E quella mattina, Jungkook si svegliò alle prime luci dell'alba di proposito anzi per un proposito.
Parlare nuovamente con Jimin.
Erano passati già alcuni giorni da quella volta in cui si dissero che quello che "avevano" non poteva andare più avanti.
Di fatti, quando il corvino uscì in spiaggia e si sedette sulla sabbia ad aspettarlo, il biondo arrivò poco dopo con solo un breve pantaloncino blu indosso e un telo da mare attorno al suo braccio pronto per la nuotata mattutina.
«Jungkook che fai qui a quest'ora?» chiese Jimin notando il volto quasi tormentato del più grande.
«Non ci riesco, Jimin»
«Cosa non riesci?»
«A starti lontano, a non parlarti... Sono così confuso che non riesco a capire nulla, non so cosa mi succede» si dondolò su stesso e il contrario iniziò a preoccuparsi per quello strano comportamento.
«Jungkook ti va se entriamo in acqua?» il menzionato annuì ed entrambi iniziarono a spogliarsi rimanendo completamente nudi uno difronte all'altro poi si immersero lentamente in quell'immensa distesa di acqua cristallina salata.
«Non mi dici nulla?» domandò il corvino.
«I-Io non so che d-dirti» chinò il suo capo fissando attentamente il fondale.
«Perchè non possiamo ritornare come all'inizio? Perché siamo finiti in questo modo così assurdo?»
«La tua gelosia ha cambiato tutto» puntualizzò il minore.
«È sbagliata, lo so ma che posso farci io se il pensiero di te e Duncan insieme mi dà solo la voglia di picchiare qualcuno? Ma non voglio che per questo il nostro rapporto cambi»
«Come pretendi che non cambi, se sei geloso di ogni persona che si avvicina a me?» Jungkook andò sott'acqua e riemerse ponendosi dietro Jimin, all'altezza delle sue spalle.
«Non uscire con nessuno allora» sussurrò vicino al suo orecchio.
«Ma io non esco con nessuno! Sei tu che vedi un qualcosa dove non c'è e poi ti ho già spiegato come funzionano le nostre tradizioni. È uno o una per tutta la vita e non provarci con diecimila per trovare quello giusto»
«Ma se sei uscito con quello!»
«Ma se ti ho ripetuto mille volte che lo vedo solo come un amico e tu continui?» parlò con frustrazione.
«Solo mi piace vederti impazzire e sentire continuamente che lui è solo un amico per te» ridacchiò facendo sbuffare l'altro.
«Smettila, Jungkook» Jimin si allontanò ma il più grande lo raggiunse circondando le sue spalle come in un abbraccio «Perchè ti comporti in questo modo? Ecco, vedi perché non riusciamo a ritornare come prima? Proprio per questo!» sospirò.
«Tu preferisci usare, anzi mi correggo, seguire quello che ti dice la ragione o quello che ti dice il cuore?» domandò Jungkook con le sue braccia attorno al corpo contrario.
«Dipende dalle situazioni...» sussurrò.
«Ma nella maggior parte dei casi cosa segui?»
«Forse sbaglierò ma seguo quasi sempre il mio cuore perché i miei valori insegnano questo» il corvino annuì.
«Io come tuo legittimo opposto, ho sempre seguito la ragione ma una sera di qualche settimana fa... Un tizio dall'aspetto minuto e voce dolce, mentre ero ubriaco, disse una frase che riuscii ad ascoltare prima di addormentarmi e diceva"lo so ma un po' di umiltà, un po' di cuore non gli farebbe male" » Jimin capì all'istante che Jungkook si stesse riferendo a lui.
Quella frase era stata detta da Jimin a Yoongi quando, insieme a Taehyung, aiutarono il grigio a portare un Jungkook ubriaco in camera per riposare.
«E quindi?»
«In questi momenti sto solo seguendo un po' dei suggerimenti che il mio cuore mi dà. Sto provando a capire come ci si sente ad usarlo anche solo per una volta e devo dire che non è così male»
Il battito cardiaco di Jimin accelerò frettolosamente a quelle parole.
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𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin è un gitano e Jungkook lavora come costruttore in un'azienda; (In revisione per eventuali errori) ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ ᴅʀᴀᴍᴀ *ᴅɪsᴛᴜʀʙᴏ ʙᴏʀᴅᴇʀʟɪɴᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇɢɪ