Se mi dici queste parole come vuoi che io mi allontani da te? Ormai sento solo la fottuta necessità di averti sempre accanto perché mi fai stare così bene» il corvino lo fece sedere sulle sue gambe e se lo strinse a sé come se fosse un orsacchiotto fra le braccia di un bambino felice con il suo nuovo regalo.

«Sono qui, vicino a te» Jimin baciò con amore le guancia del più alto e poi anche l'altra «Dovremo andare alla guardia medica che c'è qui nelle vicinanze. La tua mano deve essere curata perché credo ci siano infilzati frammenti di vetro»

«Non è meglio stare così?» sussurrò Jungkook con il suo sguardo traballante fra le labbra e gli occhi del minore.

«Altri due minuti e andiamo»

«E che facciamo in questi due minuti?»

«Parlare o fissare il cassonetto dell'immondizia là difronte» ridacchiò.

«Io ho altro in mente» accennò un sorriso.

E con questa frase, Jungkook fece sue le labbra del biondo che aspettavano solo di essere provate e amate da lui e da nessun altro. Quel contatto fu più intenso e non innocuo come tutti gli altri. Fecero scontrare le loro lingue calde e desiderose di qualcosa di più. Il maggiore ebbe sicuramente la meglio per la sua esperienza nel campo ma Jimin non fu da meno. Ben presto, riuscì a seguire il ritmo affamato di quei baci e ad essere in sincronia con il suo compagno.

«Minnie ci stai prendendo gusto, non è così?» rise Jungkook facendo arrossire il gitano.

«Mi crei dipendenza»

𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora